"Cosa ti avevo detto? È stata una pessima idea!"
La voce di Fara rimbombava frastornante nelle orecchie di Kyle. Era infastidito dal fatto che si stesse mettendo di nuovo in mezzo.
Erano d'altro canto solo sue quelle decisioni, nessuno poteva comprendere meglio di lui la situazione in cui si trovava.
"Non lo sarebbe stata se tu avessi tenuto la bocca chiusa."
"Ma cosa pretendevi?! Volevi che facessi finta di nulla, mentre tu te ne andavi in giro tenendo a braccetto quella duchessina da quattro soldi?!"
"Fara è una questione seria!"
"Sì Kyle, è esattamente quello che stavo pensando. Stai costringendo Alexi in una situazione davvero difficile, prova a metterti nei suoi panni. Se tu l'avessi vista abbracciarsi con un altro cosa avresti fatto? Non può avvicinarti, non ti può parlare, non sa nulla di ciò che sta succedendo. Così rischi di mettere in pericolo tutti!"
Kyle roteò gli occhi. "Io avrei capito, naturalmente. Siamo in missione! Tutto ciò che facciamo è finalizzato ad una causa maggiore."
"Oh smettila!" Fara cominciava ad alterarsi. "Sei uno dei più gelosi testoni che abbia mai conosciuto! Devo forse ricordarti quello che hai fatto al povero Lucas quando hai scoperto cosa era successo al cinema? Quando ci siamo visti quel pomeriggio eri fumante di rabbia... E tu e Alexi non stavate nemmeno insieme! Non eravate nemmeno usciti una volta. Quindi ora non venire a raccontarmi che tu avresti capito perché sappiamo entrambi che è una cavolata! Ti saresti sentito tradito, messo da parte, ignorato."
Kyle rimase in silenzio alcuni istanti.
"Ho preso la decisione migliore." il tono della sua voce era piatto e asciutto.
Fara si calmò. Conosceva Kyle da quando era nata, era stato uno dei suoi migliori amici fin dall'infanzia e se c'era una persona in grado di farlo ragionare, quella era senza alcun dubbio lei.
"Cerchi di convincere me o te stesso?"Kyle si voltò e tirò un pugno contro la testata del letto.
"Ehi amico calma, così finirai per romperti una mano."
Jan lo fissava, comodamente sdraiato sul suo materasso. "Ci sono problemi eh?"
"Ho incontrato Alexi."
"Uhu!" Jan scoppiò in una fragorosa risata. "Questi sì che sono guai! Immagino ci fosse il bocconcino al cioccolato con te."
"Ti ho detto di non chiamarla così!"
"Devi ammettere che la duchessa non è affatto male!" intervenne Harry.
"Grazie ragazzi, voi sì che sapete come essere d'aiuto."Alexi era seduta sul pavimento di legno. Sfogliava con troppa energia le fragili pagine consumate dagli anni.
Era tornata nello studio per continuare la sua lettura. Prima però era riuscita a passare di nascosto la chiave dell'ufficio di Wislow a Kairo. Era stato invitato a rimanere fino al matrimonio, come ringraziamento per aver salvato una dama e un soldato in pericolo. Nel pomeriggio le avrebbe riportato l'originale, che Alexi avrebbe restituito a Madama Wislow, e anche una copia, che avrebbe tenuto per potersi intrufolare indisturbata.
Aveva letto un'infinità di inutili appunti e considerazioni talmente ciniche da far accapponare la pelle. Non abbastanza terribili però da farle dimenticare quanto fosse arrabbiata con Kyle. Avrebbe voluto averlo lì per potergli urlare contro tutta la sua frustrazione, ma doveva concentrarsi per eseguire al meglio la missione.
Cercò di andare in dietro nel tempo con i diari. Trovò considerazioni sull'arresto di suo padre e ipotesi sulla sua improvvisa sparizione. Aveva ragione, era stato trovato perché il Governo era convinto fosse lui il figlio di Darius. Non avevano mai considerato, nemmeno dopo tutto quello che era successo, che Daphne potesse c'entrarci qualcosa. Era una donna. Che pericolo avrebbe mai potuto costituire per il Governo, una donna?
Cercò le pagine che parlavano della morte di suo fratello, Josh.Il Cercatore giura di aver visto il ragazzo fare strane cose nel bosco. Dice di averlo visto cacciare e allenarsi. Talvolta, portando anche la sorella più piccola con sè. Ho provato a convincere i miei compagni che questa via non condurrà da alcuna parte, ma un giovane tronfio in cerca di gloria sa essere più convincente del più saggio degli uomini e così nessuno ha avuto il coraggio di ignorare la sua voce.
Tutto è stato predisposto, anche se con poco preavviso.
I primi tentativi sono andati falliti. Purtroppo non siamo riusciti a scoprire in alcun modo di quali e quante informazioni sia al corrente.
Abbiamo pensato a diverse alternative, ma questa ci è apparsa la meno rischiosa.
