Capitolo 33

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Era passata una settimana da quel " Ti amo ", mio e di Harry, da quando Niall cercava disperatamente di parlare con me, da quando non smetteva di chiamarmi e scrivermi messaggi, da quando piangevo tutte le notti pensando a Harry e Niall.

Passata una settimana, dovetti tornare a scuola e la voglia era al di sotto di zero...qualcosa di più. Era da cinque minuti che Louis e Harry mi aspettavano sotto casa e, dopo essermi struccata presi lo zaino e filai dritto in macchina.

- Ehi LouLou, ciao Hazza! -

- Ciao piccola! - dissero insieme. Al " piccola" di Harry le mie guance presero una leggere sfumatura di rosa, ma diventarono letteralmente bordeaux quando mi lasciò un bacio all'angolo della bocca, proprio davanti al cancello della scuola dove tutti ci fissavano. Compreso lui, Niall.

Distolsi subito lo sguardo, ma non servì a niente: si stava avvicinando a grandi falcate verso la nostra direzione

- Giada, aspetta! Devo parlarti un attim...-

- No, Niall. Vai da Rebecca a " parlare" con lei! - e feci le virgolette con le mani alla parola parlare. Nel frattempo, ci eravamo avvicinati, non so come, nella parte più isolata della scuola dove, per mia fortuna non c'era nessuno.

- No, aspetta Giada, io ti amo ancora... è stato solo un momento di debolezza! -

- E tu, nei momenti di debolezza , fai sesso con le altre persone? Io allora, quante volte avrei dovuto farlo con Harry? -

- Non nominare quel brutto bastardo! - e mi immobbilizzò contro il muro e portò una mano sotto la mia maglietta.

- Lasciami, Niall. Mi fai schifo, non toccarmi! - urlai

- Shh...zitta, piccola. Adesso vedi cosa succede alle persone che non mi ascoltano- e detto questo mi tirò i capelli . Le lacrime cominciarono ad uscire senza sosta dai miei occhi mentre lui continuava s torturarmi il collo con morsi leggeri e succhiotti. Sapeva cosa stava succedendo. Mi stava stuprando. Lo stesso ragazzo che fino ad una settimana fa era dolce e carino con me, mi stava mettendo le mani addosso senza il mio permesso e non potevo fare niente.


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