Capitolo 20

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Alexi guardò Anna allontanarsi sorridente a braccetto con suo marito, come intrappolata in uno stato di profondo shock. Non riusciva a ragionare, a parlare, a muoversi. Li fissava come se non fossero reali, come se venissero da un'altra dimensione, come si fissa in sogno, quando si ha la consapevolezza che ciò che si sta guardando è solo frutto della propria immaginazione e, forse proprio per questo, non si riesce a smettere di farlo.

Fu Peter a riscuoterla dai suoi inquietanti pensieri. Se non le avesse afferrato il braccio, non si sarebbe nemmeno accorta della sua presenza.

"Mamma, questa è Dorotha. E' la dama di compagnia di Madama Wislow."

Alexi colse subito l'inclinazione che il ragazzo aveva volutamente dato al tono di voce quando aveva detto "Madama Wislow". La cosa la fece sentire come una pecora. A GroundTown, quando qualcuno comperava una pecora, lo faceva sempre cercandone una sana e forte, che fosse in grado di sopravvivere ai freddi inverni e alla scarsità di cibo producendo lana calda e latte fresco. Una pecora era un investimento per la vita, non molte persone potevano vantarsi di averne avuta più di una e andava scelta con grande cura. Tutti sapevano che le pecore migliori venivano dall'allevamento dei Morgan, appena fuori città. Lui era un grasso e borioso ex Cercatore benestante e sua moglie una donna minuta che amava curare gli animali. I loro erano sempre sani e belli. Per questo, quando un venditore che si era rifornito presso quell'allevamento si presentava a GroundTown, ci teneva subito a specificava "è una pecora dei Morgan!".

Alexi era la pecora di Madama Wislow, il che evidentemente le forniva un pedigree niente male agli occhi di Peter.

Notò inoltre che non si era minimamente preoccupato di presentarle a sua volta la donna. Non era importante, contava solamente che fosse sua madre ad apprezzarla e non il contrario.

La donna che si trovava di fronte era ancora giovane e bella. Aveva un'aria sprezzante e un atteggiamento altero. Indossava un largo cappello azzurro messo di sbieco, sotto cui spuntavano alcuni boccoli ribelli color grano. I suoi occhi erano irrequieti, infastiditi, annoiati, in cerca di qualcosa che valesse il loro tempo.

"Immagino che non ci si possa aspettare di meglio, dal momento che te ne sei venuto a vivere in questo postaccio. Quale ragazza per bene si prenderebbe un marito che abbandona la società?"

"Mamma ti garantisco che Dorotha è il meglio che si possa trovare. Non vedrete ragazza più a modo e rispettata in tutto il Castello."

La donna sbuffò, lanciandole una seconda occhiata più approfondita. "Ha gambe lunghe e forti. Il viso sembra grazioso e direi che si presenta discretamente. Dovremo educarla, naturalmente. Non ho alcuna intenzione di portare in società una contadina!"

Detto ciò, si voltò incamminandosi verso una conoscente che la attendeva poco distante.

"Ero sicuro che le saresti piaciuta!" esultò Peter, evidentemente emozionato.

Alexi fece una smorfia. "Ve ne sono grata, davvero, ma non credo di essere del tutto d'accordo con voi. Non mi sembra abbia speso parole molto lusinghiere nei miei confronti, mi ha chiamata contadina e ho il sospetto che non ritenga che io sia una persona per bene."

Peter la abbracciò in un modo del tutto inaspettato. "Non ha più senso essere formali, dammi del tu! Non capisci Dorotha? Mia madre ha appena fornito il suo consenso ufficiale!"

Alexi guardò il ragazzo felice e sorridente e si sentì incredibilmente a disagio stretta in quell'abbraccio totalmente inappropriato. Avrebbe voluto prenderlo a pugni, ma fu costretta a trattenersi.

Rebel - Risorta dalle ceneriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora