Capitolo 24

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È passata una settimana. La situazione è molto strana.. I miei nuovi ''genitori'' sono molto affettuosi, forse fin troppo per essere dei genitori adottivi, mentre con Eric le cose non sono cambiate, siamo come cane e gatto, mi odia per chissà quale motivo.. Ma onestamente non me ne frega un cazzo, anche perché se lui non mi rompe i coglioni che non ho, siamo tutti più tranquilli e pacifici.
In questi ultimi giorni vado spesso in giro, lunghe passeggiate passate a pensare a quanto la mia vita faccia altamente schifo.. Non ho fatto amicizie ed è meglio così, nessuno mi ha ancora fatto domande sul mio passato ed è meglio così. Ho sentito Derek due giorni fa, mi mancava e avevo bisogno di sentirlo, avevo bisogno che mi rassicurasse come solo lui sa fare e invece si è  scusato per la lettera e tutte quelle cose che mi ha scritto, dicendo che avrei dovuto dimenticare tutto e non chiamarlo più per iniziare una nuova vita. Com'è finita la telefonata? L'ho mandato a quel paese e gli ho chiuso il telefono in faccia. Si è rivelato uno stronzo. Come tutti. Nuova vita...come faccio se il passato mi perseguita... E poi tanto per cambiare, non dormo molto la notte, i soliti incubi mi perseguitano e non mi danno tregua, le urla di notte che sente solo Eric e che puntualmente bussa alla porta per farmi svegliare, ma che non entra mai. E poi, per concludere ci sono gli attacchi di panico, anche quelli, nonostante la distanza, sono rimasti, sempre improvvisi e inaspettati, e devo sempre cercare di non farmi vedere, perché ancora non hanno affrontato la questione dello psicologo, e sinceramente non voglio neanche pensarci. Odio avere flashbacks di cose che non voglio ricordare, è come se il cuore si fermasse e l'ansia mi prendesse di nuovo. Quindi dopo aver fatto questo adorabile resoconto della mia vita stupenda, ovviamente parlo ironicamente, ritengo che sia ora di tornare a casa, anche questa, per modo di dire...

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Ovviamente la fortuna non è dalla mia parte, perché non è normale rientrare in casa e vedere i tuoi nuovi genitori seduti sul divano in attesa del tuo arrivo... 'tutto bene?' meglio chiedere subito e poi filarsela in camera.. ' in realtà cara, è arrivato il tuo fascicolo, e... Volevamo aspettarti per aprirlo...' risponde molto pacata Alessia. Strano, molto strano. Lei sprizza gioia da tutti i pori... Non l'ho mai vista così seria. Prendo un lungo respiro e mi siedo sulla poltrona esattamente di fronte a loro.' Posso leggerlo prima io?' non ho mai letto il mio fascicolo, vorrei sapere quanta roba di me sa veramente l'assistente sociale...'certo, però preferirei che rimanessi quì con noi a leggerlo' si scambiano un'occhiata veloce e poi mi passano il fascicolo... Lo apro le parole in grassetto attirano la mia attenzione Adozione, maltrattamenti fisici e verbali, droga, alcool, terapia, abuso fisico, stupro, ATTACCHI DI PANICO, INCUBI più le leggevo più avrei preferito bruciarlo... Se lo leggono e basta non capirebbero, quì bisogna essere sinceri... Lo chiudo, prendo un bel respiro e comincio 'sapete, se  aveste letto questa roba, non so quanto avreste voluto parlare con me... Quindi prima di darvi questo benedetto fascicolo voglio raccontarvi io, come sono andate le cose... Come vi avevo detto... quando ero piccola i miei mi abbandonarono, da quanto mi hanno raccontato qualcuno mi trovata e cresciuta, ma non è stata una grande famiglia... erano continue urla, e violenza, quando avevo cinque anni mi raccontarono che appunto non ero loro figlia biologica, ma non mi importò, li consideravo i miei genitori, solo che la situazione  peggiorò , cominciarono a picchiarmi e  continuarono fino a che i vicini non si stufarono e chiamarono la polizia...li mandarono a un centro di recupero e quando loro tornarono, il giorno del mio compleanno, quel giorno avemmo un incidente un pazzo guidava un TIR  ci è andato contro... Io sono rimasta  in coma per cinque mesi e loro...l'impatto è stato troppo forte e....non ce l'hanno fatta... Dopo essermi risvegliata dal coma mio "zio" mi prese in affidamento e penso che sia stato il periodo più brutto, era spesso ubriaco, e...e lui..abusava di me. Solo dopo qualche mese l'assistente sociale quando passò per vedere se mi io mi trovassi bene, lo colse in uno dei suoi "atti" e mi portò via. Così cominciai frequentare brutte compagnie, droghe e alcool, per quanto questo possa fare schifo,ne sono consapevole, mi facevano stare meglio, ma poi mi hanno trovata e sono stata portata in orfanotrofio così cominciai a chiudermi in me stessa, a quel punto iniziarono le sedute da vari psicologi...non mangiavo e a stento parlavo, sono iniziati anche gli incubi e gli attacchi di panico . C'è stato anche un periodo in cui ho toccato il fondo, ero fuori controllo, non mi importava più nulla della mia vita tanto che sono stata ricoverata in ospedale per due mesi con tanto di riabilitazione... Poi mi sono ripresa e dal nulla siete spuntati voi...ok è tutto.. ' rialzo lo sguardo e li trovo abbracciati, Alessia in lacrime e Riccardo mi fissa con compassione... Non li lascio dire una parola che prendo le mie cose e mi dirigo verso la mia stanza, ma sento qualcuno correre per le scale, sicuramente Eric ha origliato... Senza dire nulla chiudo la porta della mia stanza e mi lascio andare.

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