Capitolo diciassette

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"Come cazzo si attiva questo coso?!"
Urlò Louis spazientito, per poi lanciare il navigatore contro cruscotto.

Harry scoppiò a ridere
"Calmo! Così lo romperai. Dammi qui"
Allungò la mano.

Lou si chinò, raccolse quell'aggeggio e lo diede al riccio,il quale lo accese senza problemi.

"Sono otto ore e mezzo di auto."
Disse poi sbuffando Harry.

"Perfetto! Scommetto che diventeremo vecchi qui dentro. Siamo dei pazzi,ecco cosa siamo."
Sbottò il più piccolo.

"Calmati,nano. Non sono poi così tante otto ore e mezzo,sarà una passeggiata. Sempre se non ci arrestano prima per furto d'auto."
Harry poggiò una mano sulla gamba di Louis per rassicurarlo, mentre con l'altra teneva sotto controllo lo sterzo.

"Non chiamarmi nano!"
Esclamò il ragazzo dagli occhi blu,incrociando le braccia al petto.

"Non è colpa mia se sei piccolo e carino,proprio come un nanetto da giardino."

Lou alzò gli occhi al cielo
"E tu sei una stupida giraffa senza cervello."

"Però sono una giraffa sexy,ammettilo."
Rise Harry,spostando la sua mano dalla gamba di Louis al suo viso, per poi pizzicargli una guancia.

"Sei sexy,sì. Ma questo non ti da il diritto di tirarmi le guance come faceva mia nonna."
Rispose Lou,scacciando la mano di Har con uno schiaffetto.

"Nipotino,dobbiamo fare benzina."
Disse poi Haz,accostando ad una pompa di benzina.

"Faccio io."

Il liscio scese dall'auto e cominciò a fare benzina,poi tornò in macchina.

Subito misero di nuovo in moto e partirono.

Poco dopo Louis si addormentò sul sediolino.
Harry si sentiva piuttosto solo a guidare senza nessuno che gli tenesse compagnia,ma preferì non svegliarlo.
Nonostante la solitudine,per tutto il tempo Har non smise di sorridere.
Non gli era mai capitato di farsi un viaggio così lungo,in silenzio,con un sorriso costante stampato sul volto.
Lui sapeva cos'era a fargli quell'effetto, era il volto angelico di Louis che dormiva accanto a lui.
Non si era mai perso nell'osservare il viso di qualcuno mentre questo dorme.

Sarebbe rimasto ore a guardare Louis dormire.

Le ciglia lunghe gli davano un tocco genuino e le la linea irregolare delle sue sottili labbra schiuse trasmetteva serenità.
Aveva un viso da baciare,Harry ne avrebbe baciato ogni singola parte,dal suo piccolo naso fino ad arrivare alle rughette che gli si formavano sulla fronte quando sorrideva o era sovra pensiero.
Tutto ciò che voleva realmente in quel momento il riccio era avere il coraggio di prendere la mano di Louis,poggiarla sulla propria guancia,chiudere gli occhi e dirgli che ormai,volendo o non volendo,la sua anima apparteneva a lui.

Lasciò che quei pensieri gli scivolassero via dalla mente e tornò a concentrarsi sulla strada, rendendosi conto solo allora che stava andando nella direzione sbagliata.
Fece manovra e e tornò nella giusta direzione,sempre se la strada che lui e Lou avevano scelto di affrontare fosse quella giusta.

Era ormai buio quando Louis si svegliò, aveva dormito davvero tanto,forse ne aveva bisogno.

Si stropicciò gli occhi,si passò una mano fra i capelli e si schiarì la voce per attirare l'attenzione del ragazzo al volante.

"Hey,ti sei svegliato finalmente."
Harry sorrise,mostrando le sue meravigliose fossette.

"Ho dormito molto?"
Chiese il liscio, con voce sottile.

"Pensa che siamo quasi arrivati."
Rispose Harry,ridacchiando.

"Scusa,avrei dovuto tenerti compagnia. Sono un pessimo passeggero."

"Nah,mi sei stato di compagnia lo stesso."

Dopo circa venti minuti arrivarono a destinazione.
Parcheggiarono la macchina in un punto nascosto e scesero.

"Diamine se fa freddo qui!"
Si lamentò Louis,sfregando le mani per riscaldarle.

"Sei venuto in montagna con una felpa dell'Adidas, che ti aspettavi?"
Il riccio si sfilò il cappotto invernale e lo poggiò sulle spalle dell'altro.

"Se prendo il tuo cappotto tu gelerai."

"Sono un lupo,i lupi hanno una temperatura media di trentanove gradi. Sta tranquillo."
Spiegó Harry,stampando poi un bacio sulla guancia di Louis,che era rossa per via del freddo.

"Ci mettiamo in marcia per cercare quella pianta dal nome che non ricordo?"
Chiese il ragazzo dalle gote rosse.

"È buio,non credo sia il caso. Perché non cerchiamo una casetta di legno da affittare per una notte? Ce ne sono molte qui,è pieno di turisti."

"D'accordo, tu sai chiedere una stanza in italiano?"

Harry scosse la testa in segno di negazione.

"Bene,siamo fregati allora."
Mormorò Louis.

"In un modo o nell'altro riusciremo a comunicare."
Il ragazzo dagli occhi verdi prese la mano del più piccolo, facendo intrecciare le loro dita,per poi incamminarsi verso una specie di Bed&Breakfast.

Insieme si avvicinarono ad un uomo che stava leggendo un giornale alla hall.

Harry aprì la bocca e per farsi notare cominciò a balbettare cose in un italiano incomprensibile.
L'uomo scoppiò a ridere in faccia ai due ragazzi.

"Come posso esservi utile?"
Domandò quest'ultimo,in un inglese quasi perfetto.

"Vorremmo una stanza matrimoniale per una notte."
Rispose Louis,leggermente insicuro.

L'uomo aprì un cassetto e tirò fuori un mazzo di chiavi e ne porse poi una al ragazzo dagli occhi blu
"Stanza 156,il conto ve lo faremo domani mattina. Se avete problemi con la camera,venite pure a reclamare qui da me."

Senza esitare Harry e Louis percorsero la lunga scalinata che conduceva al piano superiore, dove trovarono la stanza 156.

Era abbastanza carina,c'era un letto matrimoniale al centro della camera,una piccola televisione in un angolo,un mini frigo ed una porta in legno bianca che separava il luogo per dormire dal bagno.

Harry,stremato dal lungo viaggio,si gettò sul soffice letto e subito si infilò sotto le coperte.

"Hai sonno,Har?"
Chiese Louis,raggiungendolo.

"Sono un po' stanco,perché me lo chiedi?"
Si mise su un fianco per poter guardare Lou in faccia.

"Io volevo fare..ehm..lascia perdere."
Disse Louis a tono basso,arrossendo subito, e affondando poi il viso nel cuscino per nascondere il proprio imbarazzo.

Harry si morse il labbro inferiore per trattenere una risata e poggiò una mano sulla schiena di Louis, accarezzandola.
"Non avere vergogna, Lou."

"Io vorrei fare l'amore con te di nuovo,Haz."
La voce di Louis venne soffocata dal cuscino sul suo volto,ma Harry riuscì a sentirlo lo stesso.

"Allora non perdiamo altro tempo."
Harry sorrise,prese Lou di peso e lo mise a cavalcioni sul proprio corpo,iniziando poi a baciarlo con trasporto.



























Hola,probabilmente questo capitolo fa pena ma ho la febbre e sto male da tre giorni.
Anyway, vi piace la nuova copertina? Spero di sì♡

As handsome as the nightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora