Capitolo 34 || La Sera Del Ballo

15.4K 704 436
                                    

Espiro lentamente, osservando il mio riflesso nello specchio. Ero carina, devo ammetterlo. Sono sicura che molte altre ragazze saranno incredibili e ci daranno dentro per il ballo di stasera, ma non avevo alcuna ragione per farlo anche io. Era solo una serata in cui mi sarei divertita con i miei amici. In realtà non vedevo l'ora, ma non ero felice come al solito.

Dopo alcune ore a guardare tutorial su YouTube di make-up, ho finito per fare uno smoky-eye soft con il rossetto rosso. Devo ammettere che ho dovuto provarci piú di una volta per riuscirci, ma una volta fatto gli occhi in modo accettabile, ero soddisfatta.

I miei capelli solitamente lisci erano arricciati e cadevano sulla mia schiena in grandi boccoli. Devo ringraziare YouTube anche per questo. Dovevo ringraziare YouTube per la maggior parte delle cose che ho fatto quella sera, a dire il vero. Decisamente non apparivo come appaio di solito.

Ho un vestito rosso a spalline sottili che mi sta aderente. Il bordo del vestito sfiora le mie ginocchia leggermente e un piccolo triangolo è tagliato nella stoffia; proprio sullo stomaco. Per quanto riguarda le scarpe, ho dei tacchi color carne. Ma di quelli grossi, non le stiletto, perchè sono sbadata e potrei cadere 500 volte e alla fine storcermi la caviglia. Infine, ho una pochette che si abbina con i tacchi.

Cammino giù per le scale e vedo Mamma e Papà che già mi stanno aspettando. Sembravano cosí emozionati e felici per me. Mi sentivo un po' in colpa a non essere emozionata come loro.

Sorrido, "Sono pronta!", esordisco, alzando le braccia.

"Tesoro, sei bellissima," dice mia mamma, venendo verso di me e ammirando il mio vestito. I suoi occhi vertono sul mio viso e sorride, "Ho una figlia bellissima. Cosa ho fatto per meritarmelo?"

"A quanto pare qualcosa di veramente brutto," rispondo, e sorrido appena, i suoi occhi iniziano ad annebbiarsi di lacrime di gioia. Mi rendeva felice il fatto che lei fosse felice, anche se era per qualcosa di cosí piccolo come il ballo studentesco. Si gira verso Papà.

"Amo nostra figlia," tira su con il naso.

"Anche io," risponde mio padre.

"Madonna papà, grazie mille. Sono toccata. Davvero, abbasso la testa di fronte alle tue parole profonde e amorevoli. Posso veramente dire che hai dovuto scavare nel tuo profondo per trovare parole cosí-"

Un clacson da fuori interrompe il mio discorso, e so subito di chi si tratta. Elle e Alec erano venuti a prendermi.

Guardo i miei genitori e sorrido, "È il mio passaggio."

"Oh, ma le foto?" piagnucola mia mamma, facendomi vedere la macchina fotografica. "Vorrei avere una foto di voi tre."

"Una foto di me che faccio il terzo incomodo?" chiarisco.

"Lascia andare i ragazzi. C'è sempre il ballo dell'anno prossimo," risponde mio padre, e gli rivolgo un sorriso grato mentre mi affretto alla porta.

"No," mamma protesta, "ti faccio delle foto Bronte. Che ti piaccia o no!" posso sentirla correre verso di me.

"Ciao! Vi voglio bene!" urlo dalla mia spalla, prima di correre in modo imbarazzante verso la macchina. Mi infilo nei sedili posteriori e mi porto al posto centrale allacciandomi la cintura, "Vai. Vai!" metto la cintura e mi acciglio quando non ricevo risposta.

Poi alzo lo sguardo per trovare Elle e Alec pomiciare, chiaramente inconsapevoli della mia presenza. Mi porto in avanti e mi avvicino con un sorriso, "Gesù ragazzi, risparmiatelo per dopo," commento divertita, il che li fa separare di scatto. Alzo le sopracciglia suggestivamente ed Elle mi rivolge uno sguardo di pietra.

Living With The Bad Boy ~ Italian translation. Original story by @crazyclicheDove le storie prendono vita. Scoprilo ora