Sento dei rumori che non riesco a identificare provenire da lontano. delle voci che bisbigliano, risate. Ho ancora gli occhi chiusi. Li apro lentamente. Guardo la finestra serrata e il buio che mi avvolge. Che ore sono? Dove mi trovo? Capisco subito di trovarmi nel mio letto, lo riconosco. Richiudo gli occhi cercando di ricordare qualcosa e perchè mi sento così a pezzi? Sembro malata. non riesco a ricordare nulla della sera precedente, solo vaghe immagini di me che ballavo. E brindavo. Più di cinque o sei volte... Tommi! Tommi è ancora a casa di Sere! Guardo sul comodino il mio cellulare, lo accendo per guardare l' orario. Sono le 11. O mio Dio!
scatto dal letto e mi alzo in piedi. Non capisco più niente, la testa mi gira violentente e mi sale la nausea. Mi aggrappo al comodino per non cadere, urto un bicchiere che cade a terra frantumandosi. Mi risiedo piano sul letto cercando di far placare il dolore martellante alla testa.
"Mare!"
Apro gli ochi di scatto
"Tommi! Cosa...quando sei arrivato ? Chi ti ha aperto la porta?"
La mia testa gira ancora di più, la mia nausea aumenta forsennatamente quando sulla soglia della porta con le mani poggiate sulle spalle di Tommi compare lui. Spalanco gli occhi. Li richiudo perchè forse sono vittima di qualche visione. Li riapro ma è ancora lì, sorridente e totalmente a suo agio.
"Cosa diamine ci fai in casa mia tu?"
"Tommi cosa ne dici se continui a vedere il film e poi me lo spieghi?"
"Si! Vado!" Sorride a Jared e corre via. Non puo essere. Non solo è salito a casa mia, ha anche conosciuto Tommi! Lo guardo arrabbiata
"Adesso tu rispondi alle mie domande e poi esci subito da casa mia"
Incrocia le braccia e mi sorride poggiandosi al muro.
"Ti ho salvato la vita! sono stato fin troppo galante e poi ho aperto la porta a tuo fratello. Tutto qui"
La testa ricomincia a girarmi.
"Perchè sei qui?"
"Se ti racconto una cosa per volta non ci crederai mai. Forse è meglio se ti spiego tutto dal principio. Sarà molto breve ma anche difficile da accettare e credere per te"
Mi preparo ad ascoltarlo e lo vedo sorridere, forse per il mio aspetto. Se fuori sono come dentro non è difficile deridermi.
"Bene. Inizio da quando sei entrata in discoteca o quello te lo ricordi?"
"Quello lo ricordo. Ricordo anche di aver bevuto un po'"
"Un po' penso che sia riduttivo. Hai bevuto tanto, tantissimo. Troppo" dice guardandomi dalla testa ai piedi. Sono ancora seduta sul letto. Mi alzo nervosa, questa volta lentamente.
"Quindi?"
"Niente ti ho riaccompagnata a casa guidando il tuo giocattolino"
Cerco di ricordare e vaghe immagini mi tornano alla testa mentre scendo dall' auto sbattendo contro qualcosa, o qualcuno.
"Alla fine sono salito in ascensore con te per accertarmi che entrassi e che ti stendessi, magari non sul tappeto" sorride ancora e io mi avvicino
"Smettila di ridere Jared! Perchè sei rimasto?"
"Innanzitutto ero troppo stanco per tornare in hotel, era tardissimo e non sapevo come tornare. Non me ne sarei stato in strada un'altra notte, questa volta è stata colpa tua!"
Sento un gran freddo e mi accorgo di avere solo un top e dei pantaloncini al rovescio.
"In quale momento mi sarei tolta il vestito per indossare questi?" Dico indicando gli abiti che ho addosso.
"Diciamo che lo hai fatto da sola, io ti ho dato un aiuto per alzare i pantaloncini." arrossisco all' istante. Ce l' ho con me stessa per aver perso il controllo e con lui che.. beh, cosa avrebbe dovuto fare, lasciarmi sola? In realtà si è comportato come un buon amico, ammeno che...
"Sei tu che ci hai tenuto tanto a spogliarti. Mi hai fatto un bel po' di avance e resistere è stato difficile. Credimi."
Lo guardo incredula
"Io non ti ho fatto nessuna avance!"
In realtà non ricordo ancora nulla, e ho paura di quello che possa avergli detto
"Mi hai detto che ho un buon profumo, stando vicinissima al mio petto. In ascensore sei inciampata tra le mie braccia, su questo letto mi hai detto di non farmi pregare... e poi"
Mi avvicino velocemente a lui, lo tiro per la mano e lo faccio entrare. Guardo fuori, Tommi non è lì. Chiudo la porta e mi volto
"Jared non voglio ascoltare più niente. Voglio solo sapere una cosa."
"Si siede sul letto si guarda le mani e annuisce. Alza lo sguardo e non riesco a capire cosa vogliano dirmi quegli occhioni
"Io e te non siamo stati imsieme. Vero?"
Abbassa dinuovo lo sguardo, si asciuga le mani come sempre quando è nervoso e io ho davvero paura della risposta per mille motivi; perchè se è successo non ricordo assolutamente nulla, perchè mi sentirei a disagio da non poterlo più guardare, perchè passerei per l' ennesima che non ha resistito al suo fascino. Continua a tacere e poi finalmente apre la bocca e risponde
"Giura che non lo dirai a nessuno. Penso che perderei la mia reputazione se raccontassi che non ho approfittato di te qui dentro, soli, mentre tu mi pregavi di farlo" la mia ansia svanisce, non mi importa di cosa stia dicendo, non ero in me e non ricordo il momento esatto, quindi non posso vergognarmene.
"Sei uno stronzo! stavo davvero credendo..." squoto la testa e mi interrompo"
"E cosa hai raccontato a Tommi?"
"Stamattina bussavano alla porta, io ero steso sul divano e l'ho sentita subito,ho provato a svegliarti ma ti sei girata dall' altro lato"
"Non è vero. Io ho un sonno leggerissimo"
"Io penso che l' alcol ti abbia garantito un sonno profondo. Comunque alla sesta bussata ho aperto la porta e devo dire che sono rimasti entrambi meravigliati nel vedermi. Non so solitamente il livello è più scarso?"
Gli lancio un pupazzo addosso e lui sorride afferrandolo. Se lo gira fra le mani e torna a parlarmi
"Comunque mi sono presentato come tuo cugino, anzi VOSTRO cugino, ho detto che non ti eri sentita bene e che stavi ancora riposando. Abbiamo giocato e ci siamo conosciuti un po'. Devo dire che è molto intelligente. Sicura che siete fratelli?"
"È molto sveglio. Ma tu non rimarrai qui. Te ne vai adesso! Sto abbastanza bene". Apro la porta e mi dirigo in cucina
" Tutti pensano che ormai alloggio qui, anche lui." Mi sussurra. Mi allontano e do un bacio a Tommi sul divano
"Scusa tommi, non sono riuscita ad alzarmi prima, sono stata un po' male"
"Justin ha detto che ti sei vomitata sul vestito" dice in modo disgustato
Lo guardo storto. Cerco di ricordare il momento ma nella mia testa è buio totale. Adesso capisco il motivo di questa mia mise improvvisata e sono costretta a ringraziarlo mentalmente dinuovo.
"Si perchè non avevo la forza di alzarmi. Adesso sto bene comunque. Tu sei stato bene questa mattina con Justin?"
"Benissimo!" Dice entusiasta
"Potrà dormire nel letto con me? "
"Ne parliamo dopo" dico prendendo scopa e paletta e andando a raccogliere i cocci nella mia camera.
Mi volto e vedo Jared chiacchierare tranquilillamente con Tommi sul personaggio in tv . Si volta all' improvviso e mi sorprende a guardarlo
"Ho mandato un messaggio al tuo titolare. Gli ho detto che sei malata e che lo richiamerai quando ti sarai ripresa" sono davvero senza parole. Ha pensato a tutto. Se non ci fosse stato lui mi sarei trovata in guai seri. Mi prometto di non lasciarmi più influenzare dalla situazione, non posso permettermi tutte queste conseguenze.
"Grazie" gli dico sinceramente. Si alza dal divano e viene verso di me. È così strano vederlo qui. Sul mio divano, fra le mie cose, nella mia casa, vicino a Tommi.
"Sei davvero strana tu. Fino ad un minuto fa mi dicevi che ero uno stronzo, che non sarei dovuto rimanere. E adesso mi ringrazi? Cosa vuoi dirmi in realtà?"
sorrido, ma divento subito seria quando mi poggia una mano sul viso,
mi allontano in fretta ma la sua voce mi fa voltare dinuovo
"Se stanotte fosse successo qualcosa te lo saresti ricordata. Sobria o ubriaca, l'avresti tenuto impresso comunque." Si avvicina al mio orecchio, guardo Tommi che fissa la tv dandoci le spalle. Ho la scopa in una mano e la paletta in un'altra, stringo forte entrambe sentendo il suo odore che mi avvolge
"È difficile dimenticarsi di me, Meredith"
Chiudo gli occhi e cerco di non dar retta al mio cuore che gli sta dando ragione.#Ciao a tuttiiii.. un bacionee F. #
STAI LEGGENDO
FABLE
FanfictionEro felice prima di incontrarti. Insomma di quelle felicità minime: lo stipendio alla fine del mese, l' uscita con gli amici, il sorriso del mio fratellino. Era quella tutta la mia felicità. Poi sei arrivato tu, con il tuo successo, i tuoi soldi, la...