La spiaggia di Portree

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-Fleur-

-Pronto?- Voglio proprio vedere cos'ha di tanto importante per chiamare la mia migliore amica dopo quello che le ha detto -Meg?- No, sono Fleur.- Rispondo -Ah. C'è Megan?- Ha la voce tremante, cosa sarà successo ora? -No. Parker, non devi più cercarla. Lasciala in pace. Ora io cancellerò questa chiamata, e tu sparirai dalla sua visuale. Ha già sofferto abbastanza, non c'è bisogno anche che le ricordi le pecche passate.- Silenzio. Rimane in silenzio per un minuto circa. Poi riattacca. Io elimino la chiamata e ricomincio a vedere Glee, pensando. A Marcus. Marcus è un ragazzo amico di Frederick e Manny, è nella mia classe di inglese. Ieri abbiamo fumato una sigaretta insieme, mi è sembrato molto divertente. E poi è tremendamente sexy quando espelle il fumo dalla bocca.

Spengo il televisore e accendo lo stereo. Parte "Hello" di Adele, e io guardo fuori dalla finestra. Penso a tutti i fattori che mi hanno portata qui. Tutte le sofferenze che ho passato. Tutti i baci rubati, gli insulti urlati. Le persecuzioni. Le risse. Tutto il mio passato. Ma poi penso che sono qui , in piedi, ed è questa l'unica cosa che conta. Tutti i segreti. I massacri. Mi sento come se mi fosse appena passato un treno sopra, ripensando a tutto il massacro che ho subito. Poi vado a guardarmi il polso. La cicatrice è ancora lì, indelebile, bianca come un cadavere. Livida ma viva. Pulsante. Tutti i vincoli che mi incatenavano quando l'ho fatta. Tutti quei fottuti vincoli. Ora non ci sono più. Ora sono libera. Anche se i ricordi tornano. Ogni notte, nei miei incubi. Ci sono sempre, ma ho imparato a conviverci. E' una tortura. Anche quando sei libera, non lo sei mai veramente.

-Frederick-

Sono le 19:00, ormai. Ho portato Megan alla spiaggia. E' speciale quel posto. Il mare è cristallino, azzurro come solo lui sa essere. Poi la sabbia è chiara, ci sono le rocce e le stelle marine arancioni. Proprio come nei film. L'ho portata lì, e siamo rimasti a guardare l'orizzonte e a ripercorrere tutti i passi che ci hanno portati qui, fin da quando eravamo piccoli. E' così bella. Io la guardavo, la osservavo: i capelli scuri si muovevano con il vento, e gli occhi velati di mascara osservavano splendenti il mare. Dopo un paio d'ore abbiamo ripreso il bus (uno dei pochi che passa qui su) e stiamo tornando.

-Vuoi venire da me stasera? Con Fleur e chi vuoi.- La scruto rapidamente, e lei accenna un sì.

Mi ricordo ancora quando a Natale ci mettevamo intorno all'albero dei miei e facevamo il girotondo, e lei aveva i capelli raggruppati in una treccia sulla spalla destra, ed era felice.

-Chantelle-

-Andy, ma che fai?!- esclamo sorpresa -Chant, vorrei che tu sapessi che mi piaci, mi piaci tanto. Ti voglio. Tu mi vuoi?- Questa è la domanda che aspetto da due giorni, ormai. -Sì. Sì, Andy.- Allora lui mi riprende e mi bacia, stavolta con più passione, lasciandosi andare. Ci baciamo. Ci stiamo baciando. Sto baciando Andy Bell.


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