Capitolo 46

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Ero aggrappata a lui, con le braccia intorno al collo e le gambe introno al suo bacino. Il bacio da casto diventò sempre più bisognoso, quasi malizioso e bramoso, facendo incontrare le nostre lingua.

Improvvisamente, sentiì la mia schiena andare a contatto con il muro freddo e spoglio.

- Harry...- dissi fermandolo

- Cosa c'è Giada?- disse con voce profonda vicino al mio orecchio, che mi mordicchiò facendo uscire dalla mia bocca un gemito.

- Ho paura... io voglio, ma ho paura che poi tu...-

- Sh, zitta. Ti fidi di me? - mi chiese Harry che, nonostante la luce fosse spenta mi guardò degli occhi con i suoi smeraldi che brillavano al buio per l'eccitazione.

- Si,Harry.Mi fido- dissi. Mi fidavo davvero di lui e volevo che mi facesse sua. 

Nella stessa posizione di prima, mi portò sopra il letto, palpandomi il sedere. Fece scendere le sue mani lungo i miei fianchi e, piano piano aprì la cerniera del mio abito, che buttò lontano dal letto.

Con dei delicati baci sul collo Harry mi abbassò prima una o poi l'altra spallina del regiseno, fino a togliermelo. D'istinto mi copriì.

- No,Giada, non coprirti. Sei fantastica,adoro quando nervosa e cerchi di rimediare il meglio possibile , ma fidati di me ok?

Annuì, senza rispondere , e lo presi per i capelli, attirandolo in un bacio umido. Sentivo la sua erezione in mezzo alle mie gambe.Gli tolsi la maglia e i pantaloni, e lui mi tolse le mutandine.

Delicatamente entrò dentro di me con due dita e sobbalzai al contatto freddo con esse. Percorse con lo sguardo tutto il mio corpo, con occhi pieni di malizia mentre si muoveva dentro di me.

- Pronta? - mi chiese Harry.

- Pronta- piano piano, si avvicinò alla mia entrata e strabuzzai gli occhi quando Harry fu dentro di me.

- Guardami, Giada. Va tutto bene, dimmi tu quando posso, ok? - disse Harry con tono premuroso

- Puoi andare- e iniziò a spingere. Il dolore ormai si era trasformato in piacere e avevo preso il ritmo anch'io con i fianchi. Con l' ultima spinta decisiva venimmo insieme e la sensazione era fantastica.

Nell'aria riuscivo a sentire il profumo di Harry mischiato al suo sudore e i nostri gemiti si sentivano ancora. Stremati, ci mettemmo comodi, nel letti e Harry mi abbracciò da dietro.

- Harry, ti amo-

- Ti amo anch'io Giada- e ci addormentammo abbracciati, l'uno all'altra.


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