Capitolo 50

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~Un mese dopo~
Ero ancora sotto le grinfie di Alessandro,il telefono ormai era spento e Melissa non mangiava niente dalla mattina alla sera perché il ragazzo che la portò qui non si faceva vedere mai. Alessandro veniva qualche volta al giorno,all'inizio voleva proibirmi della compagnia di Melissa ma dopo sono riuscita a convincerlo...se solo potessi farlo anche con le altre cose.
Per colpa sua avevo saltato gli ultimi due mesi di scuola,ero dimagrita molto,non mangiavo quasi mai,parlavo sempre meno e Melissa si stava ammalando. Questo posto stava morendo. Era ammuffito con umidità dappertutto e faceva molto freddo anche se eravamo nel mese di giugno. Stavamo sempre peggio ogni giorno di più ma a lui non gli importava nulla di niente. Voleva che fossi sua e poi mi stava lasciando marcire in questa 'cella'. Erano tre settimane che non ho notizie dei ragazzi e mi mancavano moltissimo..si stava avvicinando il mio compleanno e sicuramente l'avrei passato qui dentro. Già, fra meno di una settimana avrei compiuto 17 anni e la mia vita era già sull'orlo del precipizio. Non sapevo cos'altro mi aspettasse. L'unica cosa che sapevo era che qui dentro non ce la facevo più.
A:"Dimmi una cosa. Perché il ragazzo che ti ha portato qui non viene mai?"
Mel:"Dice che ha troppe cose a cui pensare e non ha tempo per me"
A:"E ti tiene rinchiusa qui dentro?"
Mel:"Sì,penso che neanche lui conosca il motivo"
A:"Non ha molto senso!"
Mel:"Eh..e tu?"
A:"Cosa?"
Mel:"Dai! Se lasci stare il carattere Alessandro è carino"
A:"No no..non perdonerei mai ciò che ha fatto"
Mel:"Oh shh eccolo che arriva..".
Infatti proprio in quel momento sentimmo aprire la porta della stanza..
Ale:"Buongiorno principesse! Vi ho portato da mangiare"
A:"Questo? Secondo te io dovrei mangiare questa cosa?"
Ale:"È sempre cibo"
A:"Sì certo..questa schifezza non la do neanche al mio cane"
Mel:"Cosa sono? I tuoi avanzi?" - immagino che avrebbe detto di no ma è proprio quello che ci dava ogni giorno,gli avanzi.
A:"Senti parliamoci chiaro. Se vuoi che io stia con te,perché dopo un mese mi tiene ancora rinchiusa in questo posto? Vuoi farmi morire per caso?"
Ale:"Ma certo che no!"
A:"Beh allora fammi uscire,perché è quello che sto facendo. Sto marcendo giorno dopo giorno in questo lurido posto. E poi lei a cosa ti serve? Non centra nulla con te"
Ale:"Infatti io volevo farla uscire ma lei ha insistito a restare" - all'improvviso li squillò il telefono e mentre lo prendeva dalla tasca dei jeans,gli cadde anche una pistola.
A:"E quella? Cosa ci fai?"
Ale:"Non so potrebbe sempre servire con te. Non si sa mai"
A:"Vuoi spararmi per caso?"
Ale:"Perché pensi che dovrei sparare te? Ci sono tante altre persone.."
A:"Cosa vuoi fare Alessandro?"
Ale:"Tranquilla,i tuoi amichetti non li tocco. Ora scusatemi ma devo proprio rispondere".
Si allontanò molto,uscì addirittura dalla stanza lasciando la porta spalancata. Doveva essere una persona molto importante per dimenticarsene..
Mel:"Ehi! Auro guarda! Ha lasciato la porta aperta! Scappiamo dai"
A:"No,vai tu. Io non ne ho le forze e poi sarebbe solo tempo sprecato perché poi mi troverà e mi riporterà qui"
Mel:"Ma io non ti voglio lasciare sola..dai,fai uno sforzo,ce la puoi fare!"
A:"Non riesco a mettermi in piedi Melissa! Sono stanca!"
Mel:"Sono sicura che la voglia di scappare ti farà tornare le forze. Pensa ad Ignazio..a Piero..a tutti quelli che sarebbero felici di poterti riabbracciare!"
A:"Mh..va bene,mi hai convinto. Ma veloci però"
Mel:"Evvai! ".
Ci dirigemmo lentamente verso la porta e controllammo se Alessandro era nei paraggi..non c'era, era sparito..
Mel:"Dai,andiamo prima che torni!" - ma proprio appena feci un passo fuori da quel posto orrendo,mi girò la testa e mi accasciai a terra senza forze.
Mel:"No dai,non arrenderti ora. Abbiamo appena iniziato! Dammi la mano ti aiuto io a camminare. Certo che qualcosa la potevi mangiare però eh. Così non facciamo neanche metà strada."
Diedi la mano a Melissa e iniziammo a camminare a passo veloce quando quel mostro mi acchiappò per il braccio e spinse lei a terra.
