Il lunedì successivo il cielo è plumbeo. Prendo dall' armadio una felpa da indossare sulla t-shirt e cerco di prepararmi psicologicamente al fatto che dovrò fare il cambio stagione, ottobre è alle porte. Ho cercato di fare meno rumore possibile stammattina quando mi sono alzata. Jared dormiva sul divano con le sue bellissime labbra schiuse,il petto si abbassava e rialzava in modo regolare. Il lenzuolo gli copriva le gambe ma non il petto e ho trattenuto a stento il sorriso quando ho visto tutte le coperte uscite da sotto il materasso. Almeno ci ha provato! Ho preparato il caffé e guardandolo per la prima volta ho pensato chi ci fosse nella mia casa. Il cantante piu ricercato dai giornalisti. Il più amato fra tutte le ragazzine che molto probabilmente venderebbero un polmone per trovarsi nella mia stessa situazione. Ma poi mi sono anche soffermata a pensare che ciò che io ho conosciuto di lui non lo ha visto nessuno. I suoi sorrisi autentici, il suo modo di fissare, vederlo dormire, vederlo compiere tutte le azioni di noi comuni. Provo a sentirmi fortunata per avere una persona importante come lui in giro per casa ma quello per cui mi sento davvero fortunata è per aver scoperto di avere un cuore che si rianima, che le farfalle esistono anche per me e che le palpitazioni e la gola secca non sono soltanto le descrizioni di qualche stupida protagonista di uno stupido romanzo. Aiuto Tommi a vestirsi afferro lo zaino e prima di chiudere la porta gli rimango un biglietto sul tavolino in salotto:
No, non sei per niente bello mentre russi sul mio amato divano. Non sei più in hotel, alza il culo e preparati la colazione, senza attirare l'attenzione dei pompieri. Saremo di ritorno all' 1 e mezza.
Ero indecisa sulla conclusione se scrivere 'baci' o 'un abbraccio'. Alla fine non ho scritto nulla.
Accompagno Tommi a scuola che mi porta ancora un po' di broncio.
"Ci vediamo all' uscita tesoro. Stasera ce ne staremo insieme sul divano come piace a te" abbozza un sorriso e scende dall' auto venendo vicino il mio sportello e abbasso finestrino
"Puoi uscire anche stasera se vuoi, Justin è il mio amico di casa. Ha detto che devo chiamarlo così, e ieri ci siamo divertiti tanto. Mi ha insegnato a tirare i pugni!" Sbianco e gli scombino i capelli con la mano
"Non testarli su nessuno Tom, mi raccomando" la campanella suona e lo vedo correre verso l' ingresso. Squoto la testa ricordandomi di non lasciarlo più da solo con lui. Lo farà diventare un pugile.Arrivo all' hotel e subito Sere mi ferma mentre indosso la divisa per le pulizie.
"Ehi come stai?"
"Bene, perchè?"
"Non hai risposto al mio messaggio, Jon ha detto di essere uscito con te ma non mi hai chiamata per stare con Tommi. Hai cambiato baby sitter? E anche amica?" Mette un broncio e scoppio a ridere
"No. Non ho cambiato niente. Solo che.." mi preparo a darle la notizia e lo faccio nel modo più naturale possibile
"Jared/Justin alloggia da noi da ieri sera e si è proposto come baby sitter quindi..." non dico nient'altro perchè lei sta gia urlando e saltellando.
" Dio! Ti rendi conto Jared sono il piu figo e ricco del mondo Brief in casa tua! A farti da babysitter! Ogni volta che ti verrà voglia di scopare ti basterà fare due passi e..."
"No! Non sarà affatto così,siamo solo diventati buoni amici"
"Certo... DIO! Lo dici come se non fosse niente di che ma, se lo raccontassi non ci crederebbe nessuno.
"Già, non capisco, sembra che nessuno lo riconosca davvero. Nessuno si accorge di lui, tanto da farmi dubitare se sia davvero famoso come dicono o solo uno scherzo
"Mare le persone di questo paesino sono ancora attaccate ai cantanti partenopei o al massimo qualcuno italiano. Tutti i cantanti e le band recenti chi vuoi che li conosca qui? Eppure hanno un enorme successo! Le persone di qui amano vivere nella preistoria, non si aggiornano e girano poco sui social. Tu stessa non ne sapevi nulla di lui, e Jon? Lo ha visto ma lo ha subito dimenticato come succede con gli altri comuni mortali. E poi l' abbigliamento, e il nuovo taglio aiutano a camuffarlo.
"Già. buon per lui" usciamo dallo spogliatoio dirigendoci all'ascensore
"Passi da me stasera?"
"Non posso, ho un appuntamento"
"Con..?"
"Freddi"
"Vuoi farti proprio male Sere?"
"Avevi detto che non mi avresti giudicata. Io, penso che sia la volta buona. Penso che voglia dirmi che vuole provarci davvero con me, non dobbiamo sposarci, solo viverci, ecco tutto"
La guardo dolcemente prendendole la
mano
"Lo spero davvero tanto. In caso contrario corri da me. sono a casa"
"Grazie ma non pensare a me,non sprecare l' occasione! Fra 20 anni ti sarai pentita di non averlo fatto prima!"
Sorrido e mi avvio con il carrello Dei detersivi verso le camere.
STAI LEGGENDO
FABLE
FanfictionEro felice prima di incontrarti. Insomma di quelle felicità minime: lo stipendio alla fine del mese, l' uscita con gli amici, il sorriso del mio fratellino. Era quella tutta la mia felicità. Poi sei arrivato tu, con il tuo successo, i tuoi soldi, la...