"Se tieni il ghiaccio sulla tua guancia e non ti vai a impicciare in qualsiasi cosa di fisicamente faticoso, allora penso che dovresti stare bene," mi sorride l'infermiera.
Le sorrido di rimando grata e schiaccio il ghiaccio sulla mia guancia. Dopo aver annuito, l'infermiera lascia la stanza ed io mi stendo di nuovo sul lettino.
Dopo la lite tra Max e Blake, mi sono svegliata e mi sono ritrovata in infermeria; Blake e l'infermiera Ramirez mi gironzolavano intorno. La mia testa e la mia guancia mi facevano un male cane, ma niente che non potessi sopportare.
"Come va?" Blake chiede esitante. Stava tenendo del ghiaccio sul suo occhio e aveva dei fazzolettini infilati nelle narici.
"Sto bene. La guancia e la testa mi fanno un po' male, ma staró bene," gli sorrido rassicurante. "Tu come stai?"
Blake lascia andare un sospiro di sollievo, "Pensavo fossi arrabbiata con me," spiega quando nota la mia espressione dubbiosa.
"Sono stata io a mettermi in mezzo, comunque." Faccio notare. Essendo stata stupida come l'origine della lite, non potevo incolpare nessuno se non me stessa per ció che è successo. Sapevo le conseguenze.
"Lo so, e per questo, sei un'idiota," dice, ridendo quando vede il mio broncio, "Ma la maggior parte delle ragazze avrebbero reagito in maniera eccessiva e non avrebbero mai piú parlato con il ragazzo e roba del genere."
"Già," rispondo, "Beh sono immune a tutte le tue stupidate quindi non ti ignoreró presto."
"Ha-ha," ride sarcastico. Ci sorridiamo per un momento silenzioso.
"Quindi cos'è successo dopo la lite?" chiedo curiosa.
"La preside Callaghan è arrivato e ha sospeso sia me che Max per i prossimi due giorni, e abbiamo anche detenzione di pomeriggio fino alla fine della scuola. La punizione sarebbe stata piú pesante ma era troppo concentrata a portarti in infermeria per pensare alla nostra punizione, quindi grazie."
"Sempre a disposizione," sorrido.
"E poi, dopo di ció, io e Max siamo stati soccorsi dall'infermiera Ramirez." Indica il ghiaccio sul suo occhio per provare l'accaduto, "Il quale è stato imbarazzante perchè ha continuato a guardarmi male e io ho continuato a guardarlo male per tutto il tempo. Poi Max è andato via, ed io ho aspettato qui che tu ti svegliassi."
"Grazie."
"Nessun problema. Perchè non imprechi?" chiede di punto in bianco, ed alzo un sopracciglio alla sua domanda. "Voglio dire, non penso di averti mai sentita imprecare, e la maggior parte degli adolescenti lo fa."
"Impreco tutto il tempo."
"Davvero?"
"Davvero."
"Allora impreca."
"Okay," rispondo sicura, mettendomi seduta. Mi schiarisco la gola, "Merda," dico.
Blake mi guarda senza emozione e poi sbatte le palpebre, "Ma sei seria?"
Mi acciglio, "Sì?"
"Dí 'cazzo'," mi insegna, ed io scuoto la testa.
"No."
"Dillo, Bronte."
"Bronte," gli faccio eco provocatoria, e rotea gli occhi alla mia risposta.
"Seriamente, Bronte Davis."
"Oo hai usato il nome e cognome. Sta diventando seria la cosa," rispondo, peró mi rivolge solo uno sguardo senza emozione, incitandomi a imprecare. Mi schiarisco la gola e faccio una pausa d'effetto, prima di dire, piú disinvolta possibile, "Cazzo."
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Living With The Bad Boy ~ Italian translation. Original story by @crazycliche
RomanceBronte Davis è il tesoro della Worthington High. Con un carattere carismatico e adorabile, disponibile ad aiutare tutto e tutti, è facile da capire perchè tutti la amano. Beh, tutti eccetto Blake Parker; lo scorbutico e arrogante cattivo ragazzo del...