3. Incontri-scontri

133 8 0
                                    

Una settimana dopo..

Lunedì mattina mi sveglio presto, come tutti i giorni.
Preparo la colazione per Tommi, metto in ordine tutta la casa, faccio la lista della spesa, una doccia veloce e indosso la divisa da lavoro.
Sveglio Tommi,lo aiuto a vestirsi e usciamo di casa. Lo accompagno a scuola con la mia smart due posti.
Arrivo all' hotel alle 8 e 30 in punto!
C' è qualcosa di diverso rispetto agli altri giorni.
Cosa succede ? Perchè c è questo esercito di ragazzine urlanti?!
Fortuna che noi dipendenti abbiamo un parcheggio riservato perchè non c'è neanche più un posto.
Esco dall' auto già nervosa, entro nell' hotel prendo l'ascensore e mi dirigo nello spogliatoio a posare la mia borsa.
"Ehi Mare!"
Mi volto e vedo Jonathan, il mio amico di sempre,beh per lui non è soltanto amicizia ma ho provato ad essere chiara, non che si sia mai dichiarato apertamente ma certe cose le ragazze le capiscono.
"Ciao Jon! Cosa succede lì fuori?".
"Non ricordi? Oggi è il 20 settembre, arriva il grande re del pop!" dice con ilarità e squotendo la testa.
Cavolo! Me ne ero dimenticata, ci sarà un casino oggi!
"Enrico ci ha concesso anche mezz'ora di pausa per andarlo a vedere, recuperandola ovviamente!"
Non ci penso minimamente, farei tardi a prendere Tommi a scuola.
"Beh fagli qualche foto e inviamela" gli faccio l' occhiolino e mi avvio verso la porta.
"Spero solo riusciremo a tenere a bada questo esercito di fans sfegatate!"
Jon è un tuttofare qui. Aiuta in sala, con lo scarico della merce, a volte aiuta anche me. Oggi a quanto vedo dall' abbigliamento elegante sarà una specie di bodiguard. Si assicurerà che la situazione sia sotto controllo insieme ad altri come lui; ce ne vorranno tanti oggi! Abbiamo ospitato tante celebrità ma nessuna ha mai attirato tutte queste persone, per non parlare dei giornalisti, ci sono flash dappertutto.
Esco e mi dirigo con il carrello dei detersivi verso le camere del piano terra. Saluto le colleghe che hanno il mio stesso ruolo, tutte più grandi di me. Metto le cuffiette alle orecchie e prendo le distanze da tutto.
Da questa giornata frenetica e da tutti i pensieri che ho per la testa.
Dimentico le scadenze di fine mese e dimentico di essere chi sono davvero.
Inizio a cantare a voce bassa, spruzzo il detersivo a ritmo di musica e trascorro le mie ore di lavoro ancheggiando e canticchiando!

Mancano tre quarti d' ora alla fine del mio turno. Nonostante le cuffie ho sentito un pò di baldoria. Sono molto vicina alla sala dei convegni dove si sta tenendo l' evento; ogni tanto sentivo la voce del cantante intonare qualche canzone, ho tolto le cuffie e l'ho ascoltato,ha una bella voce: particolare, profonda. Ho sentito le voci delle fans urlare il suo nome e poi nient' altro.
La canzone nelle cuffie finisce e sento un frastuono esagerato,me le tolgo dalle orecchie e sento delle voci. Urla di ragazzine. Passi. Passi veloci
"Di qua Jared! Dobbiamo cambiare programma! Sono in troppe anche all'uscita sul retro!"
"Qui! fermiamoci qui!". I passi si fermano davanti la mia porta.Un attimo dopo la maniglia gira, sento uno scatto e la porta si spalanca. Questa è una camera superlussuosa, con un ampio ingresso, un salottino, un bagno grande quanto la mia casa e un angolo bar. Rimango ferma,non mi hanno ancora vista.
Ci sono due uomini che suppongo siano due guardie del corpo e dietro di loro scorgo dei capelli castani chiari e un corpo muscoloso senza maglia, una collana e tanti tatuaggi. Oh no! Ho capito chi è..
"Cazzo Marcus dieci guardie del corpo di novanta chili ognuno non sono state capaci di fermare una mandria di pazze?" Dice la pseudo star!
"Jared non ci aspettavamo così tante persone! Pensavamo ci fosse solo la ragazzina e qualche amica, non tutta la città!"
"Mi stavano uccidendo cazzo! Sono pieno di graffi!"
"Beh potevi evitare di toglierti la maglietta e lanciarla in aria, quello è stato il momento che le ha fatte scatenare di più!"
" Sta zitto Marc, andiamocene presto di qui, sono esausto"
"Presto la situazione si calmerà e proveremo ad uscire" dice l'altro.
Finalmente si guardano intorno e io prego affinchè si crei un buco nel pavimento e mi risucchi! Sono in divisa, senza trucco, i capelli legati... ma non prendiamoci in giro, la sua bellezza mi metterebbe ombra anche se fossi in abito da sera.
Marc mi vede per primo e il cantante si gira subito, mi guarda e sbianca.
Beh non sono così brutta! Non c'è bisogno di avere questa reazione esagerata!
"Oh cazzo! Ti prego non urlare, ti firmo un autografo, ti regalo un biglietto del prossimo concerto, anche una foto con me! Ma non fare nulla che attiri l'attenzione di quelle ragazze"
È davvero nel panico! Pensa che sia una fan. E io sono offesa, chi si crede di essere!? Non urlerei neanche se vedessi Brad Pitt! Beh, magari per Brad farei un'eccezione. Mi ricompongo dopo avergli squadrato i muscoli e gli rispondo, proprio mentre l'altro gli sta suggerendo che evidentemente sono muta
"Non si preoccupi"mi riferisco a lui guardandolo negli occhi, "Non urlo solitamente, non se non ne vale la pena. Vorrei solo uscire di qui e continuare il mio lavoro."
Lo vedo guardarmi dalla testa ai piedi, non sono il meglio della sensualità in divisa,ma non mi importa più adesso. La mia poca eleganza sembra quasi infastidirlo, il che mi crea soddisfazione e non disagio. Non è abituato alle persone che gli danno poca importanza.
"Ha capito con chi è in questa stanza ?" mi dice l' uomo che intuisco possa essere il suo manager.
"Si l 'ho capito,ma con tutta onestà non mi importa, non sono interessata al genere di canzone che fà il suo assistito, non sono una fan e ho degli impegni fra mezz' ora, devo uscire di qui!" Mi sto innervosendo davvero.
Il cantante sorride a Marcus e devo ammettere che ha davvero un bel sorriso. I lineamenti delicati, il nasino proporzionato, gli occhi color nocciola. Ha un gran fascino e tutta la sicurezza che ha di sè non fa altro che aumentarlo.
"Qui sono talmente presi dai loro impegni che non si accorgono neanche se una star gli passa davanti. Potresti nasconderti qui per mesi e non interesserebbe a nessuno. Andiamocene dai, penso che possiamo uscire adesso" dice Marcus squotendo la testa.
Jared smette di fissarmi e lo guarda
"Cosa hai detto?"
"Penso che possiamo uscire adesso.."
"No ,prima. Cosa hai detto ?"
"Che potresti nasconderti qui... per mesi..."
