7- Io ho sempre ragione

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Apro gli occhi e eccolo li: con gli occhi azzurri fissi nei miei e solo adesso mi accorgo quanto siano belli e profondi. Io amo l'azzurro.
"Sta volta la ruota non la facevi" mi sussurra lui con un sorriso beffardo tirandomi in piedi
"Grazie..." dico abbassando lo sguardo
"Di niente, ma sta volta la colpa non è mia, stavi camminando con lo sguardo perso" se la ride lui
"E hai ancora qualcosa da darmi, o sbaglio?" continua
"Oh si...ma prima lasciami" dico scostandomi dal suo braccio avvolto alla mia vita e allontanandomi di due passi, ma lui avanza così metto un braccio avanti
"Fermo, neanche un passo" dico abbastanza scossa
"Non mordo mica" se la ride alzando le mani
"Lo so, ecco tieni" gli dico lanciandogli il portafoglio, lo afferra e lo controlla
"I 20 euro?" dice mostrando l'oggetto vuoto
"Ops... Tu hai chiesto di fidarti il portafoglio, non il contenuto" rispondo ovvia con i soldi in mano e agitandoli davanti la faccia
"E va be... Hai vinto, tienili, ma dimmi come ti chiami, io sono Gabriele" dice ritirando la mano
"Martina, mi chiamo Martina" dico a bassa voce
"È un piacere conoscerti, Martina" dice ridendo malignamente
"E per me un dispiacere..." rispondo sottovoce insicura che mi abbia sentito
"Ti ho sentito" sussurra avvicinandosi
Io mi scosto di qualche passo e lui continua ad avvicinarsi pericolosamente, ho veramente paura...
"Dove scappi?" continua a sussurrare avventandosi su di me per poi sbattermi contro la ringhiera del giardino dietro di noi
Mi sta facendo male, e vedo che ho ragione io, vuole solo portarmi a letto, così gli assesto una bella ginocchiata nei coglioni e scappo via, ancora con la schiena dolorante per la botta. Lui mi corre dietro ma io sono più veloce e lo semino, poi mi fermo due secondi per riprendere fiato, noto Robin su un ramo del parco, e me lo ritrovo appresso che stringe i miei polsi con fare possessivo
"Ehy, dove pensavi di andare?" si avvicina al mio viso, ma fischio così forte che lo stordisco visto la vicinanza e vedo Robin che stava sul ramo andare verso casa ad avvisare Macchia e Luna, così prendo tempo allontanandomi
"Cosa vuoi da me?" dico disprezzante
"Cosa pensi che voglia?" risponde con fare strafottente
"Vuoi quello che ti avrà sicuramente offerto a gambe aperte Milly" immagino
"O no, io voglio molto di più, lei non è pura, di lei non mi importa niente, non immagini quanto sia bello prendere l'innocenza di una ragazza e poi sbattersene i coglioni di lei" mi aveva espresso chiaro e tondo le sue sporche intenzioni, appena mio fratello l'avrebbe saputo lo avrebbe ucciso sul colpo
"Be mi dispiace, perdi il tuo tempo, io sono occupata, va a farti qualcun'altra che abbocchi alle tue false intenzioni o che le piacciano" rispondo mentre vedo Macchia avvicinarsi e avventarsi sul suo braccio e addentarlo.
Lancia un urlo tremendo e il suo arto è diventato completamente rosso
"Così impari a provarci, e aspetta domani che c'è un altro regalo per te" e me ne vado con Macchia lasciandogli un fazzoletto.

Diversa[Conclusa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora