Distrutta e senza forza seguì Samuel,che mi fece salire sulla sua auto nera <<tutto bene??>>mi disse Samuel,lo guardai e gli dissi:<<così!!comunque grazie.>>Samuel :<<tranquilla. >>.Dopo un pò arrivammo davanti un enorme Villa di 4 piani,Samuel prese un telecomando e aprì il cancello, ed entrammo dentro,parcheggiò e mi disse:<<è meglio se stai qui con me,domani mattina ti porto da Nataline..va bene? >> annui esegui Samuel che si dirigeva verso l'entrata di questa enorme villa, arrivata dentro notai un enorme salone e sia da una parte che dall'altra c'erano delle lunghe scale,in quel grande salone c'era un piano forte abbastanza grande è accanto un altro pianoforte più piccolo, notai anche tantissime foto di 2 bellissimi bambini biondi insieme ai genitori ,Samuel :<<vieni Stefy, accomodati qui ti porto qualcosa da bere??>>,mi sedetti su un'enorme divano nero e gli dissi con voce rauca dal tanto pianto:<<va bene grazie!!>>... dopo un pò arrivò Samuel con un bicchiere in mano e mi disse :<<ecco tieni questo, ti farà bene....>>lo presi e gli dissi :<<cos'è??>> Samuel :<<tranquilla non ti avveleno, bevila tutta è una tisana rilassante.>>dopo un pò di silenzio,mentre il mio sguardo era perso nel vuoto alzai gli occhi verso Samuel ,che era seduto con un bicchiere in mano su una poltrona di pelle nera che continuava a guardarmi.. dopo un pò alzai il mio sguardo verso di lui e gli dissi:<< perché sei sempre intorno a me??>>Samuel : <<perché mi va di fare così Con te.>>con gli occhi lucidi gli dissi:<<per pietà lo fai??>> Samuel scosse la testa e mi disse:<< sappi Stefy che per pietà non faccio mai nulla, se l'ho fatto, e se lo farò è perché mi piaci e adesso vieni ti porto su così riposi. >> mi porse la sua mano verso di me, e mi fece alzare dal divano portandomi sopra dove c'erano varie camere da letto... << prego!! questa serà la tua camera...riposati sarai stanca.>> appena si voltò per andarsene gli dissi:<<dove dormi tu??>> odiavo stare da sola in una camera oltre che in una casa che non era mia, in più mi faceva paura pensare di dover trascorrere parte della mia vita da sola in una città che non era mia...Samuel si voltò e mi disse accarezzandomi :<< tranquilla sono nella camera affianco se hai bisogno di me!!>> rimasi lì immobile con una lacrima in viso, mi sedetti su quel grande letto...dopo un pò cercai di addormentarmi ... dopo essermi addormentata un incubo mi fece saltare dal letto ,avevo sognato Cristian insieme alle persone più importanti della mia vita... mi misi al centro del letto e osservai impaurita quella grande camera ,mi alzai e scesi quelle tante scale....arrivata in salone mi guardai intorno era tutto perfetto sembrava una casa delle bambole tutto era ordinato e al proprio posto,arrivata in cucina andai verso il frigorifero lo apri e presi una bottiglia di liquore.. ecco che il passato ritornava dentro i miei pensieri ,nella mia mente dicevo BASTAA TI PREGOO!!!iniziai a bere fino a scoppiare,ammetto che pregavo di non svegliarmi dal dolore che stavo in quel momento provando.Mentre ero a terra, mi sentì prendere in braccio,apro gli occhi e vedo un'essere perfetto a petto nudo...lo guardo e con un sorriso sbronzo dall'alcol gli dissi:<< Samuel vieni da me non lasciarmi anche tu da sola... io sono sola..sola..>>Samuel si voltò mi baciò,ed io piansi dicendogli tutto e di più sulla mia vita..e su quelli che erano diventati col passare degli anni dei tormenti dolorosi...Samuel mi guardò e mi disse:<< mi dispiace Stefy dico davvero!!>>ubriaca gli dissi :<< mettimi giù!!!?!?no!! no !!non ti dispiace no certo che no..>> scesi dalle sue braccia, lo spinsi quando inciampai nuovamente tra le sue braccia e continuai a piangere ,gridare mentre non volendo gli diedi vari pugni sul petto... dopo un po' mi diede qualcosa non so cosa fosse ma riuscì a tranquillizzarmi e ad addormentarmi.Il mattino dopo mi svegliai tra le sue braccia,lo guardai e notai chi aveva dei graffi e dei lividi sul petto ,e sul collo, presidi i vestiti e andai in bagno dove mi feci una doccia pensando alla serata precedente ,e alla brutta nottataccia che feci trascorrere a Samuel, mi vergognai subito pensare la figuraccia che feci davanti a Samuel , mi chiedevo come avessi fatto a non controllarmi...persa nei miei pensieri continuai a farmi la doccia, dopo essermi asciugata mi misi la maglia e notai di non aver preso i jeans O CAZZO NOO! dissi impacciata,apri la porta della camera e vidi che Samuel stava dormendo,in punta di piedi mi avvicinai al centro della camera dove c'erano i miei jeans,di spalle mi abbassai con le mie mutande di pizzo bianche quando sentì la voce di Samuel :<<mmm che bel risveglio stamattina!!>>rimasi congelata,mi voltai e vidi i suoi occhi su di me o meglio sulle mie mutande..cerco di mettermi i jeans quando Samuel spunta come un fantasma davanti a me ,imbarazzata gli dissi:<<spostati devo mettermi i pantaloni!>> lui fa finta di non sentirmi ,quando mi prende i pantaloni dalle mani e li butta sul letto,mi appoggiò le sue grandi e calde mani sui fianchi, mi guarda dritto negli occhi e mi disse:<<sei la cosa più bella che mi sia accaduta!!>> ammetto di aver sentito le farfalle allo stomaco ,abbassando lo sguardo gli dissi:<<che dici Samuel!!>>Samuel :<<la verità.>> mi allontanai presi jeans, e con un leggero sorriso gli dissi guardandolo negli occhi:<< ancora guardi?? sei un maniaco!>> si avvicinò a me e con forza mi butto sul letto e mi disse:<< sai perché ti salvi???? perché te ne devi andare ,altrimenti saresti stata qui per una settimana sola come..emm solo Dio sa cosa ti avrei fatto.>> gli sorrisi e dandogli un bacio sulla guancia gli dissi:<<sei simpatico ahahaha...>> Samuel mi Morse il collo mentre io lo spingevo cercando di alzarmi,<< non voglio che vai via!!>>gli sorrisi e gli dissi:<<dai levati Samuel!!>>ammetto che avrei voluto stare li tutto il giorno, ma sapevo che non potevo perché dovevo andare da Nataline.
YOU ARE READING
grazie di esistere
RomanceStefy una semplice ragazza che da sempre viene tormentata dal suo passato, tanto da non riuscire ad essere felice... Vive a Parigi da zia Delia, un anziana di 79 anni che 6 anni fa si prese la responsabilità di averla in affido. Zia Delia e il suo m...