Arrivo ai controlli con Ryan che mi tiene per mano. E' stretta alla mia, quasi avesse paura che possa sfuggire all'improvviso. Sento la sua tensione trasparire dalla voce. Ha paura e non riesce a nasconderlo. m
Io ho più paura di lui. Da quando abito a Dublino sono tornata in Italia solo poche volte e ad ogni viaggio mi accompagnava Ryan. E' la seconda volta che prendo l'aereo da sola, la prima fu quando arrivai a Dublino tre anni fa.
«Dobbiamo salutarci!» sorrido guardandolo negli occhi.
«Ho accettato che tu andassi da sola, perché ho fiducia in noi...» sussurra avvicinandosi.
Mi abbraccia e mi bacia appassionatamente. Sento qualcuno fischiare d'approvazione. I soliti irlandesi.
«Ci vediamo tra qualche giorno!» gli accarezzo il viso e gli rubo il mio trolley di mano.
E' teso. Ha il viso contratto. Gli mando un bacio volante mentre sono in fila per i controlli e lui sorride compiaciuto.
Passati i controlli, cerco il Gate d'imbarco e mi siedo in attesa che lo aprano.
Appoggio le gambe incrociandole sul trolley e tiro fuori dalla borsa il mio Kindle. Vivo da anni a Dublino, ma scarico ancora libri in italiano. Il lessico Italiano è troppo ricco di parole particolari per poterlo abbandonare. Inizio a leggere il primo capitolo quando vengo interrotta da un uomo che mi si siede accanto.
«Legge in Italiano per imparare la lingua?» mi domanda l'uomo in un inglese impeccabile.
«No, sono italiana.» rispondo in inglese.
Mi giro a guardarlo, prima non l'avevo notato. E' un uomo sulla quarantina vestito in giacca e cravatta, con una valigetta anonima appoggiata sul porta riviste.
«Benissimo!» gli si illumina il viso e risponde in italiano.
Dà un occhio all'orologio e poi torna a guardarmi.
«Il Gate aprirà non prima di mezz'ora. Vuole aiutarmi a ripassare il mio italiano?» mi domanda singhiozzando a fatica tra una parola e l'altra.
«Certo!» rispondo io poco entusiasta.
Volevo solo leggere in tranquillità. Ma forse così il tempo passerà più in fretta.
«Era qui per turismo?» mi chiede.
«Vivo a Dublino da tre anni, ormai.»
«Io sono inglese, ma viaggio molto per lavoro.»
«Quanto starà in Italia?» glie chiedo.
«Non darmi del lei, mi sento vecchio»
«Mi fa sentire vecchio» lo correggo subito.
Sorride divertito.
«Qualche giorno a Milano per affari e poi torno a casa. Tu?» chiede schietto.
E' così diretto. Non so quanto sia giusto raccontare i fatti miei a un estraneo, ma lo faccio.
«Si sposa la mia migliore amica...» sussurro.
«Non sembri felice per lei»
Perché mi si deve sempre leggere tutto in faccia? Perché merda.
«Lei... lei si sposa con il fratello del»
Lascio la frase a metà. Si sposa con il fratello del mio ex? Come posso definirlo così se non siamo mai stati veramente insieme? Si sposa con l'unico amore della mia vita. Ecco, questo termine è più appropriato.
«...dell'unico amore della mia vita» stringo i denti nel dirlo.
L'uomo urla qualcosa in inglese che non capisco e le persone intorno a noi mi fissano.
«Da quando non lo vedi?» mi chiede interessato.
La vista mi si annebbia e la mente mi riporta all'ultimo giorno in cui lo vidi.
«Oggi è il suo compleanno, e non lo vedo da quasi tre anni!»
«Posso darti un consiglio?» chiede.
Accenno un si per essere cortese. Non accetto volentieri consigli, soprattutto dagli sconosciuti.
«Se lo ami ancora, riprovaci! Non è semplice trovare l'amore della vita. C'è chi non lo trova per una vita intera. Tu sei stata così fortunata, non lasciare che nulla al mondo te lo porti via!»
L'Hostess interrompe l'uomo e annuncia l'apertura del nostro Gate.
«E' stato un piacere parlare con te.»
L'uomo si alza in piedi, prende la sua valigetta e si allontana sorridente.
Resto qualche istante interdetta. Che strano. Ora che ha aperto il Gate si allontana? Starà andando in bagno prima di essere imbarcati Selene, non pensare a strane cose.
Sto attenta sia prima di salire sull'aereo che dopo, ma non c'è traccia di quell'uomo inglese. Ricontrollo anche quando arrivo in Italia, ma nulla. Assurdo. Ma chi era quell'uomo?
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Respirami
RomanceQuesta che state per leggere non è una storia come tante. Non è la solita poesia d'amore e opposti che si attraggono. La domanda che mi accompagna per l'intera storia è se si può amare qualcuno senza starci insieme. Esiste davvero quell'amore forte...