35- Coma

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Ci fa cenno con il braccio di seguirlo. Mi giro verso Martina che trema e i suoi occhi minacciano di piangere da un momento all'altro, le avvolgo un braccio intorno alla vita e le dò un bacio sulla testa. Lei si abbandona completamente su di me, e la prendo in braccio a mo di sposa.
Seguiamo Daniele fino ad una sala d'aspetto dove vedo Luca seduto con la testa tra le mani. Mi metto seduto vicino a lui con ancora Martina in braccio e appena si accorge di noi alza la testa. Prima guarda me, poi sposta lo sguardo su Martina e mi fa cenno di dargliela, così allungo le mani e lui la porta sulle sue gambe e l'abbraccia. Le sussurra qualcosa che non capisco e scoppiano a piangere.

#Martina
Non ci posso credere, quelle parole rimbombano nella mia testa:
lei si drogava con Christian e si coprivano le spalle a vicenda, poi lei ha esagerato e adesso è in coma.
Coma. Coma. Coma. Mia sorella è in coma.
Io e mia sorella siamo sempre state molto legate emotivamente: se ero triste lo era anche lei, se era felice lo ero anch'io e così via per tutte le altre emozioni, anche se non ci vedevamo. Quindi, ora che è in coma io sono debole, molto debole. Non so a cosa è dovuto questo nostro legame, ma siamo gemelle, credo sia normale.
Gabriele non ha fiatato da quando siamo arrivati in questa stanza, e gliene sino grata, non saprei come definire il mio stato d'animo. Lui c'entra poco in questa storia e non sta capendo perché nessuno gli ha detto ancora niente, ma è fondamentale che mi stia accanto, da sola non potrei farcela visto che mio fratello è nelle mie stesse condizioni.
Quando Beatrice si risveglierà staremo tutti meglio... Se si risveglierà...
Chiedo a mio fratello di ridarmi a Gabriele e così sono di nuovo nelle sue braccia. Per quanto le braccia di mio fratello siano state il mio rifugio in tutti questi anni e mi duole staccarmene proprio ora, lui deve sapere. Gli faccio cenno di abbassare la testa
"È in coma..." gli sussurro con la poca voce che ho e lui sbianca. È preoccupatissimo, si vede, anche se non conosce mia sorella avrà intuito che siamo gemelle, viste le mie condizioni fisiche.
"Potete entrare due alla volta, sta ancora dormendo però" dice il dottore, così Luca fa cenno a Gabriele di entrare con me. La stanza è completamente bianca, solo i vestiti di Bea danno un pò di colore. Gabriele si siede sulla sedia che c'è vicino al letto, facendo in modo che io possa vedere mia sorella.
"Bea..." provo a dire prendendole la mano a fatica
"Perché... Perché lo facevi?" sussurro con la poca voce rimasta
"Cosa ti mancava? Avevamo tutto... E potevi avere tutto..." inizio a piangere silenziosamente "...non ne avevi motivo..." continuo a sussurrare
"Ti ricordi che io e te siamo legate? Io adesso sto male... Ma tu non puoi vedermi..." ed è l'ultima cosa che riesco a dire mentre Gabriele inizia a cullarmi dolcemente e piano mi rilasso cadendo in un sonno profondo e l'ultima cosa che sento è "buonanotte piccola mia".

Diversa[Conclusa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora