"Non posso crederci che lo stiamo facendo davvero!" Elle urla entusiasta, parcheggiando la macchina in un posto libero. "Non vado ad una festa da Dio sa quando."
"Già, è eccitante."
"E sappiamo tutti di chi è la colpa," continua, mandandomi uno sguardo tagliente.
"Hey, non ho mai detto che non potevi andare alle feste. Ho detto che a me non piaceva andarci," le dico, e l'espressione di Elle cambia in una incredula.
"Sei la mia unica amica. Se non andassi ad una festa con te," mi deride. Le mando uno sguardo, come per dire 'hai un sacco di amici', e lei sospira, "Okay, bene. Ma non ho molti amici che sopporto."
"Caspita, sono onorata," rispondo, slacciando la cintura della macchina e prendendo la mia borsa.
"Dovresti esserlo," dice lei, imitando le mie azioni e slacciando la sua cintura. "Ora, andiamo. È ora di festeggiare," sorride ampiamente, scendendo dalla macchina.
"È la milionesima volta che lo dici stasera," marco, saltando giù dalla macchina e seguendola per il sentiero. "E come fai a sapere dove vive Max?"
"La vera domanda è; come fai tu a non saperlo, amica mia," risponde lei, e roteo gli occhi divertita.
Aveva ragione, peró. Quasi ogni fine settimana Max organizza queste feste magnifiche a cui va tutta la scuola. Quindi, sia che ti giunga all'orecchio sia che tu ci vada, tutti sanno dove vive Max.
Alcuni vedono questa cosa some se fosse leggendaria, ma io penso sia assolutamente inquietante. Immaginate l'intero corpo studentesco che sa dove vivi. Accidenti!
"Touchè."
Quando ci avviciniamo alla casa di Max, il tenue suono della musica fluttuava per la strada silenziosa. Elle muove le sopracciglia entusiasta, mentre io le sorrido ansiosa; incapace di scuotere via il nervosismo da me. Questa sarà la mia prima festa del liceo in assoluto - e uno particolarmente pieno di eventi.
Ci sono voluti solo alcuni minuti di camminata finchè finalmente raggiungiamo la casa di Max e la mia bocca si apre alla sua vista. Il suo interno esplodeva di diverse luci colorate che erano sparate fuori dalle finestre e sulla strada. La musica squilla da dentro e gli adolescenti inondano il posto; fumando, chiacchierando, ballando, baciandosi, e facendo pipí in un secchio da ubriachi.
"Ew," la faccia di Elle si contorce per il disgusto e distolgo lo sguardo dal ragazzo ubriaco. È cosí una festa del liceo? Se è cosí, allora non capisco tutta questa pubblicità. Sembrava solo un mucchio di adolescenti che si ubriacavano, si facevano le canne, che andavano a letto insieme, ascoltavano musica assordante e facevano cose stupide.
"Andiamo, Elle," dico, prendendo la mano di Elle e trascinandola in casa. La porta d'ingresso si apre e la musica straripa dalla casa nelle nostre orecchie. Elle mi guarda di traverso e le sorrido nervosa in risposta mentre facciamo un passo nell'edificio.
Masse di studenti sono insieme nella stanza principale, ballando la musica fatta dal giovane DJ che sembrava avesse appena 20 anni. Il mio nervosismo subito se ne va, rimpiazzata dall'entusiasmo.
Okay, potrei essere un po' fuori dalla mia zona abituale, ma starò bene. Questa festa sembra relativamente divertente.
E poi, ho Elle con me.
Guardo vicino a me per trovare Elle e mi acciglio. I miei occhi scansionano la stanza per trovarla che già ballava sulla pista da ballo con un ragazzo. Sospiro a me stessa nostalgicamente, desiderando di essere cosí selvaggia ed estroversa come lei. A volte è semplicemente noioso essere introverso.
"Bronte!" Una voce maschile familiare da dietro.
"Hey Max," mi illumino, girandomi per guardarlo in faccia. Come al solito, Max è vestito casual ma tuttavia attraente. E per sostenere il mio punto, quasi tutte le ragazze in questa stanza lo stavano guardando - Io inclusa. "Bella festa!"
Bella festa? Faccio una smorfia a quello che ho appena detto.
"Uh, già," ride, divertito dal mio imbarazzo, "Mi fa piacere che sei riuscita a venire."
"Già, ne sono felice anche io."
Max sorride mostrando le fossette e agita la mano per farmi segno di seguirlo, "Ti prendo un drink," si offre.
Annuisco e lo seguo, spingendomi tra la folla di adolescenti sudati. Vedo Alec, Chase e Reece giocare a beer pong con un mucchio di altri ragazzi e ragazze, però non vedo Blake. Alec mi saluta entusiasta e ricambio.
Quando arriviamo in cucina, Max pesca due bottiglie e me le fa vedere, "A. Birra o B. Vodka."
Vedo qualche bottiglia vuota di limonata sul bancone, prima di rispondere, "Scelgo C. Limonata - sempre se ce l'hai," rispondo con una risata timida. Max ridacchia alla mia risposta e apre il frigorifero.
"Ho paura che la limonata sia appena finita," risponde dopo un momento; i suoi occhi scansionano il contenuto del frigo, "Che ne dici di D. Acqua?"
Sorrido e annuisco con entusiasmo. Avevo molta sete. Nessun gioco di parole inteso, voi pervertiti, voi. "D allora."
Mi passa un bicchiere d'acqua e la bevo prima di rivolgergli un sorriso smagliante. Al mio arrivo ero sudata fradicia quindi un bicchiere d'acqua era esattamente ciò di cui avevo bisogno.
"Vuoi ballare?" chiede, facendo cenno col capo alla pista da ballo. Annuisco e mi mostra la mano, che prendo volentieri.
Poi ci facciamo strada sulla pista da ballo, schiacciandoci tra le masse sudate di corpi che ballano finchè non raggiungiamo il centro. Max sorride e cominciamo a ballare, saltando su e giù e ondeggiando per la pista da ballo. Era divertente lasciarsi andare con Max. Non sembrava giudicarmi ogni secondo, come fa Blake. Ed era simpatico - molto simpatico.
"Grazie per avermi invitata!" urlo sulla musica, sorridendogli un po' frastornata.
"Piacere mio," risponde. Momenti dopo, un amico di Max viene da noi e mormora qualcosa a Max. Il suo sorriso cade in un cipiglio e annuisce, "Hey Bronte. Ti va bene se ti lascio da sola per pochi minuti? Qualche ritardato ubriaco ha buttato una sedia fuori dalla finestra della camera dei miei e a quanto pare sta avendo un crisi ora. Torno subito." Senza aspettare la mia risposta, si gira e corre via, sparendo nella folla di persone.
Sorrido a me stessa mentre rifletto sulla serata fino ad ora. Tutto stava andando alla grande. Mi stavo divertendo molto con Max, Elle si stava divertendo molto, e nessun Blake in vista.
"Ciao, principessa," una voce familiare dice.
Ho parlato troppo presto.
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Living With The Bad Boy ~ Italian translation. Original story by @crazycliche
RomanceBronte Davis è il tesoro della Worthington High. Con un carattere carismatico e adorabile, disponibile ad aiutare tutto e tutti, è facile da capire perchè tutti la amano. Beh, tutti eccetto Blake Parker; lo scorbutico e arrogante cattivo ragazzo del...