Dopo quella brutta esperienza,per fortuna finita bene,Harry e Louis se ne andarono in un hotel.
"Più tardi prenoto un aereo per tornare a casa."
Annunciò il riccio,mentre se ne stava seduto sul letto."Finalmente! Niente contro questo posto,ma direi che ci ha portato già abbastanza guai."
Disse Louis,che non vedeva l'ora di tornare in California.Harry ridacchiò.
Ad un certo punto il cellulare del più piccolo squillò, e questo si precipitò a rispondere.
Chi potrebbe mai essere?
Si chiese.
"Sì?"
Louis uscì dalla stanza,sotto lo sguardo confuso di Harry.Volendo sapere chi ci fosse dall'altra parte del telefono, il più grande poggiò l'orecchio al muro che dava nel corridoio principale dell'hotel.
Essere un licantropo porta tanti vantaggi, tra cui un udito molto sviluppato.
"Cosa? Ma sono maggiorenne!"
Trillò un Louis decisamente alterato."Lo sappiamo,ma finché lei non compila i moduli in cui dichiara di voler lasciare gli studi è obbligato a frequentare la scuola."
Harry riconobbe una voce femminile."Bene! Allora lunedì verrò a compilare quei maledetti moduli."
"Lei capisce che non frequenta più la scuola da un mese? È di obbligo mandarle dei controlli a casa."
Louis sbuffò sonoramente e attaccò il telefono in faccia alla donna,per poi tornare nella stanza.
"Lou? Chi era?"
Chiese Harry,facendo l'indifferente."So che hai sentito tutto,non c'è bisogno di mentire."
Rispose Louis,buttandosi su una poltrona in un angolo della stanza.Harry sospirò.
"Cosa voleva quella tipa? Hai diciotto anni,puoi fare ciò che vuoi.""Vuole rompere le palle insieme alle sue leggi inutili."
Incrociò le braccia al petto,come fanno i bambini quando si arrabbiano.Harry sorrise,intenerito da quella sua espressione corrugata, si avvicinò a Louis e cominciò a massaggiargli le spalle per calmarlo.
"Non mi vanno ora i massaggi,Har."
"So che ami i massaggi,stai zitto e goditelo."
Louis chiuse gli occhi e senza farselo ripetere due volte cominciò a godersi quel magnifico trattamento.
"Che ho fatto di così bello per meritare te?""Shh."
Si limitò a sussurrare Harry, cominciando a lasciare dei baci umidi sul collo dell'altro.Louis si voltò per baciarlo,ma qualcuno bussò alla porta.
"Chi è?""Sono Des! Vi ho comprato dei biglietto aerei per la California per farmi perdonare."
Louis alzò gli occhi al cielo.
"Solo perché non vuole più uccidermi pensa che per me ora sia tutto normale?""Guarda che ci sento,moccioso."
Borbottò Des,da dietro la porta."Bene! Almeno sai ciò che penso di te."
Harry rise divertito.
"Sembrate due bambini,per l'amor del cielo!"Lou fulminó il riccio con gli occhi,poi spostò lo sguardo sulla porta.
"Entra e dacci quei biglietti, di certo non li rifiuteró."La porta si aprì e Des entrò in camera un po' titubante.
"Ecco i biglietti."
Disse porgendo una busta ad Harry.Louis non diede neanche il tempo al riccio di prendere la busta di carta,che la strappò di mano all'uomo.
"Non c'è bisogno di essere scortese, Louis."
Lo rimproverò Des."Tu hai provato ad uccidermi e poi quello scortese sarei io?!"
"Calmo Louis,papà non proverà più a toccarti."
Intervenne Harry,cercando di placare i due."Vedremo."
Lou si mise le mani sui fianchi fissando male Des,che alzò gli occhi al cielo."Invece di stare qui a discutere dovremmo capire chi ha provato ad uccidere mio figlio."
Louis ed Harry annuirono all'unisono.
"Hai dei debiti con qualcuno?"
Chiese il più piccolo al proprio ragazzo.Harry scosse la testa,in segno di negazione.
"Ti sei mai messo contro qualcuno?"
Domandò Des.Niente,il riccio scosse nuovamente la testa.
"Non vedo chi vorrebbe mai uccidermi e perché."
Aggiunse.Des sgranò gli occhi all'improvviso.
"Un attimo! Ricordi quel pomeriggio in cui hai litigato con il figlio dei Reed?"Louis quasi si spaventò, visto che come sempre era assolto nei suoi pensieri.
"Sì, quell'idiota di Nick. E allora? Non pensi mica che fosse serio quando ha detto 'ti ammazzerò,poi vedremo quanto farai lo spiritoso sotto terra'?"
Rispose Harry."Chi è questo Nick?!"
Intervenne all'improvviso Louis.A quanto pare era geloso di quel misterioso Nick,anche se da quanto si era capito lui ed Harry si odiavano.
"È un ragazzo dell'altro branco che vive in città."
Spiegó Des.Harry sorrise, vedendo la gelosia farsi strada negli occhi dell'altro e abbracció Louis da dietro,il quale sospirò sollevato.
"Har,credi davvero che questo tipo possa volerti morto?""Non lo so,Lou. So solo che lui e il resto della sua famiglia sono dei tipi strani."
Il padre del riccio spostò lo sguardo sull'orologio della stanza.
"Ragazzi,dovremmo andare in aeroporto. Indagheremo meglio una volta arrivati a casa."
Annunciò.I due piccioncini si allontanarono l'uno dall'altro e si affrettarono a prendere le proprie borse già pronte.
Louis avrebbe scommesso che il viaggio in aereo sarebbe stato molto più gradevole di quello sulla grossa nave piena di clandestini, ed infatti così fu.
Hi!
Spero che la storia vi stia piacendo☆A presto♡
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As handsome as the night
Fanfiction"Perché hai scelto me?" Domandò il ragazzo dagli occhi blu. "Un lupo osserva tante stelle,ma ulula solamente alla luna." Gli rispose Harry.