Mi infilo a letto, rigirandomi continuamente senza mai trovare la posizione giusta. Rimango sveglia fino alle 4, ma resta tutto uguale. Il telefono non squilla e il campanello non suona. Adesso non posso più dubitare. È chiaro che non se ne stanno a guardare le stelle in questo momento. Mi addormento intorno alle 5 e quando la sveglia suona alle 7 e 30 sembra che abbia sbattuto solo le palpebre e non mi sento per niente riposata. Me ne sto in silenzio tutto il tempo, le continue domande di Tom mi tengono lontana dai cattivi pensieri. Lo accompagno a scuola e vado all' hotel, durante il tragitto accendo la radio a volume altissimo e lascio che le parole di Sam Smith invadano i miei pensieri. Ecco! Non poteva esserci lui in quella stanza? O non esserci io?
Parcheggio l'auto e all' ingresso incontro Jon, con una divisa ,da cosa? Giardinere? Dei guanti e delle forbici. Mi sorride e mi fa segno di avvicinarmi.
"Ciao Jon" gli do un bacio sulla guancia e sembra offendersi
"Partiamo dal fatto che sono trascorsi dieci giorni dall' ultima volta che ti ho vista, e sai bene che dopo una settimana senza vederti divento irritabile. Secondo ,oggi è il mio compleanno e l' hai dimenticato!"
"Dio Jon, scusami mi è sfuggito! È che ho tanti di quei pensieri" in realtà è solo uno ad affollarmi la testa.
Gli do un altro bacio sulla guancia abbracciandolo e facendogli gli auguri
"Ok ti perdono"
"Hai organizzato qualcosa per stasera?"
"Nulla di particolare. Staremo da Nando a bere qualcosa, se ti va vieni. Anzi vieni e basta"
"Certo ci sarò" sorrido
"Ovviamente anche Justin è invitato"
"Ehm si... penso che ci sarà" mi incupisco subito pensando a dove possa essersi cacciato. Saluto Jon e inizio a lavorare.
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Alle nove di sera in punto busso alla porta di Alb e viene ad aprirmi Gioele, il più piccolo dei figli, dell' età di Tommi. Lo salutiamo e subito vanno a sedersi sul divano a guardare i cartoni. La moglie di Alb si affaccia dalla cucina, salutandomi con un caloroso abbraccio e riempiendomi di complimenti. Vengo investita da un odore di biscotti e mi viene in mente subito mia madre. Adorava sfornare biscotti e torte, mi chiedeva sempre di rimanere con lei, di imparare o almeno aiutarla, ma io ero sempre troppo impegnata a stare chiusa in camera al computer o ad uscire con gli amici. Davo per scontata la sua presenza, come la maggior parte dei figli.
"Fra poco arrivano le pizze ,e poi mangeremo i biscotti alle nocciole che ho preparato, te ne tengo qualcuno da parte, domani mangiali a colazione"
"Grazie mille Melissa, hai sempre un bel pensiero per noi" le dico sorridendo
"Non preoccuparti, pensa a divertirti stasera e lascia pure che Tommi dorma qui, domattina lo accompagnerà Alberto a scuola insieme a Gioele"
In quel momento i due figli più grandi entrano in cucina correndo intorno al tavolo.
"Andrea, Alessia, smettetela di litigare!"
"Mamma, Andrea ha preso il mio diario" continua la ragazzina. Sorrido guardandoli pensando a quando io litigavo con Tommi, nonostante i 15 anni di differenza!
Saluto tutti in fretta e mi avvio alla porta
"Meredith!" Mi volto a guardare Alb
"Sei bellissima ,ma prova a mangiare un po' di più, sei così magra!"
Gli sorrido dicendogli di non preoccuparsi, mentre il mio cuore si riempie di tenerezza. Anche se li vedo poco Alb e Malissa sono quello che si avvicina di più a dei genitori e io gli voglio bene. Lo saluto, lancio un bacio a Tommi e corro al locale.
Jared mi ha inviato un messaggio nel primo pomeriggio dicendomi che stava bene e che ci saremmo visti da Nando stasera. Non ho risposto, ovviamente, come se mi interessasse sapere come sta o come diamine faccia a sapere che stasera sarei stata lì. Ho indossato una maglietta a body e un pantalone vita alta, stivali di pelle con tacco . Porto fra le mani la giacca di Jon e un regalo comprato velocemente oggi pomeriggio.
Apro la porta del locale e vengo subito investita da un ondata di suoni, mi guardo intorno. Il locale è stato trasformato; ci sono festoni e manifesti ovunque, un dj che non ho mai visto qui e oltre a Sere, Freddi Jenny Jared e qualche amico di Jon che non conosco, la sala è vuota. Mi avvicino ai ragazzi continuando a guardare le pareti tappezzate con le foto di Jon ,da solo o con noi, è un atmosfera bellissima, sembra essere stata creata apposta per lui. Saluto tutti con un bacio cercando di evitare il più possibile Jared, è vicino al bancone con un drink in mano, solleva il bicchiere in segno di saluto e io alzo la mano per ricambiare, è bellissimo. Guardo i suoi abiti che non ho mai visto fin ora, ha una camicia nera, infilata nei jeans, finalmente stretti e senza cavallo basso, che mettono in risalto le sue gambe. Anche lui continua a fissarmi, con i suoi occhi profondi,quasi neri. Sono nervosa ma cerco di nasconderlo. Mi volto verso Jenny
"Jon mi aveva detto che non avrebbe organizzato nulla!"
"Infatti! Ho organizzato tutto io! È una festa a sorpresa, Nando ci ha concesso la sala tutta per noi"
"Wow è tutto perfetto! Complimenti! Quando hai preparato tutto questo? Dico indicando le pareti!"
"Beh mi ha aiutata..." Sere ci interrompe dicendoci che Jon è arrivato. Dopo pochi secondi la porta si apre e iniziamo tutti a cantare la canzone di buon compleanno, Jon rimane sulla soglia guardandosi intorno e poi posa gli occhi su di noi, è emozionato e continua a scuotere la testa incredulo.
Si avvicina e riceve gli auguri di tutti noi.
"Grazie ragazzi, è bellissimo!" Si volta verso sua sorella, la solleva dal pavimento facendole fare un giro, la mette giù e viene verso di me.
"Auguri di cuore Jon" gli porgo il regalo e lo abbraccio
"La tua presenza è il regalo più bello" mi sussurra all' orecchio. Sorrido mentre i ragazzi prendono posto al tavolo, cerco un posto per me voltandomi e inciampando negli occhi di Jared che si sta avvicinando.
Mi siedo vicino a Serena e subito dopo lui prende posto al mio fianco. Jon è a capotavola e inizia a scartare i suoi regali.
"Ciao Meredith"
"Justin" Dico in segno di saluto .
"Vuoi sapere dove sono stato nelle ultime 20 ore ?" Mi chiede. Continuo a guardare davanti a me, prendo il bicchiere fra le mani,bevo un po' di birra e rispondo mascherando la mia curiosità. Scuoto la testa con forza
"Assolutamente no. Non devi dirmi tutti i tuoi spostamenti" mi volto e gli sorrido
"Avevi detto che se avessi trovato qualcun' altra che ti portasse in giro avresti smesso di scocciare me. Beh è successo!" Dico con fintoentusiasmo e faccio un gran sorriso ricevendo un cambio uno sguardo infastidito,e anche incredulo. Mi alzo dalla sedia e vado vicino a Jon.
"Cosa ne dici ? Ti piace il mio regalo?" È una collanina con un ciondolo a forma di ancora.
"È bellissima, grazie. Balli con me?"
"Certo"
Ci avviamo in pista dove si sono già scatenati Serena e i due amici di Jon. Al tavolo sono rimasti solo Jared e Freddy che beve continuamente senza staccare gli occhi da Serena fin quando non si sente osservato da me e si decide ad alzarsi e uscire fuori, Serena si sta riprendendo. Non voglio che la illuda di nuovo. Intanto Jon ha preso le mie mani portandosele al collo. La musica cambia e diventa lenta. Le mani di Jon si posano sulla mia schiena e ci muoviamo lentamente. Cerco di non guardarlo mai negli occhi, non voglio che si creino situazioni strane, gli sorrido solo una volta ma poi continuo a rimanere il più distaccata possibile attendendo con ansia la fine della canzone. Perchè? Perchè non riesco a sciogliermi e ad avvicinarmi a lui? Sento gli occhi di Jared su di me. Alzo lo sguardo e riesco a vederlo, tiene la testa bassa, ma gli occhi sono fissi su di me, stringe la mascella .Jon mi fa fare un giro e sono costretta a mollare i suoi occhi.
"Puoi avvicinarti un po' di più ,se vuoi"
"È così che ballo"gli dico, facendo finta di nulla, potrebbe passare un camion tra noi. Non sarebbe andata proprio così se ci fosse stato qualcun altro al suo posto, ma richiudo subito quel pensiero nel cassetto più lontano del mio cervello.
Finalmente la canzone termina. Jon mi lascia lentamente, fortuna che Sere lo afferra per ballare e io sono libera di poter ritornare al mio posto.
Jared è ancora lì, con un altro bicchiere fra le mani.
"Sai quale termine userei per descriverti dopo questo ballo?" Lo sento sussurrare alle mie spalle
"Illuminami!" Volto di poco la testa verso di lui,continuando a tenere gli occhi fissi sulla pista da ballo
"Frigida. O anche disinteressata" guarda il suo bicchiere e continua
"Apatica. Impassibile. Indifferente. FREDDA. Fredda come un iceberg. Ne vuoi altri?"
"Scusami se non me lo sono scopato davanti ai tuoi occhi"
"Con me ci stavi riuscendo, su quella stessa pista" la indica con l' indice. Lo guardo da sopra la spalla, seduto in maniera annoiata, con il sedere in fondo alla sedia con tutta la sua aria da superiore. Odioso.
Fa un ultimo sorso e si alza in piedi
"Adesso stai a guardare: passione e desiderio"
Lo incenerisco con lo sguardo. Posa il bicchiere vicino al mio braccio alzandosi. Si avvicina a Jennifer e le prende la mano. Le sussurra qualcosa all' orecchio e vanno al centro della pista. La musica è movimentata e subito iniziano a muoversi vicinissimi. Il tempo di scaldarsi un po' e poco dopo Jared le afferra i fianchi le infila la coscia tra le sue e si muovono insieme. Le porta una mano al viso, le scosta i capelli e poi mette la testa sotto il suo collo.
"Wow" commenta Serena. Ma io sono una statua di sale. continuo a guardarli e cerco di imprimermi il più possibile l' immagine nella testa. 'Così non potrai farti strane idee' ,mi dico. Ricordo le sue parole e me le stampo nel cervello. Frigida, ecco cosa posso essere io. Li guardo ancora mentre la sua mano scende sotto i fianchi e lei si lascia toccare.
Indifferente e impassibile. Sono solo questo. Le parole continuano a girarmi per la testa. Sono furiosa,ma continuo a guardarli, un velo di lacrime mi appanna la vista, ma non li lascio andare,
'osserva quello che tu non sarai mai' mi ripeto. La musica si pompa e con essa le voci nella mia testa. Fredda come un iceberg. Sono completamente,totalmente svuotata. Sento il mio cuore che mi implora di staccare gli occhi, di passare ad un' immagine meno opprimente. Non riesco a sopportare altro. Afferro la borsa dietro di me, infilo velocemente il telefono dentro. Non voglio dargliela vinta. Non voglio che quando tornerà al suo posto mi vedrà seduta qui ad aver appreso la lezione di passionalità, non voglio dargli la soddisfazione di dover ammettere la mia freddezza. Mi alzo dalla sedia
"Tutto bene Mare?" Mi chiede Serena. Intanto in pista non c' è più nessuno, solo loro a dare spettacolo
"Si... si tutto bene" dico confusa senza guardarla negli occhi,mi giro intorno e non vedo Jon. Forse sarà in bagno
"Salutami Jon, dagli questa" le porgo la giacca di pelle, guardarla mi riporta solo alla mente il momento in cui Jared me l' ha tolta da dosso e non quando Jon me l' ha infilata
"Chiedigli scusa se vado via all' improvviso, ho avuto un problema" Sere non mi fa domande ,mi guarda preoccupata ma mi lascia andare via senza chiedermi altro.
Cammino velocemente verso la porta, la apro e lascio che l' aria fredda mi investa e mi calmi. Sento scorrere una lacrima sul viso e me l'asciugo velocemente cercando le chiavi dell' auto in borsa. Sono un fascio di nervi. Mi siedo subito in macchina, metto in moto e guido velocemente verso casa. So già in quale posto andare a trovare un po' di pace.
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FABLE
FanfictionEro felice prima di incontrarti. Insomma di quelle felicità minime: lo stipendio alla fine del mese, l' uscita con gli amici, il sorriso del mio fratellino. Era quella tutta la mia felicità. Poi sei arrivato tu, con il tuo successo, i tuoi soldi, la...