Capitolo 7

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Pov's Vanessa

"....sta a te non a me" detto questo mi lascia in bagno da sola e torna a dormire. Sta a me decidere, si beh, dipende da ciò che voglio, voglio qualcuno che mi stia accanto? Si, credo di si. Sono pronta a raccontare tutto per filo e per segno? Sarà difficile, ma posso farlo. Ma la vera domanda è: Se ne andrà una volta scoperto tutto? Lo scoprirò solo aprendomi con lui. Mi alzo e torno in camera, e mi metto con la schiena appoggiata alla testiera del letto. "Sei ancora sveglio?" gli chiedo, giusto per sicurezza... "si sono sveglio perché?" "vuoi ancora sapere tutto quanto?" " certo, ti ho detto che ti avrei aiutata quindi perché dovrei cambiare idea?" " Lascia perdere...allora come ti avevo già detto quando ero piccola i miei mi abbandonarono in un bosco, da quanto mi hanno raccontato qualcuno mi trovata e cresciuta, ma posso giurare di non aver potuto trovare una famiglia peggiore di quella lì, erano continue urla, e violenza, quando avevo cinque anni mi raccontarono che appunto non ero loro figlia biologica, ma non mi importò, li consideravo i miei genitori, solo che la situazione  peggiorò cominciarono a picchiarmi e  continuarono fino a che i vicini non si stufarono e chiamarono la polizia...li mandarono a un centro di recupero e quando loro tornarono il giorno del mio compleanno, quel giorno avemmo un incidente un pazzo guidava un TIR  ci è andato contro... Io sono rimasta  in coma per cinque mesi ed i  miei...l'impatto è stato troppo forte e....non ce l'hanno fatta... Il problema è che non è finita qui, dopo che mi risvegliai dal coma mio "zio" mi prese in affidamento e penso che sia stato il periodo più brutto della mia vita, era spesso ubriaco, e...e lui..abusava di me. Solo dopo qualche mese l'assistente sociale quando passò per vedere se mi io mi trovassi bene, lo colse in uno dei suoi "atti" e mi portò via. Così cominciai a chiudermi in me stessa e cominciarono le sedute da vari psicologi...non mangiavo e a stento parlavo..però grazie alla psicologa che mi segue da qualche mese...sto tornando alla realtà..." ho raccontato tutto... Si...non mi sono neanche accorta di star piangendo, ma credo che faccia bene, almeno per oggi me lo permetto e poi- "prendi delle pillole?" mi distoglie dai miei pensieri " si....ma....ma non sempre solo nei momenti in cui sto malissimo o quando mi vengono attacchi di panico...ma sto migliorando...adesso riesco anche a mangiare...certo.... come ha detto la dott.sa 'a piccoli passi...il tuo stomaco è come se se si fosse rimpicciolito...piano piano tornerà la fame...' e questo è tutto...ti...ti ho detto tutto...a si sono allergica al latte e alle noci" e ride..." Cazzo ridi?" scusa io gli racconto tutto e lui ride..." da quanto è che non ti aprivi così tanto...insomma da quanto non parli con un amico?" ah,ah,ah domanda interessante, davvero... " io...io non ho amici...sono.. Sono sempre stata sola " Dio, mi sento così indifesa, debole e bambina..." Derek?" "si?" "D-devo chiederti una cosa...Co-cosa farai adesso? Insomma ora sai tutto di me, immagino tu sia soddisfatto... Quindi..andrai via anche tu?" quanto mi costa chiederglielo però, ho bisogno di saperlo..." Vanessa, te lo ripeterò fino alla fine, non sarai più sola, tu hai me".

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