A:"Cosa vuoi dire?"
I:"Vedrai"
A:"Ignazio che vuoi fare?"
I:"Tranquilla"
A:"Non farti del male" - mi guardò sorridendo e quando provai ad alzarmi dal letto,difficilmente perché mi girava ancora la testa,mi bloccò con la mano.
I:"Tu resterai qui"
A:"No."
I:"Sì invece" - ma che aveva in mente? Era troppo convinto di quello che diceva..
A:"Ignazio,tu sai chi è stato?" - mi guardò e fece un sospiro
I:"No,ma..ho un presentimento"
A:"Cioè?"
I:"Alessandro"
A:"No..no,è impossibile non lo vedo da anni!"
I:"Appunto. Lui non è il tipo che se ne va e lascia le cose a metà e l'ultima volta che l'abbiamo visto è sparito così,come se niente fosse. E poi non ti sembra strano che abbia chiesto il tuo perdono qualche anno fa?"
A:"No..Alessandro non..la mia Isabèl..devo andare da lei"
I:"Ehi ehi aspetta un attimo! Dove pensi di cercarla?"
A:"Non lo so..ma non voglio che rimanga ancora lì"
I:"No,non possiamo camminare senza sapere dove andare"
A:"Ma Ignazio non abbiamo tempo per pensare! Chissà cosa li starà facendo ora! Ha solo 5 anni! Non lasciarla ancora lì ti prego,lei non ti ha fatto nulla. Non può pagare per i miei errori,sono io che te l'ho nascosto,Isabèl come te non sapeva nulla. Ti prego..." - strinse i pugni per via della rabbia,mi prese per mano e mi trascinò via.
Ma appena aprì la porta Piero entrò in casa.
I:"Tu cosa ci fai qui?"
P:"Volevo chiedere la stessa cosa ad Aurora"
A:"Non ce la facevo più a rimanere in casa senza fare nulla. Piero capiscimi,io voglio solo trovare mia figlia"
P:"Mh..e la febbre?"
A:"Sto meglio adesso"
P:"Beh se era solo per questo..potevi dirmelo"
A:"scusa"
I:"Aurora sbrigati"
P:"Vengo anch'io"
I:"Nessuno te l'ha chiesto"
A:"Per favore! Ignazio una persona in più non farebbe male"
I:"Si vabbè,andiamo" - quando uscimmo da casa notai un biglietto a terra dove c'era scritto: Meglio la felicità o la vita di una bambina?
Rimasi immobilizzata con il bigliettino tra le mani e i due mi guardarono con un espressione molto seria.
I:"Che succede ora?"
P:"Manteniamo la calma,per favore"
I:"Come si fa a mantenere la calma in situazioni del genere eh!?"
P:"Se continuerai così la bambina non la troveremo mai"
I:"Io lo ammazzo. Giuro che se lo vedo lo ammazzo!"
A:"Ignazio ti prego,lascia stare adesso"
I:"Oh no,non parlare tu! Se ora stiamo così è per colpa tua!" - abbassai la testa,non lo avevo mai visto arrabbiato così. Aveva ragione e non sapevo quanto ci stavo male.
Camminammo tutto il giorno,quasi per tutta Marsala ma non trovammo nulla e come se non bastasse iniziò a piovere. Ci rifugiammo nell'hotel e visto che c'eravamo Ignazio prenotò tre stanze. Mi sistemai sul letto e dopo qualche minuto Mi addormentai. Me ne accorsi solo quando mi svegliai di colpo per via di un incubo,era terribile. Solo a pensarci mi veniva da piangere,che madre ero? Alessandro stava torturando a sangue freddo Isabèl e io pensavo a riposare?
Andai giù per prendere una boccata d'aria ma trovai Ignazio. Decisi di sedermi sullo scalino,ultimamente non tollerava la mia presenza,era abbastanza nervoso.
A:"Ehi.."
I:"Ciao"
A:"Neanche tu riesci a dormire?"
I:"Non ci ho neanche provato. Non riesco a levarmi dalla testa il volto della bambina"
A:"È stupendo quello che stai facendo per me. Insomma,non me lo merito"
I:"Se non ti ricordi è anche mia figlia. E poi non lo faccio per te ma per lei" - abbassai nuovamente lo sguardo e si girò.
I:"Scusami"
A:"Nono tranquillo,hai ragione,ho sbagliato" - sbuffò e indicò il posto vicino a me.
I:"Posso?" - annuì e li feci spazio
A:"Scusami ancora.."
I:"E tu perché non riesci a dormire?"
A:"Non ce la faccio..sono una nullità. Non riesco nemmeno a dormire,pensa tu. Dovevo proteggere mia figlia e invece ora non so nemmeno dov'è"
I:"Se me lo avresti detto sarebbe stato diverso"
A:"Lo so"
I:"Io avrei accettato sai? Erano proprio questi i progetti per noi di cui ti parlavo anni fa. Io volevo avere dei cuccioli con te,anche più di uno e insegnar loro ad affrontare quest'avventura chiamata vita. Volevo solo questo"
A:"Mi dispiace aver infranto i tuoi sogni. Uff,so solo combinare guai,sono uno stupido disastro"
I:"Non è vero,tu non sei una nullità. Sarai anche un disastro ma comunque uno dei più belli. Sei una meraviglia. Anch'io ho combinato molti guai,conoscere te ad esempio,ma quello è stato il mio preferito. Molti anni fa ti avrei disprezzato senza sapere che splendore avevo davanti. Sei cresciuta tesoro,sei una donna forte e bella con una figlia che ti adora e degli amici fantastici. E chissà, se la signorina lo desidera avrà anche un marito"
A:"Credevo avessi cambiato idea"
I:"Nemmeno fra cent'anni" - si avvicinò di più per baciarmi ma lo bloccai per via del biglietto di Alessandro "felicità o bambina",Ignazio equivaleva alla mia felicità e non potevo mettere a rischio Isabèl.
A:"Non possiamo"
I:"Vuoi combinare un altro guaio signorina Ginoble?"
A:"Mi dispiace non posso permettermi di essere felice. Ci vediamo domani" - tornai in camera dove trovai Piero seduto sul letto.
P:"Dov'eri?"
A:"Giù, parlavo con Ignazio"
P:"Ahh.."
A:"Tranquillo,non è successo nulla. Il mio unico pensiero adesso è Isabèl."
P:"Mi sembrava strano che ancora non ti stavi torturando con quel bigliettino"
A:"So com'è Alessandro e mantiene le promesse. Forse non ti ricordi quando ti sparò perché volevi proteggermi?"
P:"Sì, mi ricordo e lo rifarei altre mille volte se è necessario"
A:"Ma io non voglio far del male più a nessuno. Non mi piace ferire la gente,soprattutto se siete voi"
P:"Adesso riposati o ti ammali di nuovo" - mi lasciò un bacio sulla fronte e uscì dalla stanza. La mattina seguente mi alzai presto e dopo essermi preparata andai a svegliare Ignazio e Piero. Dopo mezz'ora eravamo fuori dall'albergo e riprendemmo le ricerche.
Dopo circa tre ore ci trovammo nel bosco,era il posto preferito di Alessandro. Mi accorsi di camminare sola,quei due erano rimasti indietro.
A:"Insomma,sbrigatevi!"
I:"Mi sembra di camminare da tre giorni!"
P:"Aurora fermiamoci un'attimo"
A:"Se evitavate di sfottervi a vicenda non eravate sfiniti ora!".
Si misero a correre per raggiungermi e fu così che non ebbi più pace..iniziarono a tirarmi i capelli e ogni volta che mi giravo facevano finta di nulla,fino a quando mi fermai davanti a una vecchia casa,Alessandro li usava spesso questi posti,e ne ebbi la conferma. Da non so dove apparve lui e dietro Isabèl.
A:"Finalmente ti ho trovato!"
Ale:"Già. Mi stavo preoccupando sai? Non arrivavi mai e così, se Maometto non va dalla montagna,la montagna va da Maometto"
Is:"Mamma!!"
A:"Amore mio!" - stava venendo verso di me ma lui la tirò dal braccio facendola cadere a terra. Mi fece innervosire di brutto quella scena ma non potevo perdere la calma. Non potevo fare errori,non questa volta.
Ordinò ad Isabèl di andare dentro,lei si ribellò ma la prese con la forza e la trascinò nella casa seguito da Ignazio. Non ce la facevo più, non potevo fare nulla,lui era armato..ma Ignazio senza pensarci due volte lo spinse a terra.
I:"Lasciala stare!"
Ale:"Ma tu sempre in mezzo stai!?"
I:"Non devi toccarla capito? Lei è mia figlia e nessuno deve sfiorarla. È MIA."
A:"Tu!? Tu sei il padre!? Pff,io sapevo che.."
I:"Tu non sai niente. Hai due possibilità: o lasci stare Aurora una volta per tutte o farai una brutta fine"
Ale:"Non ho paura di te"
I:"Dovresti" - Isabèl corse verso di me ma proprio in quel momento Alessandro mi puntò una pistola contro...un'altra volta.
A:"Isabèl vai da Piero,dai"
Is:"No!"
A:"Dai,non fare i capricci ora..Piero!"
P:"Tesoro vieni con me dai"
Ale:"Secondo me chi farà una brutta fine sarà qualcun'altro"......continua....