Se dovessi scegliere una parola per descrivere la situazione, sarebbe 'imbarazzante'. È uscito fuori che Blake ricorda gli eventi di ieri sera e il che era cristallino dal linguaggio del suo corpo e il suo comportamento questa mattina.
Ora eccoci qui, seduti vicino nell'esatto posto in cui ha cercato di baciarmi - a mangiare coco pop. Déja vu, giusto?
Prendo una cucchiata di coco pops e me la porto alla bocca, la mia mente tutt'altra parte.
È imbarazzante. Dovrei dire qualcosa? Perchè non ha toccato i suoi coco pops? Sono cosí fuori luogo? Perchè non mi ha ancora insultata? Cosa dovrei fare? Cosa dovrei chiedergli?
"Quuuuuindi..." strascico. Al suono della mia voce, la testa di Blake si alza e mi guarda accigliato.
"Cosa?" chiede freddo.
"So che ricordi cosa è successo ieri sera..." dico, guardandolo dubbiosa.
"Già," dice, "Io ed i miei amici siamo andati ad una festa, sono tornato tardi, mi hai aiutato a mettermi a letto. Tutto. Qua." Dice le ultime due parole con convinzione nella sua voce, come per sfidarmi a contraddirlo.
Spingo via la tristezza che si è schiantata contro di me alle sue parole e costruisco il coraggio di chiedergli la semplice domanda di quattro parole che potrebbe facilmente lasciarmi senza un posto in cui dormire per le prossime settimane. Sapevo che se non lo avessi detto, comunque, la tensione imbarazzante tra di noi sarebbe durata finchè non fossi tornata a casa. "Perchè mi hai baciata?"
"Non so di cosa tu stia parlando," dice senza alcuna emozione, però potevo sentire la tensione e la rabbia nella sua voce.
"Non fare il finto tonto, Blake. Sai cos'è successo, so cos'è successo. Non possiamo semplicemente non parlarne e ignorare il-"
"Il problema principale?" dice, corrugando le sue sopracciglia confuso, "Il problema principale: ero sbronzo perso e avevo bisogno di una distrazione. Quella distrazione eri tu. E quindi ora, non capisci che quel che è stato è stato per questo, e non capisci neanche che è stato il mio più grande errore."
Mi zittisco e guardo da un'altra parte. Sapevo fosse la verità dal momento che mi ha baciata, ma questo non significava che non facesse male il fatto che avesse confermato l'ovvio. Per lui ero come qualsiasi altra ragazza, e il fatto che io avessi sperato che avrebbe potuto essere gentile con me mi faceva sentire il bisogno di sbattere la testa sul bancone della cucina. Ripetutamente.
"Gesù, perchè cazzo ho cercato di andare a letto con te?" borbotta a sè stesso mentre gioca assente con il suo cibo, "Pensavo che i miei standards fossero più alti."
Volevo urlargli contro: dirgli di chiudere la bocca e ricordargli chi ci è stato per lui quando era ubriaco perso, chi lo ha trattato con pieno rispetto nonostante tutto quello che mi aveva fatto.
Invece, mi alzo velocemente dal mio posto, il che provoca l'eco forte della sedia che stride per tutta la casa. Blake sembra un po' scioccato perchè quando mi guarda ha le labbra divaricate e gli occhi sgranati.
Senza una parola, vado via infuriata dalla stanza. Le lacrime salgono nei miei occhi e un singhiozzo nasce nella mia gola, ma mi sforzo per trattenerle.
Non è niente di che; solo i miei sentimenti.
***
Mi acciglio quando sento una presenza prendere posto di fianco a me e i miei occhi incontrano quelli di Blake. Annuisce imbarazzato e mi sforzo di non sorridergli. Ero ancora molto arrabbiata con lui, ma il suo semplice gesto di sedersi vicino a me durante l'ora di Storia mi rendeva difficile stare arrabbiata con lui.
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Living With The Bad Boy ~ Italian translation. Original story by @crazycliche
RomanceBronte Davis è il tesoro della Worthington High. Con un carattere carismatico e adorabile, disponibile ad aiutare tutto e tutti, è facile da capire perchè tutti la amano. Beh, tutti eccetto Blake Parker; lo scorbutico e arrogante cattivo ragazzo del...