"E non interesserebbe a nessuno" dicono insieme
Marcus cambia espressione, sbianca immediatamente. Si gira intorno trova una poltrona e si siede.
"No Jared, non puoi restare qui"
"Ne abbiamo già parlato Marc, cercavo solo il luogo giusto. Questo hotel mi piace, e nessuno sembra così tanto interessato a me" dice guardandomi di nuovo. Io sono sempre più stufa, farò tardi accidenti!
"Non ho ancora capito che cosa ti stia succedendo, dovresti uscire, andare a ballare, divertirti..."
"Penso di averlo fatto per molto tempo,non bastano tutti i casini che ho combinato ? Ho bisogno di starmene un po' per conto mio. Penseranno tutti che sono tornato in Canada ma io sarò ancora qui"
"E per quanto tempo Jared ?"
"Il tempo opportuno per riprendermi"
"E quando ti riprenderai?"
"Non lo so, smettila di comportarti come mia madre!" Dice spazientito
"E tu smettila di comportarti in maniera insensata. Prendi un aereo dall' America fin qui per fare una buona azione e poi decidi di rimanere in questo albergo! E per quanto poi?!"
Jared non sembra essere per nulla offeso, lo guarda con superficialità
" Ti pago per fare ciò che ti chiedo non per sentirmi le tue prediche! Prenota una camera per qualche settimana in questo albergo e paga affinchè tengano la bocca chiusa, non voglio neanche un cazzo di flash!"
Sta urlando e io li guardo preoccupata.
Marc abbassa la testa, forse conosce il soggetto e sa che anche insistendo non otterrà risultati,che forse sia meglio assecondarlo, come un bambino viziato!
"Come vuoi Jared!" Gli dice, confermando le mie ipotesi. Che vergogna, si è già arreso!
"Il titolare dell' hotel non accetterà denaro, ospitarti sarà un modo per ripagare ciò che hai fatto oggi"
"Non mi interessa, fagli un bonifoco fai qualcosa ma assicurati che quei soldi gli arrivino, non deve sdebitarsi. Non ha nessun debito con me! Quello che ho fatto e ho detto è stato solo per quella bambina" Wow! Allora un po' di umanità ce l' ha! Anche Marc sembra meravigliato.
"Ok, beh! Io esco adesso, non sparire mi hai capito ? Chiama per qualsiasi cosa. Signorina!" Dice abbassando il capo in segno di saluto
"Arrivederla" lo saluto.
Cosa ? Ma anche io devo uscire!
"Aspetti"
dico cambiando idea e camminando verso la porta, ma lui l' ha già richiusa
"Non preoccuparti, non ti aggredisco" Mi giro e lo fulmino con lo sguardo
Lui mi guarda male e poi inizia a guardarsi intorno.
"Senti devo uscire di qui, tu fà ciò che vuoi,io me ne vado!"
" No!"
Mi si para davanti senza sfiorarmi. Mi ritrovo a guardare dei tatuaggi incomprensibili sul suo petto,alzo lo sguardo e mi specchio nei suoi occhi nocciola. È una ventina di centimetri più alto di me
"Ascoltami bene. Ciò che è stato detto in questa camera non deve arrivare alle orecchie di nessuno, se domani mattina mi ritrovo un solo fotografo qui sotto, ti aspetteranno dei guai seri".
DIO È COSÌ ARROGANTE!
Cerco di rimanere calma.
"Ho degli impegni un tantino più importanti di andare a spifferare i tuoi segreti alla stampa. Sai il mondo è fatto anche di persone che si fanno il culo per vivere! E io sono una di quelle. La mia vita è fatta di priorità e tu non sei una di quelle. Quindi calmati! E fammi uscire di qui!" Sto urlando!
Mi scruta incredulo, si avvicina alla porta, mi guarda dinuovo e finalmente la apre
"Prego!" mi fa segno di uscire con la mano. Cerco di calmarmi e mi ricordo del ruolo che ho; un' aggressione alla star del momento non mi porterà da nessuna parte. Lo guardo arrabbiata e mi decido ad uscire
"Esaurita!" lo sento dire mentre sbatte la porta
"Stronzo" gli dico di rimando
Guardo l' orologio e mi avvio di corsa allo spogliatoio al piano terra.
Cazzo! Ho dimenticato il mio ipod nella camera!
Non ci penso neanche a rientrare. Sono in ritardo e non ho nessuna voglia di ritrovarmi quella faccia arrogante, con quel finto sorrisino, davanti.
Mi avvio verso gli spogliatoi stufa e arrabbiata. Odio essere in ritardo! Ed è colpa sua, solo colpa sua!

FABLEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora