Diversa[Conclusa]

11- Nuovi sentimenti (part 1)

#Gabriele
Mio cugino mi trascina fino a casa in religioso silenzio, ma una volta entrati scoppia la bomba.
"Ma cosa cazzo fai??! Perché proprio lei o perché lo devi proprio fare??!!" inizia a torturarsi i capelli ma io non accenno a una risposta
"A queste domande devi rispondere!" e mi prende per le spalle sbattendomi sul muro
"Ok, ma lasciami respirare che ti spiego" dico senza fiato e lui si scosta tenendomi sempre per le spalle
"Uno: non lo so che faccio, ma mi sembrava un innocente verginella e quindi pensavo che a papà servisse un regalino di prigione, due: l'ho scelta a caso, non sembrava una di quelle troie rifatte che aprono le gambe a tutti e quindi mi incuriosiva e alla tre ho risposto prima" dico tenendo il conto con le dita
"Frena frena frena! Merlok è in prigione?" dice incredulo
"Sei pazzesco, io ti rispondo a tutte le domande e l'unica cosa che capisci è che lui è in prigione?" dico sarcastico e mi arriva un pugno sul braccio ancora dolorante per i suoi calci
"Ti ricordo che la 'tigre' mi ha aggredito poco fa e il braccio mi fa ancora male" gli dico tenendomi il braccio
"La 'tigre' in questione, oltre a picchiarti ti ha anche fatto scattare qualcos'altro a quanto vedo" dice ridendo indicando i pantaloni
"Oh cazzo!" dico coprendomi la parte ormai completamente rigida
"Sai, in tutti questi anni non ti ho mai visto eccitato solo dopo aver visto o pensato una ragazza vestita" risponde con un sorriso strafottente in volto
"Cosa vorresti dire?" chiedo non sapendo dove vuole arrivare
"Dai, non ci credo che non ci arrivi..." risponde dandomi una pacca sulla spalla che fa ancora male, ma ormai non più di tanto, e in risposta faccio una faccia stranita (scusate il gioco di parole)
"Ti stai innamorandoooo!" mi si butta addosso e mi fa il solletico
"Gabriele è innamorato, Gabriele è innamorato, Gabriele è innamorato!" mi canzona come i bambini di cinque anni saltando in giro per tutta la casa
"Ehi ehi, non ti esaltare, non mi sto 'innamorando', è solo che mi incanto a fissarla e mi sta sul cazzo il tuo amico Lombrico" dico riluttante nell'ultimo pezzo
"Hai praticamente detto che sei cotto di Marty e geloso di Luca" dice continuando a saltellare come Heidi per tutto il salotto
"Uno: non chiamarla 'Marty' ok? Due: non nominare quel damerino del suo 'ragazzo'" dico facendo le virgolette sulle parole Marty e Ragazzo, mi da fastidio che la chiama così
"Ah ah, ti da fastidio anche che la chiami Marty, vero?" dice alzando ke sopracciglia
"Si, e con questo che vorresti dire?" mi sta facendo innervosire apposta
"Ah no, niente, solo che Marty è così bella, dolce, carina e... bacia così bene..." dice chiudendo gli occhi e a quel momento non ci vedo più e mi fiondo su di lui furioso
"Cos'hai detto??!" gli dico stringendo la presa sui suoi polsi
"Ehi ehi Gabry, stavo scherzando, poi non è neanche la mia ragazza, non la bacerei mai, sopratutto se è quella del mio migliore amico" dice liberandosi dalla mia presa
"Ah, non me lo ricordare..." dico incrociando le mani dietro la testa e stendendomi sul tappeto
"Cosa? Che è fidanzata con..." sta per finire la frase ma gli tappo la bocca con una mano
"Ok ho capito che ti piace darmi fastidio, ma ora basta" dico levando la mano dalla sua bocca
"Ok, ma passando alle cose serie... Ti sei fatto battere da una donna, sei fuori allenamento" dice sfottendomi
"Uno: non è una donna ma una tigre e due: è vero, sono fuori allenamento" dico indicando le braccia stanche
"Allora domani andiamo ad iscriverti a calcio e boxe così ti alleni braccia e gambe" dice indicandosi "e diventerai così" si vanta
"Anche meglio" gli faccio la linguaccia e scappo in camera
"Notteeeee" gli urlo da sopra chiudendo la porta
"Ehii, fammi entrare, ci dormo anch'io li scemo!" dice mettendo un piede in mezzo alla porta impedendomi di chiuderla
"Si, ma qui c'è ancora un problemino" dico indicando il cavallo dei jeans "e non credo tu voglia assistere alla sua risoluzione" dico spostando avanti il bacino
"Oh no, fai con comodo amico, tutto il tempo che vuoi" alza le mani, toglie il piede e va di sotto, lasciandomi da solo.