43- La camera segreta

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Apro lentamente la porta entrando io per prima, seguita subito dopo da lui
"Wow..." è l'unica cosa che riesce a dire mentre guarda tutti i miei disegni
"Li hai fatti tu?" chiede incredulo girandosi verso di me e io annuisco "ma sei bravissima!" continua guardando più da vicino i miei capolavori. Scorre con lo sguardo tutte le pareti della stanza, tappezzate di disegni, poi il suo sguardo si sofferma su i due ritratti di Gabriele incollati insieme
"E questo cos'è?" chiede prendendo in mano la faccia della persona che mi ha preso in giro
"Questi sono due ritratti della persona che mi voleva soltanto portare a letto per una scommessa, che ha perso, e che credevo di amare, ma invece era solo attrazione fisica, li devo bruciare oggi, non voglio nemmeno ricordarmi la sua faccia" dico prendendo in mano i due fogli
"Ah è anche per lui che hai questa maschera ora?" chiede mettendosi dietro di me
"Anche, ma non ci sono rimasta male perché lo amavo, ma perché mi voleva soltanto illudere e prendere in giro" dico e i miei occhi minacciano di piangere, ma ricaccio indietro le lacrime, non devo piangere per lui, non se lo merita
"Chissà come ti sarai sentita presa in giro..." sussurra piano accarezzandomi le braccia con le mani, ma non mi ritraggo, mi sento al sicuro con lui
"Non è riuscito a vincere la scommessa perché se l'è fatto sfuggire di bocca, così l'ho picchiato a sangue e l'ho riportato a suo cugino e ora si sono trasferiti lontano da qui perché ci stavano usando solo per i soldi" spiego e mi viene da sorridere per quanto ho picchiato Gabriele quel giorno e sento lui trattenere una risata
"E chi più ne ha più ne metta!" dice continuando ad accarezzarmi le braccia dolcemente
"Già, non sai quanto ero incazzata, erano due giorni prima di Natale, per quello non l'ho ucciso direttamente" dico sorridendo e lui non riesce più a trattenersi e scoppia a ridere
"Ok, adesso ho paura" dice mentre ride
"E fai bene ad averne, tutti devono restarmi alla larga, tutti..." dico rabbuiandomi
"No, solo quelli che ti faranno del male..." prova a convincermi
"No, tutti, perché gli amici ti pugnalano alle spalle e l'amore ti fa solo soffrire, tanto il tuo ragazzo prima o poi cederà a qualche bellissima troia rifatta e ci finirà a letto, e, usando la scusa che era ubriaco, tu lo perdonerai come una stupida e lui penserà che tornerai sempre da lui, ma non funziona così" spiego contraendo la mascella e stringendo i pugni tanto da fare diventare bianche le nocche
"Qualcosa mi dice che tu non credi né nell'amore né nell'amicizia..." dice prendendomi le mani e accarezzandomi le nocche per farle rilassare, ma non cedo
"Quel qualcosa ti dice giusto, l'unico uomo che vale la pena aspettare è il fattorino della pizza, il principe azzurro non esiste" spiego impassibile e lui continua a cercare di farmi calmare, ma ora non c'è via d'uscita
"Su questo hai ragione, ma l'amore non è solo sofferenza, ma anche passione, carezze, baci, fiducia, conforto, sostegno e ti fa venire i brividi sulla pelle, gli occhi ti brillano quando parli di chi ami, hai la sua voce e il suo viso impresso in testa e solo chi ti ama ti capisce" spiega continuando ad accarezzarmi le nocche e riesco a rilassarmi... Non era mai successo, neanche Luca riusciva a calmarmi, se non facendomi sfogare.
Questo ragazzo è strano...

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