Capitolo 7

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Alexi si assicurò di essere sola e contattò immediatamente Fara. Le raccontò tutte le novità e la ragazza si mise a fare qualche ricerca.

"Confermo." le disse dopo qualche minuto. "Wislow ha un ruolo piuttosto importante. Qui vedo che ha fornito anni e anni di eccellente servizio al Governo. Condanne, inchieste, retate, rapimenti... un curriculum non proprio invidiabile. Agghiacciante, direi. Quest'uomo ha accesso a molte più informazioni di quante ne abbia un comune appartenente al Castello. Non sono tranquilla all'idea che viviate nello stesso appartamento, potrebbe scoprirvi. Potrebbe sapere chi siete, riconoscervi e farvi incarcerare!"

Ad Alexi venne un crampo allo stomaco. Quella missione andava di male in peggio ogni minuto che passava.

"Non ti preoccupare, ce la caveremo. Fammi avere tutte le informazioni possibili su di lui, voglio sapere anche cosa mangia a colazione. Avete saputo nulla delle nostre famiglie?"

Fara assunse un tono sconsolato. "Stiamo facendo del nostro meglio."

Alexi si morse un labbro senza riuscire a dire nulla.

"Ci sentiamo più tardi."

Alexi non vedeva l'ora di riuscire ad avere un momento tranquillo per parlare con Ileene, ma la sua giornata fu talmente piena di impegni da non farla fermare nemmeno per pranzo. Il fatto di sapere che la Spia non si trovava da loro, ma nel palazzo dei Magnifici, le faceva tirare un sospiro di sollievo. La possibilità di incrociare un volto noto che la facesse scoprire la tormentava come un tarlo fin da quando era partita. L'unico vero rischio poteva essere il giorno del matrimonio. Durante la cerimonia sarebbero sicuramente state presenti moltissime persone e Alexi era certa che invitare il nuovo eroe del Governo fosse uno degli obiettivi della sposa. Quale ospite più ambito di quello? Lo avrebbe (o la avrebbe?) fatto sedere in prima fila, dove tutti avrebbero potuto ammirarlo.

Dovevano cercare di mantenersi in disparte, senza dar nell'occhio, ma era sicura che il rango dei Wisolw le avrebbe costrette ad un glorioso posto d'onore.



Quando rientrò nell'appartamento, trovò Madama Wislow ad attenderla trepidante.

"Si può sapere che fine avevi fatto?" la accolse infastidita.

Alexi abbassò il capo per mostrarsi rispettosa. "Sono andata a ritirare i gioielli che mi avete chiesto, ma l'artigiano non era sicuro se voi li voleste..."

"Bando alle ciance" la interruppe bruscamente "ho bisogno di te. Quell'imbecille del sarto ha sbagliato a portare i bottoni per il mio abito. Sono talmente grandi che andrebbero bene per il vestito di un cavallo! Ho bisogno che quello stramaledetto abito si chiuda entro domani, quindi voglio che tu vada immediatamente Mr. White, il venditore di bottoni, e mi porti quello che ho ordinato!"

Alexi fece un breve inchino d'assenso.

"Ho appena contattato Peter, ti aspetta davanti all'ingresso tra venti minuti. Se vi sbrigate, riuscirete a rientrare prima che sia notte. Va' in camera tua e mettiti un cappotto."

Non se lo fece ripetere due volte. Eccitata com'era, si buttò il pesante soprabito sulle spalle e mise anche la cuffia (naturalmente, rosa) che le avevano dato per coprirsi il capo. L'inverno si stava avvicinando e iniziava a fare freddo, soprattutto la sera.

Appena fu fuori dall'appartamento, non riuscì più a trattenersi.

"Fara ho grandi notizie! Mi fanno uscire dal Castello, proprio adesso mi sto dirigendo verso il portone!"

La ragazza iniziò ad agitarsi. Un'opportunità come quella era a dir poco insperata. Mobilitò tutta la Tana in pochi minuti: non c'era tempo da perdere!

Rebel - Risorta dalle ceneriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora