8.Devo respirare!

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Domenica mi alzo presto, dopo una notte trascorsa a girarmi nel letto e a fantasticare su chissà quali cose.
Vado in cucina e preparo la colazione per Tommi. Lui si sveglia sempre dieci minuti dopo di me, è come se fossimo collaudati o forse lui è già sveglio da tanto ma aspetta che mi alzi prima io per poi seguirmi.
Verso il latte nel pentolino e accendo il gas. due cucchiaini di nesquik come piace a lui. Prendo la posta dal tavolo e inizio ad aprire le buste: pubblicità, la bolletta dell' elettricità e anche quella del gas, questo mese mi toccherà stringermi di più sugli acquisti. E poi una lettera, con il timbro dello stato che annuncia la solita visita da parte dell'assistente sociale. Perfetto, mi tocca fare anche le pulizie approfondite in ogni angolo della casa per la prossima settimana. Mi siedo sul divano finendo di mangiare il mio cornetto . Accendo il televisore e guardo passare alla televisione gli sbagli del mondo del giorno prima. Ma non ascolto quasi niente, mi limito ad osservare le immagini, la mia mente è altrove. All' istante in cui il mio cuore ha mancato un battito o ha accelerato facendone qualcuno in più. Mi accarezzo il collo, penso a tutto il tempo trascorso da sola, penso a quanto sia sensibile al solo tocco di un ragazzo. Chiudo gli occhi, mi lascio andare, continuo ad accarezzarmi il collo, scendo sul seno e poi..
"Buongiorno Mare" dice Tommi
la sua voce mi fa ritornare subito lucida. Cavolo! Tolgo la mano dal seno,per fortuna si sta ancora sfregando gli occhi e non mi ha vista. Si siede al tavolo e io mi alzo per posargli la tazza di latte sulla sua tovaglietta di spider-man.
Gli do un bacio sulla fronte e mi avvio dinuovo al divano.
"Tesoro oggi andiamo al centro commerciale a comprare un paio di scarpe nuove. La settimana prossima ci sarà un controllo dell' assistente sociale, dobbiamo essere bravi come sempre!"
"Va bene! Sarà fatto" per lui è come se fosse un gioco. Ogni volta che c'è un controllo dell' assistente parla di me venerandomi. A volte esagera anche un po', ma non abbiamo mai avuto problemi. A parte quando hanno trovato una busta di latte scaduto in frigo. 'Lo avrei buttato, me ne sarei accorta' dissi all'assistente. Da quel giorno trascorro il tempo nel supermercato a controllare tutte le date di scadenza. È una vita priva di colpi di scena la mia! Ne sono consapevole.

Arriviamo al MAXI di pomeriggio, è pieno di persone. Famiglie per lo più che girano per i negozi in cerca di qualsiasi cosa possa dargli una scusa per essere acquistata. Io non faccio così,se mi occorre qualcosa scendo a comprarla, non vado a girare in un centro commerciale guardando negozi e facendomi attirare da cose che non ho neanche davvero bisogno di comprare. Ci dirigiamo al negozio di scarpe e stiamo per entrare.
"Ehi! Dove andate voi?"
Mi volto e vedo il viso sorridente di Jon e Freddy.
"ciao ragazzi" li abbraccio e li bacio entrambi
"Dove andate?" Mi chiede Jon
"Dobbiamo comprare un paio di scarpette per lui e torniamo a casa. Volete fare un giro con noi ?"
Jon sta per accettare e sento Tommi che mi stringe la mano, non ha gradito il mio invito evidentemente.
"In realtà aspettiamo delle ragazze, dovrebbero arrivare a momenti.."
Guardo Freddi e poi Jon.
Certo, Serena è a casa non sapendo più cosa inventarsi nell'attesa di una sua chiamata e lui è qui ad aspettare qualche troia di turno. Sono nervosa e purtroppo non riesco a mascherarlo.
"Bene, divertitevi." Guardo male Freddy e peggio ancora Jon che è a conoscenza delle sofferenze di Serena e asseconda lui in questi appuntenti. Mi avvio al negozio di scarpe dando quasi una spallata a Jon che apre la bocca per dire qualcosa, ma la richiude subito. Ottima scelta, lo avrei sbranato, qualsiasi cosa avesse detto.
Mentre Tommi sceglie le scarpe mi prometto di rimanerlo una di queste sere ai vicini e di prelevare Serena con la forza per farle passare una serata superalcolica. Bisogna che si riprenda. Sta rifiutando tutti i miei tentativi. Dice che,e uso testuali parole 'non uscirò di casa fin quando non ci sarà qualcosa di davvero importante che non potrò perdermi per nulla al mondo'. Ho provato a chiamarla per tutta la giornata ma niente! Non risponde. Fa sempre così quando sta soffrendo per qualcuno, preferisce chiudersi in se stessa e non condividere le sue delusioni con nessuno. E io rispetto il suo modo di essere, ancora per pochi giorni.
Tommi sceglie delle scarpe da ginnastica con le luci che si accendono quando salta, pago tutto e lo porto a vedere un negozio di giocattoli ma non gli compro nulla. Passiamo avanti la gelateria ma non gli propongo nessun mega gelato. Ho bisogno di risparmiare il più possibile e lui mi aiuta su questo. Non pretende mai niente, accetta con entusiasmo solo quando sono io a proporgli qualcosa. Per fortuna! Altrimenti non sarei mai riuscita a negargli niente.

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