Pov's Vanessa
È passata una settimana da quando Derek si è presentato qui senza alcun preavviso. Erik all'inizio si è mostrato diffidente, ma dopo averlo conosciuto meglio ora sembrano amici da una vita e anche Alessia e Riccardo sembrano entusiasti di sapere che ho accanto un amico come lui.
In questi giorni siamo stati sempre insieme, come facevamo a New York, e finalmente sembra che le cose inizino ad andare meglio.
Mentre scendo le scale per andare a fare colazione le parole di Alessia mi bloccano sull'ultimo gradino delle scale.
<Riccardo, dobbiamo dirglielo..ormai si è integrata,si trova bene con noi, e va d'accordo con Erik, lei deve sapere che è realmente nostra figlia> e a quelle parole sento il mio cuore frantumarsi in mille pezzi.
<<COSA STRACAZZO SIGNIFICA CHE SONO REALMENTE VOSTRA FIGLIA?>> Urlo guardando Alessia e Riccardo che rimangono impietriti.
~ma che succede Van, perché urli di prima mattina? E perché voi due non aprite bocca?~ fa irruzione Erik assonnato come non mai. Bene quindi lui non è a conoscenza di questa cosa.
<<Chiedilo a mamma e a papà caro fratellino...dai ... voglio la verità e la voglio adesso!>> Dico spazientita... Il mio autocontrollo sta per andare a farsi fottere quindi è meglio per tutti che inizino a parlare perché non so cosa potrebbe succedere...
~ Van, li hai chiamati mamma e papà, siate contenti voi due! Non sognavate di essere chiamati così da quando è arrivata?~ urla anche Erik euforico..caro fratello ...se solo sapessi...
Alessia scoppia a piangere tra le braccia di suo marito che mi guarda come se quella ad aver fatto una cazzata sia io.
<Vanessa, ti possiamo spiegare, ti prego però di sederti ed ascoltare tutto ciò che abbiamo da dire, senza giudicarci > mi prega Riccardo..
<Questo lo vedremo> dico sedendomi.
~Ma insomma volete dirmi cosa sta succedendo...? Perché all'improvviso siete tutti così seri?~ ma come fa a rendere questa situazione oserei dire ironica...
<Erik siediti anche tu perché è una questione delicata. Allora Vanessa è iniziato tutto sedici anni fa, il 12 agosto 2001, data della tua nascita e->
<<no, non è vero. Io sono nata il 10 agosto, non il 12, non sparate cazzate>> questi pensano di prendermi per il culo?
<No, Vanessa, tu sei nata il 12, solo che quando sei venuta al mondo, il tuo cuore ha smesso di battere, ed i medici ci dissero che eri morta... Noi distrutti, volevamo comunque vederti, solo che non ci permisero di farlo. Solo in seguito, abbiamo scoperto che avevano scambiato te, nostra figlia, con un'altra bambina, nata qualche giorno prima... > Immobile, sono immobile, me lo sento, appena avrò immagazzinato il tutto, verrò presa da un attacco di panico...me lo sento...
~Cosa stracazzo state dicendo... volete dire che-~ Erik ancora non ci sta capendo più nulla..non lo biasimo, anche io sto facendo ancora fatica.
<Vanessa, ci dispiace così tanto, abbiamo passato tutti questi anni cercandoti e adesso che ti abbiamo trovata, siamo così felici>
Guardo Alessia che a sua volta mi guarda cercando di decifrare ciò che penso, allunga la mano verso di me, ma io prontamente mi alzo di scatto, non devono toccarmi, non ora.
<<No. Non toccarmi...I-Io esco...non aspettatemi...devo, devo andare..>>
Di corsa esco di casa, devo schiarirmi le idee..devo stare da sola per un po' e cercare di calmarmi per evitare un maledetto attacco..
Sento Erik chiamarmi a gran voce ma ormai sono già lontana..
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Heartbreak Girl
Romance> dico guardandolo riferendomi alla parte della spada sguainata... e entrambi scoppiamo a ridere. continua stringendomi a se. >. Tratto dal capitolo 30