La ragazza verrà trovata e, se Joshua ha veramente contatti con il padre, correrà indubbiamente da lui, per chiedere il suo soccorso.
Se, invece, non li ha avuti, come credo io, allora avremo in ogni modo risolto un grande problema.
Nessuno deve sapere della fuga di un prigioniero.
Nessuno deve sapere dell'esistenza dei ribelli.Un brivido percorse la schiena di Alexi. Suo padre aveva ragione, l'arresto di Anna era stato programmato, avevano fatto tutto per trovarlo e catturarlo di nuovo. Non riusciva nemmeno ad immaginare cosa sarebbe successo se Josh non si fosse fatto avanti. Le avrebbero spiate, seguite e, alla fine, indipendentemente dai loro rapporti con suo padre, condannate a morte.
Josh aveva salvato le loro vite, aveva davvero cambiato la storia.
Calde e brucianti lacrime le velarono gli occhi.
Avrebbe voluto dirglielo, avrebbe voluto poterlo guardare negli occhi e fargli sapere quanto eroico ed importante fosse stato il suo meraviglioso atto di altruismo. Rivide per un istante il suo sorriso nella sua mente. Era dolce e sincero. Non riusciva ad immaginare come qualcuno potesse essere tanto crudele da organizzare qualcosa di così terribile contro un ragazzo buono come era stato lui.
Asciugò l'unica lacrima che era riuscita a sfuggire al suo controllo e continuò a sfogliare il diario.
Una pagina attirò in particolar modo la sua attenzione.Non erano questi i piani. O forse sì? Phil si è messo in mezzo, come sempre ha agito di impulso. È un vero idiota, se non fosse figlio di Evans, l'avrei già arrestato o esiliato in qualcuna di quelle maledette città senza Dio. Ha deciso che, quando tutto sarà concluso, la porterà qui, la terrà a CrownCity. Un dubbio però mi tormenta. Possibile che avesse organizzato tutto fin dall'inizio?
Trovo che questa decisione sia stupida e rischiosa. Non mi sentirei al sicuro ad avere qui con noi qualcuno dal passato tanto torbido e ambiguo. Come sappiamo che sia davvero dalla nostra parte? Come possiamo essere sicuri che non sia un piano elaborato per minarci dall'interno?Ho riflettuto attentamente negli ultimi giorni. Escludo si tratti di un'azione di sabotaggio come escludo che Evans avesse organizzato tutto da prima. Dovrebbe essere troppo intelligente, o almeno tanto quanto lo ero io alla sua età. E non credo proprio lo sia.
Lei non sembra una minaccia. Penso ci si possa fidare. Lo scopriremo quando finalmente verrà qui. Una cosa è certa, la terrò d'occhio.Alexi rilesse quelle ultime righe molte volte. Erano state scritte nell'ultimo diario, quello dell'anno in corso, dunque dovevano essere recenti. Da chi poteva sentirsi minacciato? Qualcuno che aveva avuto rapporti con i Miserabili? O peggio, con i ribelli?
Con il passare degli anni purtroppo Wislow trascriveva sempre meno frequentemente i propri pensieri. Alexi si domandò se fosse a causa dell'età che avanzava o di un accenno di coscienza che gli impediva di ricordare tutte le orribili azioni commesse.
Le frasi erano spesso sconnesse e incomprensibili. Era furbo, aveva fatto in modo di non fornire troppe informazioni, nel caso fosse successo proprio quello che stava succedendo in quel momento.Alexi sfogliò le ultime pagine, cercando informazioni sull'attacco al nascondiglio.
Finalmente siamo riusciti dove nessuno era mai riuscito prima! La nostra talpa ci ha condotti, come promesso, nel covo del nemico. I ribelli sono stati sterminati, le prigioni traboccano di traditori. Lo show di Capodanno sarà il più glorioso che il nostro Stato sia in grado di ricordare. Condurrò personalmente gli interrogatori, ma sono ottimista. Credo che questa sia la vittoria definitiva del Governo sui sovversivi.
Gloria eterna attende la persona che, rischiando personalmente la propria vita giorno dopo giorno in mezzo ai ribelli, ha reso possibile tutto questo.Tutto sembra tranquillo. Nulla ci porta a temere nuovi attacchi o minacce imminenti, ma la nostra spia insiste che ci siano dei "ragazzi" là fuori. Sostiene abbiano un piano per far crollare la città, anche se è pura follia pensare che una manciata di ragazzini sia in grado di sopravvivere alla foresta e attaccarci, sconfiggerci. Non sono preoccupato, ma so che i Magnifici vogliono delle risposte. Interrogherò personalmente i prigionieri e, finalmente, potremo chiudere questa storia.
Alexi sfogliò le pagine bianche rimanenti.
Non c'era altro.
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Rebel - Risorta dalle ceneri
Фэнтези*Secondo capitolo della saga Rebel* Alexi, Kyle e i loro amici sono riusciti ad infiltrarsi nel Castello di CrownCity. La loro missione è rubare un codice segretissimo che permetterà agli hacker rimasti nella Tana di prendere il controllo della stru...