Capitolo ventinove

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Proprio come Louis aveva immaginato,poco dopo si ritrovarono all'esterno dell'abitazione di Harry.
Davanti al grosso portone c'era Gemma.
Era immobile come una statua e fissava il furgone da lontano.
Quando per sbaglio lo sguardo di quest'ultima incroció quello di Louis,Gemma sorrise.
Lou rimase davvero sorpreso da quel gesto,ma si limitò a ricambiare il sorriso con gentilezza.
A quel punto,Gemma si avvicinò con passi felpati al furgoncino ed aprì la portiera.

"Scendete o no?"
Chiese la ragazza,usando un tono stranamente sereno.

"Sì, Gem. Tu va' a preparare la cella che abbiamo in cantina."
Le rispose Des,scendendo subito dopo dal veicolo.

Senza proferire parola,scesero anche tutti gli altri.

"Nel caso non dovesse funzionare il cerchio di aconitum napellus, vi consiglio di entrare in casa."
Suggerì Peter, prima di posare la mano sulla maniglia dello sportellone chiuso.

Harry annuì e si affrettò a prendere una delle mani di Louis,ma lui si ritrasse.
"No,voglio vedere la sua espressione quando apriremo lo sportellone."

"Il fatto che tu sia riuscito a stordirlo prima non significa che tu sia più forte di lui. Lo sai questo?"
Des incrociò le braccia al petto e spostò lo sguardo su Louis.

"Papà ha ragione."
Fu costretto a dire Harry, che non aveva intenzione di mettere nuovamente Louis in pericolo.

Il ragazzo dai capelli color miele, fulminó il riccio con lo sguardo.
"Ho detto che non ho intenzione di muovermi da qui."

Peter alzò gli occhi al cielo, scocciato dal comportamento infantile dei due.
"Vi sembra il momento di fare i bambini?"

Harry e Louis corrugarono la fronte all'unisono e guardarono Peter con un piccolo broncio sul viso.
Il dottore sorrise compiaciuto per averli zittiti.
"Bene,così va molto meglio."

"Possiamo semplicemente aprire il furgone?"
Disse Des, quasi con tono supplichevole.

L'uomo in camice annuì e,senza aggiungere altro,abbassò velocemente la maniglia e aprì lo sportellone.

Louis,che aveva la visuale coperta dal grande corpo di Harry,si affrettò a farsi avanti per vedere meglio.
Dopo qualche spinta qua e là, per riuscire a passare tra Des e Peter,finalmente Lou si ritrovò davanti a Nick.
Il ragazzo dai capelli neri se ne stava lì, seduto al centro del cerchio,e aveva uno dei suoi soliti sorrisi freddi sul volto.
Quando notò anche la presenza di Louis, spostò i suoi occhi in quelli blu dell'altro. A quel punto l'espressione che aveva Nick sul volto si trasformò in qualcosa di diverso,qualcosa di indecifrabile. Era una via di mezzo tra rabbia e gelosia,sì proprio gelosia. Ma gelosia per cosa?
Tutti notarono che la sicurezza di Nick all'improvviso era svanita e,quasi contemporaneamente,Des,Peter ed Harry si voltarono verso Louis.

Ad interrompere quel momento di confusione generale ci pensò Gemma, che arrivò saltellando da dietro suo padre.
"Allora? Vogliamo darci una mossa? Ho preparato tutto in cantina."
Appena la ragazza notò che lo sportello del furgone era aperto,gettò un'occhiata all'interno di questo per vedere come stesse Nick.

Approfittando della distrazione del licantropo,Peter oltrepassó il cerchio di aconitum e con un gesto quasi fulmineo ammanettó Nick con delle manette fatte di strozzalupo.
Dopo alcuni secondi, il ragazzo ammanettato cominciò a sentire le forze venirgli meno ed il respiro diventare sempre più affannoso.

Il bello dell'aconitum napellus è che,se a contatto diretto con un lupo mannaro per più di trenta secondi,riesce a risucchiare a quest'ultimo tutte le sue energie,senza però ucciderlo.
La morte può essere causata solo per ingerimento o per via di un'iniezione.

Peter scese dal furgone,trascinando Nick con sé,e sotto lo sguardo attento di tutti entrò in casa Styles.

"La strada la conosci."
Disse Des, camminando dietro l'amico di famiglia.

Louis e Gemma fecero per seguirli,ma poi il ragazzo si accorse che Harry era rimasto in una sorte di trance.
"Har? Non vieni con noi?"

Niente,Harry non lo stava ascoltando.

Gemma alzò gli occhi al cielo,come suo solito fare quando era scocciata,si avvicinò al fratello e gli schioccò le dita davanti al volto.
"Ci sei idiota?"

Il riccio scosse la testa velocemente, come per volersi risvegliare dai propri pensieri.
"Sì, scusatemi. Stavo solo pensando ad una cosa."

"A cosa?"
Chiese Louis,avvicinandosi ai fratelli Styles.

"Ad un motivo valido per cui Nick potrebbe avercela con me. Non credo di avergli fatto mai qualcosa di così tremendo da meritare la morte."
Rispose Harry,grattandosi la nuca.

All'istante Gemma cercò di sviare il discorso.
"Sai Harry,la mamma sta molto meglio oggi."
Annunciò la ragazza, sorridendo.

A quelle parole,anche tutti gli altri sorrisero.

"È per questo che prima eri così felice?"
Domandò Louis.

Gemma si voltò verso il ragazzo più piccolo e lo scrutò dalla testa ai piedi,con la sua solita aria di superiorità.
"Sì, esatto."

"Dov'è ora la mamma?"
Harry si avvicinò a passo svelto alla porta ed entrò in casa, cominciando a guardarsi intorno.

"Harry,non vorrei rovinarti il momento,ma non credi sia meglio controllare prima dove Peter e tuo padre hanno portato Nick?"
Suggerì Louis,entrando in casa a sua volta.

Gemma fece lo stesso e richiuse la porta alle sue spalle.
"Possibile che tu debba sempre dare fastidio, Louis?"

Nel tono della ragazza questa volta non c'era cattiveria,sembrava quasi che volesse solo scherzare un po'.

"Gem,io credo che Lou abbia ragione. Dobbiamo almeno assicurarci che sia tutto okay. Pensa se per caso Nick fosse riuscito a liberarsi ed ora stesse sbranando Peter e papà mentre noi ce ne stiamo qui."
Intervenne il riccio.

A quel punto Gemma cedette.
"E va bene, allora andiamo in cantina e dopo ti porterò dalla mamma."

Insieme scesero in cantina.
Louis rimase sorpreso dalla grandezza di quel luogo,sembrava una di quelle grandi cantine delle prigioni più antiche.

Guidati da Harry, raggiunsero una cella con delle grandi sbarre e completamente circondata di aconitum napellus.
All'esterno di questa c'erano Peter e Des,i quali si voltarono verso i ragazzi appena arrivati.

"Credevo vi foste persi."
Scherzò il dottore.

Tutti lo ignorarono e sposarono lo sguardo verso l'interno della cella.

Louis sorrise compiaciuto quando vide Nick rinchiuso dietro le sbarre, completamente impotente perché ancora stordito dallo strozza lupo.

















Bene ti sta,caro Nicholas. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
Per farmi perdonare, per non aver aggiornato per parecchi giorni,l'ho fatto un po' più lungo rispetto agli altri.

A presto♡

As handsome as the nightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora