Apro gli occhi e mi ritrovo il viso di Diego appoggiato nell'incavo del mio collo, i suoi capelli arruffati davanti al viso mi fanno il solletico. E' bello da spezzarmi il fiato. Come ho fatto a vivere fino ad ora senza questa sensazione che ora provo? Non voglio altro. Non ho bisogno di nulla, a parte lui. E' il mio ossigeno, la mia fonte di vita.
Gli sposto i capelli dal viso e mi perdo a contemplarlo. Non è una di quelle bellezze che ti saltano agli occhi per la loro perfezione. Lui ha quegli occhi che quando ti fissano hanno il potere di amarti o distruggerti. Il naso forse è un po troppo importante, ma su di lui sta alla perfezione.
«Buon giorno...» sussurro appena apre gli occhi.
Mi mette a fuoco e non dice nulla, poi si gira e si guarda intorno smarrito.
Si sarà pentito? Ti prego no, non farmi questo.
«Stai bene?» mi domanda.
Ma che domanda mi fa? Certo che sto bene, finalmente siamo stati insieme.
«Io si, te non sembra...» sussurro senza guardarlo.
Si scosta da me.
Ecco lo sapevo. Si è pentito.
«Scusami è che era la prima volta che lo facevo con...»
«Una vergine» concludo io.
Sorride, ma sembra in difficoltà.
«Ho perso il controllo ad un certo punto... io non volevo... scusami!» si affretta a dire.
Ha perso il controllo? Ma di cosa parla? Per me è sempre stato sempre delicato e amorevole.
«E' stato tutto perfetto! Non mi hai fatto del male»
Finalmente compare un sorriso sul suo viso. Si avvicina, mi prende dalla nuca e mi tira a se per baciarmi. Siamo ancora completamente nudi e quando la mia pelle va a contatto con la sua, il mio corpo viene scosso dai brividi.
«Hai freddo?» mi chiede premuroso.
«No, ho bisogno di te» rido.
«Prima intendevo dire che era la prima volta che... stavo con un'altra...»
Cioè? Mi sta dicendo di non essere mai stato con nessun altra ragazzo oltre a Vanessa? Quindi è una cosa seria tra di loro e tra di noi. Non è mai stato con nessun altra.
«Davvero?»
«Stiamo insieme da molto...» sussurra stringendomi di più a se. Mi accarezza la tempia e mi una ciocca dietro l'orecchio e poi si china a baciarmi, delicato e dolce. Mi lecca con la lingua le labbra e poi la punta del naso. Scoppio a ridere divertita.
Mi fa sdraiare e mi sale sopra, con le gambe piegate lungo i miei fianchi. Mi prende i polsi e li posiziona sopra la mia testa. Li tiene stretti, ma solo per farmi capire che non devo muovermi. Poi inizia a baciarmi, leccarmi e succhiarmi. Ed è una strana tortura, molto piacevole.
«Diego!» strillo disperata quando la sua bocca oltrepassa l'ombelico. Se continua così potrei impazzire. Continuo a tremare scossa dal desiderio che ho di lui.
Alza lo sguardo e mi sorride minaccioso.
«Non hai mica detto che mi volevi?» mi chiede sicuro di se.
«No!» rispondo seria.
«Ah no?» sorride malizioso.
«Ho detto che ho bisogno di te... è diverso!» abbasso lo sguardo.
Mi prende il viso tra le mani e mi bacia in maniera forte, disperata. Sento le labbra doloranti sotto i suoi morsi. Sento qualcosa bagnarmi il viso. Quando apro gli occhi mi accorgo delle lacrime che scendono sul viso di Diego. Sta piangendo.
«Hey...» cerco di fermarlo.
«Ti prego...» mi zittisce e continua a baciarmi.
«Ti amo» mi esce spontaneo.
Lo sento ridere sulle mie labbra.
«Io ti amo da più tempo!» risponde ed io resto sconvolta da quella confessione.
Mi ama da più tempo, ma cosa intende? Da quando? Lui mi conosce da prima che io mi accorgessi di lui. Ma com'è possibile?
«Non me lo chiedere, non è ancora arrivato il momento» aggiunge, come se mi avesse letto nel pensiero.
Mi accontento di quell'affermazione e delle sue lacrime.
Qualche istante più tardi è di nuovo dentro di me. Ma questa volta è diverso. E' più intenso, come se prima si fosse trattenuto, timoroso. Ed io mi sento intorpidita e un po' dolorante, aveva ragione. Ma lo voglio ed il bisogno di lui è così forte da non volerlo ammettere.
«Devi lavorare oggi?» mi domanda mentre mi tiene stretta alle sue braccia.
Oddio! Salto giù dal letto in preda all'agitazione. Quella nottata è stata così sconvolgente da allontanarmi dalla realtà. Vita? Lavoro? Si Selene tu hai un lavoro, merda.
Corro in cucina e controllo la lavagna magnetica sul frigorifero. Oggi faccio il turno di chiusura, per fortuna. Intanto sento la pancia brontolare. Ma che ore sono? Ho fame. Guardo l'orologio che punta il mezzogiorno. E' tardissimo!
Apro il frigorifero e sento dei passi dietro di me. Diego mi abbraccia e mi tira a se.
«Quindi?» mi chiede appoggiando il mento sulla mia spalla.
«Chiudo... cosa mangiamo?» gli domando del tutto a mio agio completamente nuda in cucina, con lui stretto a me altrettanto nudo.
«Pranziamo fuori...» sussurra con la voce ancora rauca di sonno.
«Bell'idea!» rispondo e mi bacia sul collo, poi succhia.
So cosa mi sta facendo, un succhiotto.
«Ora sei marchiata, così tutti sapranno che sei mia!» scoppia a ridere e mi tira un piccolo schiaffo sul sedere.
Mi giro di scatto verso di lui, che accelera il passo verso il corridoio, ma lo raggiungo e gli salto sulla schiena. Attutisce il colpo e mi tira su da dietro alle ginocchia al volo. Lo stringo forte e gli mordicchio un orecchio, ride sorpreso.
«Facciamo una doccia?» mi chiede portandomi in bagno.
«Con te? No mi vergogno...» rispondo.
«Ti vergogni? Nelle scorse ore ti ho vista solo nuda, che problemi hai ora?» mi domanda facendomi scendere dalla sua schiena.
«Da adesso faremo tutto insieme?» gli chiedo esplicita.
Non sono abituata a questo. Non sono abituata a dormire, mangiare e lavarmi con la stessa persona. Forse sono strana, ma è così.
«Ti da fastidio?» mi chiede con un filo di voce e incrociando le braccia a modi difesa.
«No! E' che non sono abituata a tutto questo...»
«Ti farò abituare io!» esclama e mi trascina sotto la doccia.
Gli tiro qualche schiaffetto ridendo, per non dargliela subito vinta. Subito dopo accetto il fatto di volergli stare il più vicino possibile, sempre. Se prima il mio corpo riconosceva il suo, ora arde bramoso per averlo.
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Respirami
عاطفيةQuesta che state per leggere non è una storia come tante. Non è la solita poesia d'amore e opposti che si attraggono. La domanda che mi accompagna per l'intera storia è se si può amare qualcuno senza starci insieme. Esiste davvero quell'amore forte...