È ancora lì a fissare quella ruota. Stranamente non c' è nessuno in quella zona. Mi avvicino con calma. Posso alzare la voce,penso. La musica la coprirà abbastanza da non farla sentire a nessun altro se non a lui. L 'eccitazione mi sale su per lo stomaco. Sono a due passi da lui. Lo guardo ancora un secondo. Ha un profilo bellissimo devo ammettere. Riesco a scorgerlo anche col cappuccio. Respiro di nuovo, sembra diventare sempre più difficile. Ma perché!?
Mi avvicino ancora un pò e urlo
" OH MIO DIO! JARED BRIEF! SEI PROPRIO TUUU" Succede tutto in pochi istanti. Sbanda. Si volta, mi guarda velocemente e sta quasi per scappare. Ma dura pochi istanti, il tempo che i suoi occhi elaborino chi hanno visto. Quando capisce che sono io mi guarda in cagnesco. Rido a crepapelle
"Oddio! Dovevi vederti, eri terrorizzato!"
Mi afferra per un braccio per nulla divertito e mi porta nell angolo più scuro di tutta la festa
"Si puo sapere perchè mi torturi? Che fai mi segui?"
Cerco di ricompormi
"Senti non darti troppa importanza. Ti ho riconosciuto, tutto qui. Come potrebbero riuscirci in tanti stasera. Dici di voler stare lontano da tutto e tutti ma appena c' è l'occasione di vedere gente ti fai vivo?
Non è proprio il modo giusto per rimanere solo"
"Non ho mai detto di voler rimanere solo. Ho soltanto bisogno di lasciarmi alle spalle tutto quello.. Ma perchè lo sto dicendo a te?"
Alzo gli occhi al cielo
"Alla radio parlano di te lo sai? Hanno elencato tutti i casini che hai combinato. Ah e uno yacht per natale ? Wow, io mi sono regalata una piega dal parrucchiere sai?"
"Forse ti sei sentita meglio tu in quel momento che io.." rimango in silenzio alla sua risposta. Deve essere davvero triste sentirsi così. Avere tutto, ma allo stesso tempo accorgersi di non avere l'essenziale: le giuste persone e le giuste emozioni.
"Allora? Cosa ci fai qui?" Mi arriva l' aria fredda sotto il vestitino, mi sale un brivido su per la schiena ,incrocio le braccia per il freddo. Sta per rispondermi. Ma quando apre la bocca la richiude. Mi guarda.
Prima il seno, poi la vita. Infine le gambe. Sento la pelle accapponarsi.
Fa davvero tanto freddo mi dico
" Ero stanco di stare fra quelle quattro mura.Speravi di incontrarmi vestita così vero?"
"Certo. È stato il mio unico pensiero mentre mi preparavo. Speravo di vedere te. Di te non si puo dire lo stesso invece". Sto mentendo. Anche con una maglietta e un jeans fa una bellissima figura. Porta una felpa col cappuccio su una t-shirt dai colori sgargianti e un cappello con la visiera.
"Non volevo che mi riconoscessero tutti. Vestito così non do tanto nell occhio. E poi qui sembrano tutti interessati ad altro. Nessuno ti guarda negli occhi"
"Diciamo che sono stati solo dei casi foruiti. Credimi a breve sarai riconosciuto"
"Allora aiutami a trovare una via di fuga"
Lo guardo incuriosita
" E sarebbe?"
" Voglio salire sulla ruota. Sembra la giostra meno amata".
La festa del nostro patrono è frequentata maggiormente dagli abitanti del nostro paese. Sulla ruota panoramica ci sali per goderti lo spettacolo del mare. Ma tutti noi lo conosciamo a memoria. Non ci facciamo neanche più caso. Solo quei pochi turisti ci tengono tanto a salirci. Tutto il resto preferisce le giostre più pericolose.
"Non ci sono ragazzini. Posso stare tranquillo per qualche minuto e godermi la vista.
"Bene!" Dico fissando la giostra e poi lui
"Buona visione allora" mi volto per andare via ma non riesco a fare due passi che una mano mi stringe il polso
"Aspetta" . Mi volto e lo guardo. Ha degli occhi bellissimi e la luce delle giostre li mette ancora più in risalto. Continua a tenere il mio braccio nella sua mano
"Dimmi" mi ritrovo a guardargli le labbra. Ma cosa sto facendo? Riprenditi Mare.
Mi tira e mi avvicina di piu a se
"Avrei bisogno di chiederti un favore. Ecco mi farebbe davvero piacere fare un giro lissù. Non l' ho mai fatto in vita mia"
Sono a 10 centimetri da lui. Mi sta quasi sussurrando. Sono calamitata. Annuisco con la testa.
"Ti dispiacerebbe..." si ferma e fa scorrere il suo sguardo su di me. Sulle mie labbra, dinuovo mi guarda il seno, le mani e poi... Sta fissando la mia borsa?
"Prestarmi i soldi per fare un giro?" L' ha sussurrato come se mi stesse chiedendo di baciarlo. Ma mi ha chiesto ben altro. Che figlio di puttana! Mi riprendo dallo stato di trans in cui mi ha fatto cadere con le sue labbra e la sua vicinanza. Stacco il braccio dalla sua mano. Lo guardo furiosa
"Mi stai chiedendo dei soldi?"
"Cosa pensavi che ti chiedessi?" Sta sorridendo e cerca di fare l' innocente.
"tu chiedi dei soldi a me?"
" non posso mica pagare un giro in giostra con una carta di credito!"
"No"
"Appunto!"
"Stavo rispondendo alla domanda dei soldi. No! Non te li presto"
Mi guarda di nuovo con quegli occhi dolci
"mi stai negando la possibilità di una nuova avventura! Non l ho mai fatto! Per favore! Domani te li ridò!"
" Un giro sulla ruota panoramica non lo definirei proprio 'avventura'"
" Se ti avessi invitata a venire con me avresti pagato subito."
"Non è vero. Non ci sarei neanche salita"
" Certo, come no!" Si guarda intorno e si infila le mani nelle tasche dei jeans che si abbassa un pò, non abbastanza da poter vedere la pelle, leggo solo la marca dei boxer e mi affiora alla mente il ricordo di ieri.
Sembra davvero rassegnato.
"Non è possibile che stia elemosinando una moneta per un cavolo di giro in giostra, all' ultima persona che potrebbe prestarmi dei soldi!"
"Ehi sgonfiati un po'! Io soni qui a parlare con JB! Secondo te chi dei due è messo peggio?"
"E se mi riconoscessero adesso? Ti sentiresti in colpa per non avermi prestato dei soldi"
" Sarei contenta di non doverti più pulire la stanza"
Sorride
"Sei una stronza incorruttibile. E comunque vieni così domani a pulirmi la stanza"
alzo gli occhi al cielo ma dentro di me sono felice per i complimenti ricevuti.
Apro la borsa trovo una banconota da 5 euro e gliela porgo.
"Con questi dovresti fare un bel po' di giri" gli dico
Mi sorride di nuovo come un bambino. Ha dei denti perfetti. Bianchissimi. Si bagna il labbro inferiore con la lingua e poi lo morde.
"Grazie! Li riavrai presto"
"Beh è ovvio. Mi dispiace solo che questo vuoldire che ci rivedremo! "
"Smettila, tu non aspetti altro"
"Conto le ore che mi separano da te" gli dico con le mani sul petto
Squote la testa. La abbassa e non vedo più i suoi occhi nascosti dalla visiera.
Si volta e mi saluta con la mano
"Arrivederci Jared" gli dico
"Urlalo un po' di più" dice voltandosi di nuovo
"Non sto mica scappando dal mondo intero!"
Sorrido e mi volto andando verso il centro della festa.
Tommi! Mi ricordo subito di lui. Prendo il cellulare e chiamo Serena. Ho dimenticato tutto per dieci minuti. Il cuore mi batte forte e le mani mi tremano. Ma cosa mi prende? Ricordo la conversazione e sorrido pensando al terrore nei suoi occhi quando mi ha vista.
Leggo i messaggi di Serena, sono seduti sulle panchine ad aspettare i fuochi d' artificio. Li raggiungo ma prima mi fermo a comprare un mega palloncino dei minions per Tommi.Arrivo alla panchina dove sono seduti
"Questo è per te tesoro"dico a Tommi dandogli il pallone
"Grazie Mare"
Jon mi guarda e sorride. Nessuno sembra accorgersi di nulla. Tranne Serena che mi fissa con occhi curiosi
"Sicura di star bene ? Hai gli occhi che luccicano sembra che tu abbia bevuto
"Cosa dici !? Non ho bevuto"
"Beh forse é una mia impressione" Mi volto e sento ancora i suoi occhi su di me. Mi giro verso la ruota panoramica. Spero che gli stia piacendo il promontorio.
I fuochi d' artificio interrompono i miei pensieri. Sono bellissimi.sembra che partano dal mare. Rimaniamo in silenzio a guardarli. Guardo Tommi che chiude gli occhi di continuo per il forte rumore, lo stringo a me e gli otturo le orecchie con le mie mani.
"Così puoi guardarli meglio" gli urlo e lui mi sorride.
Jon si avvicina. Sento la sua mano dietro la mia schiena. Mi irrigidisco. Ma non mi volto a guardarlo. Rimango con gli occhi fissi a vedere il gioco di luci e suoni nel cielo.
Giro lo sguardo solo una volta
Verso la ruota panoramica...
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FABLE
FanfictionEro felice prima di incontrarti. Insomma di quelle felicità minime: lo stipendio alla fine del mese, l' uscita con gli amici, il sorriso del mio fratellino. Era quella tutta la mia felicità. Poi sei arrivato tu, con il tuo successo, i tuoi soldi, la...