Capitolo undici

1.4K 98 77
                                    

"Lou,dimmi che non sei arrabbiato con me."
Sussurrò Harry con voce sottile.

Era serio? Come poteva non essere arrabbiato?

"Harry,è meglio che io non ti risponda perché altrimenti tirerei fuori dalla bocca talmente tante cose orribili che se satana in persona mi sentisse direbbe wow,lui si che è cattivo per cui taci e tornatene a casa."

"Ma non posso tornare a casa dopo tutto quello che ho fatto."
Si limitò a rispondere il riccio.

"Va a vivere sotto un ponte allora,a me non può importare di meno di dove te ne vai."
Disse di tutta risposta Louis, corrugando le sopracciglia per la rabbia.

"Il tuo battito è diventato irregolare quando hai detto che non ti frega di me,hai mentito."

Il più piccolo,leggermente confuso,si portò una mano al petto per percepire il proprio battito cardiaco.

"È un cambiamento troppo piccolo,tu non puoi sentirlo. Però io che ho un udito più sviluppato posso.
Ho sentito il tuo battito accelerare quando i nostri sguardi si sono scontrati la prima volta,l'ho sentito accelerare quando sono sceso dalla macchina con tuo padre il giorno che aveva bucato,l'ho sentito mentre ti disinfettavo il taglio sul braccio,ed infine l'ho sentito quando nel tuo rifugio ti sei fatto coraggio e mi hai baciato il collo.
È un peccato che tu non possa ascoltare il tuo battito,perché è il suono più bello e rilassante che possa esserci sulla terra,anzi nell'intero universo.
Sta accelerando di nuovo."
Aggiunse infine Harry.

"Sì, caro Harry. Sta accelerando e sai perché? Perché vorrei tanto strapparti da testa quei fottuti e meravigliosi capelli ricci uno ad uno."
Louis sembrava non aver ricevuto tutte le belle parole appena pronunciate da Haz,o forse voleva solo farglielo pensare.

"Non capisci che hai bisogno di me per sopravvivere? Devi restare al mio fianco se non vuoi che il tuo cuore diventi cibo per licantropi."
Sputò fuori un po' acido Harry,che era stato ferito dal comportamento freddo di Louis.

"Non mi importa, tanto prima o poi tutti devono morire e se la mia morte è stata programmata così bene nei minimi dettagli non sarò certo io ad ostacolarla. A che serve vivere una vita misera come la mia? Non ho nessuno che tenga a me fatta eccezione per papà."
Il tono del ragazzo dagli occhi blu era pieno di menefreghismo, sembrava davvero che non gli importasse più niente di sé stesso.

"Sai cosa c'è? C'è che questa è la tua vita e sei libero di farne ciò che vuoi,proprio come io sono libero di fare ciò che voglio con la mia. E indovina cosa voglio farne? Voglio passarla a proteggerti, sono anche disposto a perderla se questo ti farà capire quanto sono pentito di tutte le cose orribili che ho fatto alle tue spalle."

"Bene."

Detto questo Louis si sedette con le gambe incrociate ed Harry fece lo stesso,sedendosi però sulla scrivania di fronte al letto dove si trovava l'altro ragazzo.
Stettero a fissarsi in silenzio per più di venti minuti,poi la porta della stanza si aprì lentamente, ma nessuno dei due aveva intenzione di distogliere lo sguardo dall'altro,era diventata una sfida.
Mark,che ormai stava diventando pazzo per tutti i casini successi,entrò nella camera e agganciandosi le mani ai fianchi cominciò a fissare i due sempre più confuso.

"Cos'è? Un nuovo metodo gay per fare i preliminari?"
Osò chiedere l'uomo che ormai non si sorprendeva più per nulla.

All'istante Harry scoppiò a ridere distogliendo lo sguardo da Louis, per poi portarlo sul padre di quest'ultimo.
"No,signore. È più un metodo per far capire a suo figlio che non ho intenzione di andare via da qui."

"Okay,adesso basta. Ho fatto il genitore buono per troppo tempo. Ora tu mi spieghi cosa sta succedendo!"
Sbraitò Mark indicando Louis,che in tutto questo stava continuando a guardare Harry come se fosse assente.

"Fattelo spiegare dal traditore che tanto vuole farsi perdonare,io non ne ho voglia."
Si limitò a sussurrare Louis.

"Harry,hai tradito mio figlio con altri ragazzi? O con una ragazza? Oh ci sono! Con un trans?"

Niente,Harry scosse la testa in segno di negazione tutte e tre le volte.

"Papà, io ed Harry non stiamo insieme e non siamo mai stati una coppia. Chiaro?"
Nella voce di Louis c'era un pizzico di malinconia.

"Quindi ora va di moda tra gli amici baciarsi davanti al padre di uno dei due svenuto per una botta in testa? A proposito, perché mi hai dato una botta in testa?"
Mark era sempre stato un uomo pieno di sarcasmo, ma il suo umorismo faceva letteralmente pena.

"Vuoi sapere perché l'ho fatto? Perché stavo cercando di nascondermi dal padre di Harry,il quale è un licantropo proprio come suo figlio ed ha cercato di uccidermi questa mattina nel bosco per dare il mio cuore in pasto a sua moglie proprio come ha fatto con quello della mamma. Ora che hai una spiegazione sei contento?"
Certo,Louis non aveva scelto il modo più delicato per spiegare la situazione, ma almeno ora Mark avrebbe smesso di fare domande

"Ti droghi, avevo ragione. È Harry il tuo spacciatore? Harry te lo chiedo da padre disperato,non dare più niente a mio figlio."
Questa volta il tono si Mark era serio.

Harry in tutta risposta si avvicinò a Mark,e quando si trovarono faccia a faccia fece diventare i suoi occhi rossi e i suoi denti vennero sostituiti da zanne.
Se il padre di Lou credeva di aver visto davvero tutto,ora doveva accantonare questa idea.

"Sai papà, forse dovrei cominciare a drogarmi davvero per tornare alla normalità."
Disse Louis con un sorriso stronzo in volto,mentre guardava l'espressione sbigottita di suo padre.


































Ciao persone carine♡

As handsome as the nightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora