Capitolo dodici

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"Tutto questo non è possibile!"
Esclamò Mark senza distogliere lo sguardo dal riccio.

"Ora ci credi? Credi a tutte quelle cose che dicevo di vedere da piccolo? O vuoi ancora portarmi dallo psicologo?"
Louis era sempre stato arrabbiato con suo padre. Per colpa sua era stato costretto a frequentare uno strizzacervelli che non faceva altro che somministrargli farmaci,dicendo che tutto ciò che vedeva era causato da insonnia.

"Lo psicologo non è segno di debolezza Lou,smettila di incolparmi per quello. Sai che ti dico? Ora lo vorrei tanto io uno psicologo!"
Dopo aver detto questo Mark uscì dalla stanza di suo figlio sbattendo la porta,forse per la confusione o forse per la paura,magari lo fece solo per sfogarsi. Fatto sta che andò via,uscì in cortile ed andò a fare un giro con la sua auto.
Louis lo osservava in silenzio dall'alto. Anche suo padre aveva preferito andare via senza di lui,lasciarlo con una specie di mostro,anche se in fondo Harry aveva un cuore d'oro.
Quest'ultimo si avvicinò al ragazzo dagli occhi blu,che con i gomiti poggiati sul davanzale della piccola finestra guardava suo padre andare via.
Gli avvolse la sottile vita con un braccio e Louis poggiò la testa sulla spalla di Harry.

"Sei triste per colpa mia,Lou?"
Haz sembrava un bambino che cerca di chiedere perdono alla mamma,con quei suoi magnifici occhioni smeraldo che brillavano più delle stelle.

"No Harry,non sono triste. Sono arrabbiato e ho l'impressione che tu faccia di tutto per farti odiare. Ora mio padre è andato via per colpa tua,perché lo hai spaventato. Sono solo,di nuovo. E poi non sono nemmeno più arrabbiato perché mi hai mentito,sono arrabbiato perché d'ora in poi non potrò più crederti e perché nonostante questo,tu continui ad essere sempre presente tra i miei pensieri. Cosa mi stai facendo? Cosa stai facendo al mio cuore? Qualsiasi cosa tu stia facendo,smetti di farla!"
Detto questo Lou si liberò dalla presa di Harry e si gettò sul letto.

"Sta per diventare buio,Lou."
Sussurrò Harry a bassa voce, infondo sapeva che Louis non lo odiava davvero e non voleva infierire.

"E allora?"
Louis si buttò un cuscino sul viso sbuffando.

"Non posso lasciarti dormire da solo questa notte,mio padre potrebbe venire a cercarti e devo essere con te quando questo accadrà."

"Certo,Styles. Ora esci di qui e lasciami dormire in pace."

"Ma non hai sentito cosa ho detto? Devo stare qui con te."
Disse Harry con fare ovvio.

"Fa come vuoi."
Louis si infilò sotto il piumone e dando le spalle ad Harry chiuse gli occhi.

Poco dopo sentì la coperta alzarsi ed abbassarsi velocemente e sentì un corpo caldo abbracciarlo da dietro.

"Haz?"
Aveva la voce più sottile del solito per via del sonno.

"Mh?"
Anche Harry sembrava piuttosto stanco.

"Il fatto che tu voglia controllarmi non significa che puoi infilarti nel mio letto ed usarmi come poggia braccia."

"Oh sta zitto, Lou."

Louis non aprì più bocca e si fece piccolo tra le braccia di Harry, che ogni tanto ne approfittava e si avvicinava al collo dell'altro per respirare il suo profumo.
Dopo un po' Louis si girò verso il riccio.
I due si guardarono in silenzio,poi il più piccolo si avvicinò lentamente al più grande ed una volta preso il suo viso fra le mani gli baciò dolcemente le labbra.

Era sorprendente il modo in cui Harry riuscisse a far passare qualsiasi tipo di arrabbiatura a Louis con un solo sguardo.

Continuando il bacio, Harry spostò il proprio corpo su quello di Louis intrappolando il liscio,al quale sembrava far piacere, sotto di lui.
Lou sfilò velocemente la maglietta dell'altro gettandola sul pavimento,scoprendo così diversi tatuaggi sparsi un po' ovunque.
Passò delicatamente una mano sui suoi addominali,che non erano né troppo scolpiti né inesistenti,erano perfetti.
A quel tocco una scia di brividi percorse la schiena di Harry, che fece fare la stessa fine della propria maglietta a quella di Louis.
Labbra su labbra.
Pelle su pelle.
Quel contatto era così piacevole che il ragazzo dal fisico minuto non riuscì a fermarsi e sfilò all'altro anche i jeans per poi fare lo stesso con i suoi.
Le loro gambe si intrecciavano proprio come fanno due nastri di raso prima di comporre un fiocco perfetto.
Nessun rumore si udiva nella stanza, tranne i respiri dei due giovani che si facevano sempre più intensi per l'eccitazione.
Harry si staccò dalle labbra di Louis e tirò giù i suoi boxer,liberando una semi-erezione.
Appena Lou vide la propria eccitazione arrossì leggermente per via dell'imbarazzo.
Era così carino quando arrossiva, proprio per questo il riccio non poté trattenersi dallo stampargli un dolce bacio sulla fronte.
Louis prese coraggio e cominciò a lasciare dei baci sul petto di Harry, fino a scendere alla farfalla tatuata sul suo corpo ed in seguito scese fino a sotto l'ombelico.
Quando anche Harry fu abbastanza eccitato liberò la sua erezione dai boxer e si posizionò sulla punta del membro di Haz,che nel frattempo lo guardava sorpreso ma compiaciuto e con lo sguardo pieno di desiderio.
A quel punto Harry entrò per la prima volta dentro di Louis,che in un primo momento urlò dal dolore e si sentì spaccato in due.
Quando si fu abituato a quella presenza estranea nel suo corpo però cominciò a sentire piacere ed Harry spinse dentro di lui fino a quando entrambi non raggiunsero l'apice del piacere.

"È stata la mia prima volta."
Queste furono le prime parole di Louis.

"Lo so,il tuo odore non è contaminato da altri."
Sussurrò Harry con un piccolo sorriso,mentre riprendeva fiato.

Senza dire altro Louis si accartocciò tra le forti braccia di Harry,e lì entrambi si addormentarono ancora nudi.






























Salve stelline☆
In quanti felici perché Harry e Louis ce l'hanno fatta?

Vorrei dirvi che non è nemmeno iniziata la scuola e già sono nuovamente piena di compiti,in più lunedì ricomincio la palestra ed un corso di matematica avanzata quindi non uccidetemi se qualche giorno non aggiorno
All the love♡

As handsome as the nightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora