Capitolo ventotto

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Vedendo quella scena,Harry sentì il sangue ribollirgli nelle vene.
Il suo respiro divenne all'improvviso affannoso e le sue iridi cambiarono lentamente colore,fino a diventare rosse.
Fece per saltare addosso ai due uomini,ma Nick lo afferrò da dietro e con un gesto veloce lo spinse a terra.
Senza perdere tempo, Nick saltò su Harry e i due,ormai diventati lupi,cominciarono a lottare in modo assai violento.

Gli omoni che stavano molestando Louis probabilmente erano all'oscuro del fatto che Nick fosse un licantropo e così,più spaventati che mai,lasciarono il ragazzino lì dov'era e di fretta e furia corsero fuori da quel luogo abbandonato.

Louis si accasciò a terra e lasciò che delle lacrime gli rigassero il viso.
Era stato orribile, si sentiva terribilmente sporco.
Si passò più volte le mani sulle labbra,per cercare di scacciare via la sensazione delle labbra viscide di quell'uomo muoversi sulle proprie.
Tirò su con il naso,per cercare di fermare le lacrime silenziose,e spostò lo sguardo sui due licantropi che stavano combattendo a pochi passi da lui.

Ci volle un po' per capire che quello che stava sotto e che stava avendo la peggio era Harry.

A quel punto una strana sensazione si mosse dal petto di Louis e gli arrivò, carica e possente,fino alle unghie dei piedi.
Le lacrime smisero di scorrere,ed allora Louis capì.
Capì che,quella che gli scorreva dentro,questa volta, non era paura.
Era rabbia.

Il ragazzo dagli occhi blu balzò in piedi e serrò la mascella così forte che per poco non si fece male da solo.
Prese la rincorsa e senza esitare nemmeno un momento balzò addosso a Nick, spingendolo via da Harry.
Nick era stato talmente sorpreso da quel gesto inaspettato che non riuscì a reagire.

Il sentimento di rabbia che si era impossessato di Louis era talmente tanto forte che si tramutò in forza.

Per tutta la sua vita Louis si era sempre limitato ad annuire e restare in silenzio.
Quando qualcuno gli diceva qualcosa che a lui non andava bene,lui annuiva.
Quando qualcuno lo incolpava per qualcosa che non aveva fatto,lui annuiva.
Quando qualcuno gli urlava contro senza alcun motivo,lui restava in silenzio.
Louis cercava sempre di farsi scivolare tutto addosso,ma è questo che succede a fare sempre gli indifferenti.
Tutti hanno bisogno di sfogarsi,di arrabbiarsi, di urlare.
Se tieni sempre tutto dentro prima o poi scoppi e lo fai in modo violento,inarrestabile.

Quel giorno Louis scoppiò, lo fece come scoppia un temporale nel bel mezzo della notte silenziosa.
Scoppiò in modo inaspettato e violento ed i suoi tuoni erano talmente carichi di risentimento che nessuno poté fermarlo.

Un pugno dato con la mano destra ed un calcio nello stomaco con la gamba dello stesso lato vennero sganciati così forte da Louis che Nick non riuscì più a muoversi.
Louis però non si fermò lì, infatti continuó a colpire il moro con talmente tanta foga da farlo svenire.
E no,non si rassegnò nemmeno a quel punto.
Continuó a picchiare il ragazzo senza sensi fino a quando delle forti braccia non lo bloccarono da dietro.

"Harry lasciami continuare!"
Louis cercò di liberarsi dalla presa del riccio,senza però riuscirci.

Senza parlare,Harry tirò Louis fra le proprie braccia e lo strinse forte a sé.
Subito il battito si Louis cominciò a tornare regolare e l'agitazione del momento si tramutò in uno strano bisogno di affetto e di cure.
Il ragazzo dai capelli color miele chiuse gli occhi e si lasciò avvolgere dal corpo caldo di Harry.

In quel momento Des entrò nell'edificio in compagnia di Peter, il dottore di famiglia,e con l'aiuto di quest'ultimo sollevò il corpo inerme di Nick.
Sembrava quasi che avessero assistito a tutta la scena da fuori.

"Dobbiamo ucciderlo."
Mormorò Louis,contro il petto di Harry.

"Per ora lo rinchiudiamo e basta."
Rispose Peter, spostando lo sguardo sui due ragazzi abbracciati.

"Cosa?! Dobbiamo farlo subito fuori!"
Urlò Louis.

"Sh,sta tranquillo Lou. Loro sanno cosa fare."
Sussurrò Harry con tono rassicurante,prima si stampare un bacio sulla tempia sinistra del più piccolo.

"Ma Har,e se riuscisse a scappare?"
Chiese Lou, questa volta molto più calmo.

"Non ci riuscirà."
Intervenne Des.

Detto questo,Des e Peter uscirono da lì trascinando anche Nick.
Appena si ritrovarono di fronte al piccolo furgone blindato del medico,ce lo gettarono dentro.

"Vai Peter, devi rafforzare la gabbia con lo strozza lupo."
Disse Des,guardando l'altro.

Peter annuì e tirò fuori dalla sua borsa medica un'ampolla piena di liquido viola.
Si avvicinò a Nick,che era ancora svenuto per i colpi troppo forti,e con il succo dell'aconitum tracció un cerchio attorno a lui.

Louis ed Harry,che erano usciti dall'edificio proprio in quel momento,fissarono Peter non capendo che stesse facendo.

"È succo di strozzalupo,quando Nick si sveglierà non potrà oltrepassare quella linea."
Spiegó Des, che aveva percepito la presenza di suo figlio e di Louis alle sue spalle.

"Siamo sicuri che funzionerà?"
Azzardó Lou.

"Fidati di Peter."
Harry poggiò una mano sulla schiena del liscio,il quale decise di fidarsi ed annuì.

I quattro entrarono nel furgone e partirono a tutta velocità, diretti molto probabilmente verso la casa di Harry.
























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