Ale:"E poi dici a cosa mi serve la pistola!"
Mel:"Fermo non la toccare!" - Melissa si avventò su di lui prima che premesse il grilletto e lo scaraventò a terra e riuscimmo a scappare ancora..quella ragazza era diventata la mia salvezza! Ci trovammo all'uscita di un bosco quando sentii due voci familiari.
P-I:"Aurora!"
A:"Cos..Ma voi che ci fate qui?"
Mel:"Gli ho avvisati io,qualcuno doveva aiutarci!"
A:"Oh grazie Meli!" - mi strinsero forte tutti e due e iniziammo a camminare di nuovo per rientrare in paese (si,Alessandro mi aveva portato fuori paese in mezzo al bosco).
I:"Si sta facendo tardi,è meglio che ci fermiamo"
P:"Ma stai scherzando!? Quel pazzo potrebbe raggiungerci da un momento all'altro!"
I:"Non credo,ci siamo allontanati molto,non ci troverà prima di domani"
P:"Quello è furbo io non mi fido. Se tu vuoi restare resta. Io non metterò Aurora in pericolo! Aurora andiamo"
I:"Senti se.."
A:"Adesso basta! Smettete di litigare! Non vi sopporto più! Piero ragiona,fra un pò non di vedrà più niente"
P:"Scusaci"
I:"Io vado ad accendere il fuoco per stanotte"
P:"Vengo con te"
Mel:"Brava! Così si sistemano gli uomini!"
A:"Che scema! Cammina ahaha".
Scese la notte e ci mettemmo tutti e quattro intorno al fuoco. Mi misi affianco ad Ignazio e lui mi abbracciò mentre Piero continuò a parlare per tutto il tempo con Melissa e ogni tanto ci scrutava con la coda dell'occhio. E così ci addormentammo:Ignazio si appoggiò su di me per riscaldarmi e Piero e Melissa con la coperta che lei prese da quel posto.
Ancora non riuscivo a dormire,tutto questo mi sembrava un sogno. Fino a qualche ora fa stavo marcendo in quella casa mentre ora ero tra le braccia di Ignazio,e anche se in un bosco stavo bene. Mi bastava lui,non avevo bisogno di un'abitazione per essere felice,lui era la mia casa. Oh,mi sono mancati moltissimo questi ragazzi e non vedo l'ora di abbracciare Gianluca e Mary! Ho passato un mese di tristezza,rabbia,paura di non farcela. Un mese senza loro. Un mese senza nemmeno sfiorare le labbra di Ignazio,era come morire per me. Un mese senza i suoi abbracci,senza poggiare la mia testa sul suo petto e sentire dentro me i battiti del suo cuore che andava a ritmo di tamburo. Un mese senza la sua protezione che mi facesse sentire al sicuro. Un mese senza di lui,un mese senza di me. E Piero? Che posso dire? È come se avessi perso una parte di me,quella parte che mi completa al 100%,metà della mia anima. Avevo perso me stessa senza di lui. Ma ora non dovevo pensare più a quel brutto momento, ora ero qui con loro e non chiedevo altro.
Mi addormentai senza accorgermene e il sole uscì dopo qualche attimo. Venni svegliata dai meravigliosi baci di Ignazio che non mi lasciavano respirare.
A:"Mh sono sveglia,adesso calmati Boschetto!"
I:"Finalmente ti sei svegliata! È mezz'ora che ti sto baciando"
A:"Beh vuol dire che il metodo delle favole non funziona!" - continuò a baciarmi ancora e viddi l'espressione schifata di Pier. Haha so che non c'era nulla di divertente ma mi faceva ridere quando faceva la parte del 'gelosone' e diventava rosso dalla rabbia. Iniziai ad incamminarmi prima di loro quando sentii quella voce orribile qualche metro distante da me.
Ale:"Bene bene! Di nuovo tra le braccia del principe azzurro eh!"
P:"Miii!! Ancora qua stai!? Possibile che ancora non ti hanno rinchiuso in una casa di ricovero!?"
Ale:"Hahaha simpatico il tuo amico! Vediamo,a chi devo sparare,a lui? O a lui?". Io restai di spalle,non volevo guardarlo in faccia mi faceva troppo schifo ma viddi che puntò prima la pistola a sinistra,da Ignazio,e poi a destra,da Piero.
Ale:"Anzi no sparo te,voglio vedere questi pazzi soffrire come ho sofferto io. Sei pronta?1..2..".
Piero&Ignazio:"NOO AURORA!!" - Ignazio e Piero si misero a correre verso di me per proteggermi. Restai ancora di spalle,pietrificata. Sentii solo un'enorme 'BOOM' ma non riuscivo a voltarmi dalla paura. Piombò un terribile silenzio. Io ero ancora viva. Le lacrime iniziarono a scendere. Alessandro iniziò a sghignazzare. Avevo paura di voltarmi.
Chi aveva colpito??

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