Mi sveglio sudata a causa del solito incubo. Affannata mi alzo immediatamente dal letto e corro in bagno per farmi una doccia nel tentativo di scrollarmi di dosso la costante sensazione di paura. Strofino le pelle fino a vederla arrossata per rimanere ancorata alla realtà. E sto così male penso stropicciandomi gli occhi ormai rossi e in fiamme. E non riesco a smettere, fa troppo male. Forse quando il dolore fa troppo male, accettiamo la situazione, diventa un'abitudine. Perché quando incontri il dolore, non riesci a tormentarti con le sciocchezze. Impari ad andare avanti, a sopravvivere. Impari a dare il giusto peso alle cose, alle persone, alla vita. Impari ad accettare la versione di te, a terra. La versione di te distrutta, in frantumi.
Dopo la doccia, torno tra le coperte, prendo il cellulare e controllo l'ora. Sono le 4.30 del mattino. A un certo punto sento il letto abbassarsi e due occhi verdi che mi fissano. - tutto ok? - Eric ormai è quasi accettabile, questa è la prima volta che viene a vedere se sto bene, di solito bussa e poi se ne va in camera sua imprecando contro di me. - si, tutto ok- non ho molta voglia di parlare onestamente... - sicura?- - sì, sicura- più o meno, rispondo abbassando lo sguardo, e affondando i denti nel labbro inferiore, fino a sentire il sapore metallico del sangue.... In realtà mi manca Derek... Lui sapeva sempre cosa fare nei momenti come questi ... Sapeva prendermi.. - a che pensi Van?- - Ad un mio amico.. - ho capito una cosa di Eric, lui fa lo stronzo, ma in realtà è tutto zucchero e cannella, soprattutto da quando ha imparato a conoscermi.. Quindi con lui posso parlare... - e quando avevi intenzione di parlarmi di questo tuo amico? Voglio sapere tutto... Quanti anni ha? Quanto spesso vi sentite? Ti tratta bene? Giuro che se ti fa qualcosa io non- - ei calmo, si chiama Derek, sta per compiere diciotto anni e veniva con me all'orfanotrofio, mi trattava bene, del resto lui sa tutto... Più o meno.. E non ci sentiamo più da un mese circa, perché lui ha detto che mi devo costruire una vita qui, e che lui non può farne parte... Capisci? L'unica persona che mi era vicina, mi ha buttata nella spazzatura, come tutti...- ho gli occhi lucidi, e mi sta salendo il groppo che ti si forma in gola quando si sta per piangere... - scusa, ma è un coglione!- e lì non capisco più nulla, da una risata appena accennata a causa delle sue parole, scoppio a piangere... Un'altra volta... Ormai piango spesso.. E io odio piangere, mi fa sentire più fragile di quanto non lo sia già -sai, pensavo gli importasse di me, almeno un po'. E invece come al solito mi sbagliavo. Mi sono illusa. Dovrei essere abituata alle delusioni, ma la verità è che non ci si abitua mai. - tiro su con il naso, e spiaccico la faccia contro il cuscino. - Van, posso dirti una cosa, una cosa che devi tenere bene a mente, perché ormai sai.. Sei mia sorella quindi ascoltami bene: ci sarò, ci sarò quando avrai bisogno di me, ci sarò quando vorrai piangere, ci sarò quando vorrai ridere, ci sarò quando ti sentirai sola... Ci sarò quando vorrai mandare tutti a fanculo ... Ci sarò quando ti spezzeranno il cuore... Ci sarò quando vorrai dare del cretino a quel ragazzo che ha lasciato una come te, ci sarò sempre, perché sono il tuo fratellone ok? - e poi mi trascina contro il suo petto, e mi abbraccia, e piano piano, sentendomi per la prima volta dopo tanto tempo a casa, mi addormento tra le forti e calde braccia del mio fratellone.__________
OK scusate tanto, ma un capitolo tra i due fratellini lo dovevo proprio scrivere... Cioè io li adoro 😍
Bene detto ciò, mi raccomando, stellinate e commentate eh, che vi tengo d'occhio ✌️😘😉
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Heartbreak Girl
Romance> dico guardandolo riferendomi alla parte della spada sguainata... e entrambi scoppiamo a ridere. continua stringendomi a se. >. Tratto dal capitolo 30