Pov's Vanessa
"Buongiorno signori, io sono Anna, la direttrice dell'orfanotrofio, se volete sedervi possiamo parlare di come si svolgerà questo incontro"senza indugio,la direttrice gli accoglie, e senza dubbio questi sono ricchi sfondati, basta vedere come sono vestiti, ovviamente firmati. La donna è molto alta, mora e con due occhi azzurri che ti incanti a guardarli, l'uomo invece è biondo, occhi verdi, ma molto alto anche lui..."beh... iniziamo con le presentazioni, lei è Vanessa e voi siete..." o mio Dio mi sale l'ansia"io mi chiamo Alessia e lui è mio marito Riccardo, siamo felici di conoscerti Vanessa" ha un sorriso stupendo, "si, sono contenta che abbiate accettato la mia richiesta di incontro prima di passare alle pratiche..." ok, ho spiccicato parola e non ho detto niente di sgarbato. Se vado avanti così andrà bene." Ogni tuo desiderio va rispettato cara" non dico altro, accenno solo un sorriso."Allora signori,vi lascio soli, ma la rivoglio qui esattamente alle 12. Arrivederci". Detto questo la direttrice se ne va. "Raccontaci un po' di te..." oh no. "Beh, ho quindici anni, sono nata il 15 agosto, e..non so che altro?" "Come sei finita qui?" Giuro che se mi irrito, alzo i tacchi e me ne vado." Sono stata abbandonata all'età di due anni. Una famiglia mi ha presa in custodia, e con il tempo, crescendo mi hanno detto che non ero figlia loro... poi per svariati motivi sono finita in varie case adottive, ma nessuno ha mai firmato le pratiche per l'adozione e quindi eccomi quà" tralasciamo la parte struggente, se no questi col cazzo che mi prendono... si fissano, sorridono e guardano me, poi tornano a fissarsi...siamo sicuri che questi non siano dei pazzi? Ok la situazione si sta facendo imbarazzante..."mi ha detto Anna che...avete già un figlio... più grande di me..quindi non vedo perchè dovreste adottarmi..." "Beh, cara, nostro figlio non è potuto venire a causa della scuola, ma quando ha saputo che volevamo adottare una ragazza, anche perché non abbiamo più l'età per un neonato, non ha detto niente per farci cambiare idea, per cui quando abbiamo saputo che c'era una ragazzina in cerca di una famiglia...beh non ci abbiamo pensato due volte" sorride, Dio quel sorriso, giuro che è veramente bellissimo. "Ah ok...beh c'è altro che volete sapere?" "Si...ma solo se vuoi rispondere..." mi risponde Riccardo "spara" ok questo non avrei dovuto dirlo, ma sorride quindi penso che non si sia sconvolto più di tanto .."la signora Anna, ci ha detto che hai bisogno di psicologi... perché?" Ah, ok. Abbasso la testa, per rispondere a questa domanda,non devo guardarli negli occhi, vedrei solo pietà. "Come posso dire...ho avuto qualche trauma nel corso degli anni, e anche se io sostengo il contrario, ho bisogno di psicologi e medicine....penso però che dobbiate sapere che non ho un buon rapporto con gli strizzacervelli.."rido al solo pensiero della scenata dell'altro giorno..."ah, non puoi dirci altro?" Chiede la donna..e io comincio a sentirmi a disagio...."cara non forzarla"grazie, questo mi sta simpatico.."è ok, solo che la questione è delicata...e non ..non ne parlo spesso, specie con gli sconosciuti" "tranquilla, capiamo e aspetteremo" cosa?..."che intende con aspetteremo?"l'uomo accenna un sorriso "cosa non ti era chiaro prima del fatto che siamo più che decisi ad adottarti?" Non so che dire, ho solo uno stupido sorriso da ebete sulla faccia. "Ok, ma sappiate che io non sono questa ragazza acqua e sapone. Io in genere metto chili ombretto nero, il mio armadio è completamente nero, e non metto neanche morta vestiti o gonne. I miei stivali sono borchiati e solo perché oggi non sono vestita come al mio solito non cambierò. Sono disornata, rispondo a tono se la gente mi provoca, non sono molto socievole, e non mi apro con una persona a meno che non mi fidi completamente e cecamente.Spero di non avervi fatto cambiare idea, ma io sono così, e se avete intenzione di cambiarmi, beh potete anche andarvene. " Sorridono, questi sono pazzi, io l'ho detto e lo ripeto "stai tranquilla, noi abbiamo bisogno di una quindicenne incasinata" non so se vederlo come un complimento o un'offesa. Ma sorrido. Guardo l'ora, è mezzogiorno, devo andare, mi piacciono. "È ora di andare, è stato un piacere. E...beh cara spero di rivederti presto." Ci diamo la mano e dopo aver detto una serie interminabile di "ciao" mi giro e torno da Anna.
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Heartbreak Girl
Romance> dico guardandolo riferendomi alla parte della spada sguainata... e entrambi scoppiamo a ridere. continua stringendomi a se. >. Tratto dal capitolo 30