"Come ti sei conciato?!"
"Perchè? Cosa ho che non va?"
"Tutto! Sembri ricco anche a guardarti da lontano"
Sono all' hotel , precisamente nel parcheggio. Sono irritata per averlo aspettato più di mezz'ora. Sono gia le 8 di sera. A mezzanotte Tommi torna a casa dopo una lunga cena e carrellata di cartoni animati con i vicini.
L' obiettivo è quello di sorprendere Sere presentandomi con questo fantomatico vip!
Ma tra i miei piani non c'è quello di farlo riconoscere da tutte! Indossa un cappellino con visiera, delle scarpe rosse, una t-shirt stretta con una stampa improbabile con tanto di collana e anelli. Non sono brava con le marche ma so che è tutto firmato.
"Beh lo sono!"
"Questo non fa parte del piano Jared! E poi queste collane e tutti questi anelli! I ragazzi qui non li portano! Saresti subito notato!"
"Ok, ma ho solo questi. Mi dispiace. Adesso andiamo, non mi riconoscerà nessuno, ho il cappello!"
"Il cappello non copre nulla"
Solo i suoi bellissimi occhi nocciola, ma li rende solo piu profondi e scuri. Verrebbe voglia di abbassarsi sotto la visiera per guardarli meglio, almeno per me è stato così quando l'ho visto. Si è già avviato ad una porsche nel parcheggio, sicura proprietà di qualche cliente.
"Dimmi che riesci a permetterti almeno questa" mi dice con occhi speranzosi. Sorrido compiaciuta di potergli dare un dispiacere.
Indico la macchina alle mie spalle, premo il pulsante del telecomando per togliere l'allarme. La sua espressione cambia totalmente vedendo le luci della smart accendersi
"Non entra neanche il mio piede li dentro! Come puoi chiamarla macchina!"
Apro lo sportello e sorrido. Mi siedo metto in moto, apro il finestrino e mi affaccio
"Puoi sempre andare a piedi! Non mi dire che sei uno di quelli che compensano la loro mediocrità con macchine.."
Non mi lascia finire la frase, gira intorno alla macchina e apre lo sportello per sedersi
"No! Io le compro perchè le voglio. Fine! E in quanto a mediocrità" dice sedendosi in macchina e riempiendo l'abitacolo con il suo odore di pulito
"Non è un aggettivo che mi si addice!" Cerca di trovare la giusta posizione, indietreggia il sediolino
"Cavolo sono già nel cofano!"
Sono agitata di dover condividere uno spazio così piccolo con lui. Apro anche il suo finestrino e mi decido a lasciare piano la frizione ed uscire dal parcheggio. Sento i suoi occhi scrutarmi mentre guido e esco dalla città, prendo la strada che porta al nostro paese e mi ritrovo nel solito traffico che sono costretta a percorrere per raggiungere casa di Sere. Non sa nulla del nostro arrivo, le ho solo mandato un messaggio dicendole che questa sera l'avrei sorpresa.
"Perchè hai queste macchinine? E dei pennarelli nel cruscotto?"
Cavolo non mi sono neanche accorta che l'ha aperto
"Perchè non te ne stai buono e aspetti che arriviamo senza farti gli affari miei?" Rimetto tutto dentro rimanendo con gli occhi fissi al parabrezza e richiudendo il cassettino che Tommi ha invaso di giochi.
Mi guarda indeciso se lasciar perdere o insistere. Si abbandona sul sediolino e per fortuna non fa altre domande. Non voglio condividere con lui tutto ciò che riguarda la mia vita privata e Tommi ne fa parte!Arriviamo nel parco dove abita Sere. La telefono e le chiedo di aprirmi il cancello per entrare con l'auto
"Con questo aggeggino saresti entrata anche dal cancelletto per le persone!"
"Piantala! Me la sono sudata questa macchina. Qui non siamo tutti come te. Anzi, nessuno lo è. Se vuoi trascorrere del tempo in mia compagnia e conoscere questi posti e persone nuove non devi criticare tutto ciò che ho!"
"Non sto criticando. Volevo.."
"Non mi sembra che quello che tu hai ti abbia portato tanta felicità. Non saresti qui altrimenti"
Faccio un' ultima manovra per parcheggiare l'auto. Spengo il motore e lo guardo. Sembra quasi una persona normale con le proprie preoccupazioni e turbamenti.
"Già!Hai ragione. Forse tutto questo mi farà apprezzare di più quello che ho."
"O forse te lo farà odiare ancora di più"
Mi guarda come se avesse paura di questa eventualità ,come se non l'avesse neanche presa in considerazione.
"Adesso scendiamo dall'auto e saliamo subito a casa di Sere. Lei ti darà qualche abito meno eccentrico e togliti tutti questi accessori! Devi passare inosservato!"
"Lei solitamente indossa abiti maschili o io dovrò indossare qualcosa di femminile?"
Sorrido e scuoto la testa.
"Saresti carino in minigonna. Comunque no. Ha un fratello della tua stessa altezza, dovrebbe andarti qualcosa di suo.
"Bene! Indosserò anche panni usati!"
Scendo dalla macchina. Mi guardo intorno sperando comunque che non ci sia nessuno. alzo gli occhi alla finestra della camera di Sere. La tenda è chiusa. Meglio! Renderà più bello l'effetto sorpresa.Mi auguro solo che non abbia un aspetto tanto pietoso. Sono cinque giorni che non vede e non sente Freddy, il che è un grande traguardo.
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FABLE
FanfictionEro felice prima di incontrarti. Insomma di quelle felicità minime: lo stipendio alla fine del mese, l' uscita con gli amici, il sorriso del mio fratellino. Era quella tutta la mia felicità. Poi sei arrivato tu, con il tuo successo, i tuoi soldi, la...