Torno a casa ma non trovo nessuno ad aspettarmi. Tommi e Jared saranno ancora dai vicini ma non ho nessuna voglia di andare alla porta accanto e fingere allegria. Vado in bagno mi spoglio e mi infilo sotto il getto di acqua calda. Ci resto per quasi un' ora. Esco in accappatoio e camminando sulle punte mi avvio in camera. Mi stendo sul letto senza vestirmi coperta solo dall' accappatoio e sento la stanchezza prendere possesso del mio corpo. Neanche mi accorgo del momento preciso in cui chiudo gli occhi e mi addormento.
Mi sveglio qualche ora dopo. Sono ancora in accappatoio. Il calore che mi aveva lasciato la doccia calda è svanito e un brivido mi sale sulla schiena. Guardo la finestra semi aperta, il sole è andato via e non riesco a capire che ora sia. Mi ricordo di Tom e Jared e corro subito in cucina. Lo trovo al lavandino che insapona i piatti. Mi volto verso l'orologio. Le 21. Ho dormito quasi quattro ore.
"Tommi sta già dormendo. Si è stancato tanto oggi con i figli di Melissa. Abbiamo pranzato e siamo andati al parco. Per cena abbiamo mangiato del pollo. No non l' ho bruciato. Adesso puoi anche andare a chiuderti in bagno e trascorrere le prossime quattro ore a nascondere sotto il trucco la voglia che non hai di uscire con lui" dice con tono annoiato
Alzo gli occhi al cielo
"Cos' è? Adesso hai anche il super potere di capire chi c'è alle tue spalle?" Gli dico avvicinandomi al lavandino stringendomi nell'accappatoio. Finalmente mi guarda negli occhi stregando con maggiore forza la padella. Si ferma per un secondo
"È impossibile non capire quando sei nei paraggi. Arriva prima il tuo profumo e poi tu" riprende a stregare la padella. Poggio la mano sul suo avambraccio stringendolo
"Così no. La graffi" immergo la mano nell'acqua toccando la sua e sfilandogli la spugna dalle mani. Mi faccio spazio affianco a lui e continuo a insaponare la padella con minor forza. Il suo braccio sinistro ruota intorno la mia schiena e rimango stretta fra le sue braccia con le mani nell'acqua insieme alle sue. Mi ricordo troppo tardi di avere addosso solo l'accappatoio.
"Non imparerò mai" sussurra al mio orecchio. Sorrido ma cerco di mantenermi concentrata.
"Ti sei divertito oggi?"
"Si. È stata una bella giornata. Il pranzo squisito e anche la compagnia. Penso di aver fatto colpo su Melissa. Sorrideva ad ogni cosa dicessi"
"Adesso proverai a baciare anche lei?"
"Adesso proverei a baciare te" smetto di stregare la padella cercando di mettere a tacere le mille voci urlanti dentro di me. Si la maggior parte provengono dal basso ventre.
Tira fuori le mani dal lavandino sciacquandole sotto il rubinetto e afferra i miei fianchi tirandomi più vicina a lui.
Tiro fuori le mie mani sciacquandole e chiudo il rubinetto. Il suo naso scorre sul mio collo ma sono bloccata. Non posso girarmi perchè l'accappatoio ormai è aperto. Sposto il viso nella direzione opposta alla sua mano che mi accarezza il viso.
"Smettila di opporti. Lo vuoi quanto me. E devi anche sfogare le tua rabbia. Sarebbe perfetto adesso"
"Si perfetto. Se non fosse per il fatto che fra qualche ora dovrei uscire con Jon"
"Non si accorgerà che sei venuta a letto con me. Farò in modo da lasciarti abbastanza forze per riuscire a sostenere la sua compagnia"
"Pensi che la tua sia migliore?" Sto praticamente ansimando
"Penso che la mia sia almeno più eccitante. Si"
La sua mano scende sul collo, sento la sua lingua che accarezza il mio orecchio. Spinge la mia schiena e la sua mano continua a scendere. La sento bagnata che tocca il seno.
"Dio Mare. Sei tutta nuda, con che coraggio vieni da me così?"
I miei occhi sono chiusi e non riesco a capire più le sue parole. Ho solo voglia di baciarlo.
Volto il viso verso la sua mano e inizio a leccare i polpastrelli, a morderli piano. Lo sento inspirare pesantemente. Ma so cosa ho in mente. Spero solo di riuscire a fermarmi.
"Riesco a tenerti il muso fin quando non incontro i tuoi occhi. Tu mi fai dimenticare tutto"
"Ero io quella arrabbiata"
Spingo con il sedere verso il suo addome e lo sento duro. Mi gira fra le sue braccia e finalmente ci guardiamo negli occhi. Quello che vedo è inaspettato. Più intenso delle altre volte. Occhi marroni che scorrono piano il mio corpo nudo fatta eccezione per le spalle e le braccia. Non cerco di coprirmi, il suo sguardo eccitato mi incoraggia a non farlo.
"Neanche tu riesci a tenermi il muso quando mi guardi"
"Non sfidarmi"
"No. Non ti sfido" dice risalendo piano con lo sguardo nei miei occhi
"Voglio solo che mi baci" porta una mano dietro il mio collo avvicinandomi senza lasciarmi via di fuga. Ci baciamo subito intensamente. Ci divoriamo, ci tocchiamo, le sue mani sono ovunque, stringono il mio seno, tirano i capelli. Ci spostiamo vicino al tavolo e mi sento sollevare. Mi siede sul bordo e si posiziona fra le mie gambe aperte. Lascio scivolare l' accappatoio giù dalle spalle e continuo a baciarlo.
"Ti voglio Jared"
"Anche io Mare. Dal primo giorno"
Scende sul collo, mi bacia i capezzoli, li lecca e mi lascia quasi venire fin quando non scende sulla pancia, continua a leccarmi e finalmente arriva dove io voglio. Poggio i piedi su due sedie che dispongo in mia comodità. Jared mi da un ultimo sguardo e inizia a leccarmi l' interno coscia. Si inginocchia per stare più comodo. Lo guardo ancora per un po' poi mi stendo sul tavolo lasciando la mia mano fra i suoi capelli. Non vedo più niente. Solo i suoi occhi che ogni tanto si sollevano nei miei. Il resto è un misto di emozioni dovuto a uno dei migliori o forse il migliore orgasmo mai avuto in vita mia. Finisco per dimenticarmi di tutto. Dei piatti sporchi in lavandino, di Tommi in camera, e del fatto che stia facendo del sesso orale sul tavolo che con molta probabilità avevano scelto i miei genitori prima di sposarsi. L' orgasmo arriva quasi subito. Impetuoso e forte ,mi spingo verso la sua bocca che muove benissimo
"Così tesoro. Vieni nella mia bocca"
Lecca ancora un po' stringendo i fianchi fra le sue mani e poi non capisco più niente. Chiudo gli occhi e mi lascio andare.
"Sei bellissima" sussurra risalendo e baciandomi l' addome.
Mi ricordo di quello che ho intenzione di fare e con ancora i postumi dell' orgasmo mi sollevo dal tavolo e scendo spingendolo. Mi guarda confuso mentre cerco di afferrare l'accappatoio.
"Dove pensi di andare Mare?!"
Rimetto l'accappatoio e lo chiudo tenendolo stretto con un braccio. Lo guardo negli occhi e cerco di mantenere un tono tranquillo come se nulla fosse successo
" ln camera mia. Devo prepararmi per un appuntamento importante" mi avvio verso il corridoio
"Stai scherzando? Stai interrompendo tutto di nuovo?" Dice venendomi dietro. Arrivo in camera e mi volto a guardarlo
"Faccio come te. Mi concedo un po' a tutti." Dico di spalle aprendo la porta della camera
"Io non ho concesso proprio niente!" Poggia il piede vicino alla porta impedendomi di chiuderla e si infila dentro anche lui
"L'hai baciata!" Dico a voce alta
"Ci siamo sfiorati le labbra. Non ricominciare!"
"Non ricomincio. Sto solo chiedendo un po' di privacy per potermi vestire" dico provando a darmi un tono. Senza arrabbiarmi di nuovo. Apre la bocca per dire qualcosa poi ci ripensa e la richiude. Scuote la testa voltandosi di spalle e andando verso la porta. Si ferma con la mano sulla maniglia e invece di aprirla la tira a sè e la chiude
"Ascolta Mare. Devi sapere una cosa." Dice a voce così bassa che penso di essermelo immaginata. Si volta e mi guarda negli occhi
"Sono un casino di problemi. So di essere impegnativo e distante da te anni luce. So che dovrò tornare alla mia vita prima o poi.
Ma so anche che questi mesi mi hanno insegnato tanto. Pensavo di avere fin troppi amici che mi volessero bene e invece chi mi cerca è solo mia madre e i migliaia di giornalisti impazziti. Pensavo di avere mille pregi ma ho di buono solo il conto in banca che a te non interessa per niente e non so come riuscire a fare colpo su te. Devo usare le mie forze, la mia testa.
Cerco di riparare i danni che faccio combinandone altri peggiori. Ero egoista e a volte arrogante, sono diventato vulnerabile e debole" dice allargando le braccia e sorridendo "Non sono sicuro più di niente se non di una cosa. Ti voglio. Ti voglio di giorno, di notte, voglio i nostri litigi e i tuoi baci. Voglio le mie mani su di te e tutto quello che abbiamo fatto in questi mesi. Non voglio nessun' altra se non te. Continui a dire che non è la mia realtà ma io non sono stato mai vero come in questo tempo con te,come ora. Voglio che adesso non mi lasci in questa casa da solo a pensarti con qualcun altro perchè sono io che ho bisogno di te. Adesso"
Rimaniamo a guardarci per qualche secondo in silenzio. E io non so cosa dire, non so come fare per negare che sia entrato nel mio cuore ma poi penso che non voglio neanche più farlo. Non penso a quello che lui è e a quanto siano distanti i nostri mondi, penso a ciò che mi ha confessato e a quanto io speravo che me lo dicesse. Provo a sforzarmi ma non riesco a ricordare un momento in cui sia stata così felice. Vorrei dirgli che è così anche per me ma l'emozione non mi permette di fare un discorso logico.
Mi volto per cercare il telefono
"Questo dovrebbe essere il momento in cui corri a baciarmi."
Sorrido componendo il numero e porto il telefono all' orecchio. Jared mi guarda senza capire
"Jon ciao" dico appena mi risponde
"Ciao Mare. Fra un' ora sono da te
"No Jon. Mi dispiace ma non posso più."
"Cosa significa che non puoi più?" Dice seccato
"Ho avuto un problema. Ti spiego domani al lavoro. Scusami ciao"
Chiudo la chiamata senza aspettare la sua risposta.
"È questo il momento in cui corro a baciarti" sorrido e gli vado incontro saltandogli in braccio. L' accappatoio si è riaperta. Jared ride, di quelle risate forti e felici ad occhi chiusi tenendomi stretta fra le braccia. Avanza di qualche passo facendomi stendere sul letto. Rimane a guardare e a baciare ogni singola parte del mio corpo finchè non sono io a salire su di lui e a fare lo stesso. Lo spoglio lentamente baciandolo ad ogni indumento che lascio cadere sul pavimento. Lecco ogni singola parte del suo corpo. Le spalle, il petto duro, gli addominali. Mi prendo tempo per accarezzare e osservare tutti i tatuaggi. Ci stringiamo finalmente nudi ed eccitati. Mi dimentico persino di chiedergli di infilarsi il preservativo ma è lui a cacciare una bustina dalla tasca della tuta. Quando entra dentro di me sono già bagnata e sul punto di arrivare di nuovo. Si muove lentamente e lo sento ansimare. Sono quasi sul punto di non ritorno
"Sei così stretta Mare. Sei bagnata e calda. Mi fai impazzire così"
Cerco di spingere più forte per sentirlo di più, gli mordo la spalla e gli graffio la schiena
"Piano tesoro o mi farai arrivare in un secondo" sorrido e cerco di non essere frettolosa finchè non è lui a chiedere di più e ad aumentare il ritmo
"Guardami Jared. Voglio che mi guardi"
"Ti sto guardando e sei bellissima" dice avvicinando la fronte alla mia
"Voglio che te lo ricordi sempre con chi sei stato. Se mi guardi non puoi confondermi con nessun' altra"
" non ti confonderei lo stesso con nessuna" dice spingendo forte e sempre più veloce
"Entra tutto Jared. Voglio sentirti tutto" spinge forte dentro di me rimanendo così per qualche secondo mentre continua a baciarmi la bocca. Arrivo con un orgasmo più forte del precedente. Sento i suoi occhi fissi su di me che mi guardano mentre perdo il contatto col mondo. Spinge ancora e ancora più profondamente fin quando non lo sento irrigidirsi. Arriva anche lui pronunciando il mio nome a voce bassa. Si stende su di me per qualche secondo rimanendo ancora dentro. Prende la mia mano portandosela all'altezza del cuore. Lo sento battere forte e veloce
"È per colpa sua se non potrei confonderti con nessun' altra"
Esce lentamente e si stende al mio fianco. Ci voltiamo e rimaniamo a guardarci in silenzio. Ma sappiamo entrambi quanto significato c'è nelle nostre parole non dette, nei nostri discorsi non ufficializzati, nei nostri sguardi silenziosi.
"Lo diremo a tutti" sussurra
"Per primo Tommi che sarà quello che rimarrà più traumatizzato"
"Glielo diremo insieme. Capirà. Almeno spero"
"E poi?" Sussurro ancora mentre percepisco un fastidio all'altezza dello stomaco. Ho quasi paura della risposta e di quello che sarà.
"E poi dovrò tornare sotto i riflettori. Con un' altra testa. Trascorrerò la maggior parte del tempo negli studi di registrazione. Verrò qui a girare il video del mio prossimo singolo. Ci vedremo più spesso di quanto tu possa immaginare. Lo giuro Mare. Ho bisogno di vederti" dice cercando di rincuorarmi vedendomi preoccupata.
"Quando andrai via?"
"Non lo so ancora tesoro" dice tirandomi a se. Mi volto dandogli le spalle
"Se ti metti in questa posizione è peggio per te" dice avvicinandosi alla mia schiena e baciandola tutta. Lo sento entrare piano dentro di me di nuovo, questa volta senza preservativo.
"Tornerò qui" sussurra e spinge piano portando la sua mano al mio mento voltandomi piano per baciarmi
"Perchè è qui che rimane il mio cuore, adesso che sono in pace con me stesso".
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FABLE
FanfictionEro felice prima di incontrarti. Insomma di quelle felicità minime: lo stipendio alla fine del mese, l' uscita con gli amici, il sorriso del mio fratellino. Era quella tutta la mia felicità. Poi sei arrivato tu, con il tuo successo, i tuoi soldi, la...