Capitolo 40

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Dopo che Harry mi aveva chiesto di diventare la sua ragazza, ogni giorno mi riaccompagnava a casa. Quel giorno, però, non poteva venire perchè aveva da fare una cosa importante. "è questione di vita o di morte" aveva detto.

Tornata a casa, dopo la scuola mangiai la psta, una cotoletta e due barette di cioccolata. Avevo una fame da lupi. Appena finito di mangiare, andai in camera mia,accessi il mio amato stereo e mi sdraiai sul letto. 

Appena mi fui sdraiata un dolore fin troppo famigliare mi colpì nel sotto ventre.

- Cazzo,il ciclo! - urlai alzandomi dal letto e correndo in bagno. Che palle! Harry non era neanche venuto oggi pomeriggio e stavo letteralmente morendo per il dolore. Harry sbucò dalla porta di camera mia, come se niente fosse.

- Hei principessa- disse porgendomi una vascetta di gelato alla vaniglia e nutella con due cucchiai.

- Ciao- dissi svogliamente

- Che succede?- chiese Harry, preoccupato

- Non sei venuto prima e adesso ti presenti come se niente fosse e.. -

- Hei, calma. Perchè fai così? Ti avevo detto che avevo un impegno- disse Harry asciugandomi le lacrime. Ero nervosa per colpa del ciclo e me la stavo prendendo con Harry

- E quell'impengno è più importante di me?- chiesi urlando.

- Certo che no, ma dovevo farlo oggi. Hai il ciclo per caso?- chiese Harry

- Si! Cazzo, Harry si! E sto morendo dal dolore- dissi accasciandomi sul letto con molto delicatezza.

Harry mi si avvicinò e, con voce profonda mi chiese:

- Posso? - e indicò la mia maglia.

- Cosa devi fare?- chiesi titubante

- Fidati di me- 

Piano piano mi si avvicinò e, con fare delicato mi alzò piano la maglia, fino a scoprirmi tutto il petto. Piano piano iniziò a fare carezze dolci con la mano e a dare piccoli baci sulla zona dolorante-

- è passato un po' il dolore? - chiese Harry tra un bacio e l'altro

- Sì,ma continua, è troppo rilassante- dissi - Il dolore era passato davvero,ma Harry era troppo rilassante.

- Ma se continuo, dopo non mi fermo quì - disse con voce roca e mi guadò maliziosamente

- Okay,okay. Allora, fermati. Non sono pronta ancora- dissi un po' in imbarazzo.

- Lo so, ma... ehi, tra quattro giorni è il tuo compleanno. Diventi finalmente maggiorenne.

- Lo so, e ho già invitato tutti per la sera- dissi contenta

- Ah,no. La sera sei impegnata con me. Solo noi due, quindi dì loro per il giorno- e prese il mio telefono avvisando tutti gli invitati del " casuale cambio di programma".

- Dove mi porti?- chiesi facendo il labbruccio e sbattendo le ciglia. Impazziva quando facevo così.

- Eh, no. Stavolta non funziona! Comunque ti dico solo che sarà la serata più bella della tua vita - e mi baciò con passione stendendomi sul letto.




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