Capitolo trentatré

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Alle otto di sera del giorno seguente, il campanello della casa di Louis suonò.

Quella notte Lou era tornato a dormire nella propria dimora,aveva deciso di ricominciare e per farlo era necessario tornare alle vecchie abitudini.
Harry aveva insistito con tutto se stesso per convincere il ragazzo a restare ancora a casa sua,ma niente era riuscito a smuovere Lou dalla sua decisione di dormire da solo.

Non appena si sentì il campanello suonare,un Louis euforico comparve dal nulla e cominciò a correre giù per le scale.

Dopo tutte le cose che avevano passato insieme, Harry e Louis sembravano quasi una vecchia coppia di pensionati,ma non per questo il ragazzo dagli occhi blu non era agitato per l'uscita.
C'erano tante cose che il più piccolo voleva chiedere all'altro,come per esempio se in mattinata,Des e Peter, avessero somministrato la dose letale di aconitum,con la quale volevano fare fuori Nick, a quest'ultimo,ma non sapeva se farlo o meno.
In fondo Harry lo aveva invitato ad uscire per farlo distrarre.

Mentre Louis era assorto tra i suoi pensieri,il campanello di casa suonò nuovamente,accompagnato questa volta dalla voce calda di Harry.
"Lou,so che sei dietro la porta. Sento il tuo cuore battere."

Il ragazzo dai capelli color miele scosse più volte la testa ,come per ritornare al mondo reale,e poi aprì il portone.

"Non ho mai conosciuto una persona che impiega più tempo di te per aprire una porta."
Harry era bellissimo.
Aveva degli skinny neri ed una camicia bianca con tre bottoni aperti,grazie ai quali Louis riusciva ad intravedere le rondini che il riccio aveva tatuato sul petto.

Niente di speciale
Direte voi.

E pure,ad Harry, quei semplici vestiti stavano benissimo.

Lou alzò lo sguardo e lo puntò negli occhi color smeraldo del ragazzo di fronte a lui.
"Chi lo sa,magari non volevo aprirti. No?"

"Come no,Lou Lou."
Rispose Harry, aggiungendo un sorriso.

"Andiamo o no?"
Domandò Louis,infastidito dal nomignolo usato dall'altro.

Harry non se lo fece ripetere due volte e subito porse il braccio a Louis, proprio come fanno i cavalieri con le loro dame.
Lou guardò scrupolosamente il gesto di Harry e poi scoppiò a ridere.

"Credevo fossi un tipo all'antica."
Si giustificó il ragazzo dagli occhi verdi, offeso da quella risata.

Il liscio provó a trattenersi dal continuare a ridere.
"Hai ragione, ma così sembra che stiamo per andare ad un ballo a corte."

"La prossima volta ci vediamo direttamente al ristorante."
Borbottò Harry.

"Scusa Har,non volevo farti offendere. Apprezzo molto i tuoi sforzi per sembrare un ragazzo di altri tempi,ma a me piaci così come sei."

Il licantropo ascoltò per tutto il tempo il battito di Louis e poté notare che la sua frequenza non era cambiata neppure una volta, ciò significava che quelle parole erano sincere.
A questo punto le fossette di Harry si fecero strada sul suo volto.

I due entrarono nella macchina grigia di Harry e dopo nemmeno quindici minuti arrivarono davanti ad un locale piuttosto elegante,con un enorme giardino che fungeva da parcheggio e tutte le pareti dipinte di bianco perla.
Quando entrarono nel ristorante, le narici di Louis vennero inondate dal profumo del cibo che stavano servendo agli altri tavoli.

"Spero ti piaccia qui,è il 17 BLACK."
Disse Harry,conducendo il più piccolo ad un tavolo.

"Mi piace molto."
Rispose Louis,guardandosi intorno.

Harry e Lou trascorsero un paio di ore tranquille,senza pensare a niente tranne che a loro stessi.
Era tanto che quei due ragazzi non si concedevano del tempo per riposarsi,o anche solo per staccare un po' la spina,ed il fatto che in quel momento di tregua fossero insieme rendeva tutto più bello.
In quell'arco di tempo felice, Louis si dimenticò di tutto,perfino di chiedere ad Harry se avessero ucciso Nick,o di dirgli che la mattina avevano chiamato nuovamente da scuola,siccome Lou non era più andato a firmare i moduli per ritirarsi.
Tutte queste cose,che prima sembravano grandi problemi, improvvisamente erano diventate futili ed erano passate in secondo piano,lasciando al primo posto solo ciò che davvero contava: Harry e Louis.
Finita la cena,i ragazzi decisero di andare a fare una passeggiata in un parchetto lì vicino.
Non era niente di speciale, era solo una grossa distesa di erba con un piccolo laghetto artificiale e qualche panchina,eppure anche quello agli occhi di Louis sembrava un posto strepitoso.

Harry si avvicinò alla ringhiera che circondava il laghetto e ci poggiò i gomiti sopra,poi si voltò verso Louis.
"Sai Lou,io credo che la cosa migliore che ti possa succedere nella vita, sia trovare qualcuno che vede tutto ciò che sei e non ti lascia essere niente di meno. Qualcuno che veda il tuo potenziale. Qualcuno che veda infinite possibilità in te. Perché è attraverso gli occhi di persone così,che tu riesci a vederti come qualcuno che conta.
Quando tu mi guardi,io mi sento così. Mi sento apprezzato e sento che nessun'altra persona al mondo potrebbe farmi sentire così.
Per tutta la vita ho desiderato qualcuno che si prendesse cura di me e che mi facesse sentire abbastanza ed ora che ho trovato quel qualcuno non vorrei perderlo. Quindi Louis,vuoi diventare il mio ragazzo?"

Louis aveva capito sin dall'inizio che Harry lo aveva invitato a cena fuori per chiedergli ufficialmente di essere una coppia,ma quando il fatidico momento arrivó si sentì completamente spaesato e sorpreso.
Quelle parole lo avevano toccato nel profondo,nessuno era mai stato così carino con lui e nessuno era mai stato capace di fargli battere il cuore così forte da trasmettergli paura e felicità allo stesso tempo.
Proprio così, Louis aveva paura perché quelle sensazioni erano a lui nuove e sconosciute,ma allo stesso tempo tutto quello lo faceva sentire vivo come mai prima d'ora.
Voleva parlare,voleva dire qualcosa ad Harry per fargli capire come si sentisse, ma le parole gli si incastravano in gola e così le uniche cose che Louis riuscì a fare furono annuire e mimare con le labbra un
"Sì."

Non servì aggiungere altre parole,perché grazie ai suoi sensi,Harry riuscì a percepire ogni singola sensazione che scorreva sulla pelle del più piccolo.

Lentamente, il riccio si avvicinò al viso di Louis e poggiò le sue labbra rosee e carnose su quelle sottili e tremanti del ragazzo dagli occhi blu,sigillando quel fantastico momento con un bacio dolce e appassionato che entrambi avrebbero ricordato per tutto il resto delle loro vite.























I MIEI FEELS!
Ci credete che stavo fangirlando mentre scrivevo?

Anyway,ho da dirvi una cosa importante.
Dovete sapere che io, prima di iniziare a scrivere,non programmo quello che devo mettere nella storia,ma man mano che digito mi vengono delle idee.
Proprio per questo mi sono accorta solo ora che la storia sta giungendo agli sgoccioli e,probabilmente,fra qualche capitolo finirà.
E niente,volevo avvertirvi.

A presto♡

As handsome as the nightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora