Cerco di capire dai suoi occhi di cosa si tratta, ma sono impenetrabili. Solo una lieve vena di preoccupazione.
Mi siedo composta sul divano e le faccio segno di sedersi. Si accomoda affianco a me e prende un gran respiro
"Jenny, mi ha confessato di aver baciato Jared" le parole le escono veloci dalla bocca e mi sembra di non averle afferrate tutte. Ma il concetto è chiaro. È chiaro anche che Serena abbia capito quanto mi piace lui. Sembra quasi che il mondo mi crolli addosso, sembra che quello che ci sia stato tra noi sia stato completamente cancellato, sembra ed è proprio così che sono,infuriata e amareggiata.
Sbatto le palpebre e
riesco a porle solo una domanda
"Quando?"
"La sera prima del compleanno di Jon. Quando sono andati via da qui. fra tante cose vuoi sapere il momento preciso? Nient' altro?"
"Hai anche i dettagli? No quelli risparmiameli" le dico con un sorriso amaro sulle labbra
"Beh però io penso...penso che con lei non sia stato un bacio indimenticabile altrimenti non avrebbe baciato te il giorno dopo" cerca di minimizzare la situazione e mi guarda con i suoi occhioni verdi. Scuoto la testa
"Non me l' ha detto. È questo il punto" Sento qualcosa spezzarsi dentro faccio un gran respiro guardando a terra. Cerco di non dare importanza alla cosa e cambio argomento
"Cos' altro volevi dirmi?" rimane a guardarsi per un po' le mani intrecciate
"Nulla. Te lo dirò un' altra volta. Non è niente di che. Devo andare adesso" si alza dal divano, prende la sua giacca avviandosi alla porta
"È un problema se non ti accompagno?"
"Non preoccuparti, e... Mare si sono solo sfiorati le labbra, nulla di che. Non dare sfogo a quello che eri"
"In che senso?"
"Si insomma... questa nuova Mare mi piace di più. Quella che sorride, che canticchia con gli occhi luminosi e tutte le altre cose che hai fatto nell' ultima settimana. Lui ti guarda nello stesso modo in cui lo guardi tu. Dagli modo di spiegarsi. Non chiuderti dinuovo in te stessa respingendo tutti"
"Non mi deve nessuna spiegazione, non sono la sua ragazza" dico seccata
"Ecco, lo stai già facendo". Cerco di trovare una risposta ma la porta si apre e si richiude prima che io possa replicareDieci minuti dopo Jared si affaccia alla porta. Sono talmente affollata di pensieri che non lo sento avvicinarsi. Guardo i suoi occhi cercando di minimizzare ciò che vedo. Sono solo due occhi che ti guardano come tanti altri.
Si siede accanto a me poggiando una mano sulla mia, la tiro indietro e lo guardo per chiedere spiegazioni. Un secondo prima di aprire bocca mi fermo.
Cosa fai Mare? Nel momento in cui pretenderai spiegazioni ammetterai di provare qualcosa in più che ti lega a lui.
Mi alzo prendo il giubbino e vado verso la porta.
"Dove vai?" Chiede
"Ho dimenticato... domani è festa e i supermercati saranno chiusi. Devo fare la spesa"
"Ma se sei entrata con due buste del supermercato prima"
"Ci sono altre cose da comprare. C'è la cena pronta nel fornetto"
"Torni dopo cena?" Si alza e viene verso la porta
"Si. Mi fermerò da Melissa per chiedere consiglio su come togliere quella macchia" si ferma voltandosi verso il divano e poi guarda dinuovo me
"Sono dispiaciuto per quello che è successo"
Penso per un attimo che si stia riferendo a quello che ho saputo, poi capisco e scuoto la testa.
"Non fa niente. Ci vediamo dopo" Apro la porta e la richiudo subito alle mie spalle.
L' aria fresca mi ridesta dai miei pensieri, chiudo la cerniera del giubbino e inizio a passeggiare. Cammino pensando a tutto e a niente, ripercorro i momenti più dolorosi e difficili della mia vita. Penso a quella che ero qualche mese fa e a quella che sono adesso. Penso ai miei sogni infranti, alle promesse fattemi e rotte. Cammino, sollevo il cappuccio sulla testa e scelgo di ricordare anche qualcosa di bello. I miei genitori, il diploma, i regali di natale, le uscite il mare e gli amici. Inevitabilmente scivolano davanti ai miei occhi tutti i momenti con Jared. Dal primo giorno in cui l'ho visto fino ad ora. Mi guardo intorno e mi accorgo di essermi allontanata un bel po', guardo l' orologio. Sono quasi le otto. Torno indietro e guardo il cielo coperto di nuvole. Qualche goccia mi cade sul viso e mi avvio con passo spedito verso casa.
In ascensore premo il tasto per salire e mi accorgo che la passeggiata non è servita se non a ricordarmi quanto sono forte. Una volta sul pianerottolo giro a sinistra e suono al campanello di Melissa. Apre la porta e la sua espressione cambia
"Mare, tesoro. Tutto ok?"
Mi sforzo di sorridere
"Si Melissa. Sono venuta per chiederti un consiglio su una macchia che Tommi ha provocato al divano con della cioccolata. Non saprei come toglierla"
"Oh certo. Vieni, entra pure."
Mi lascia passare e chiude la porta.
Mi siedo sul divano spiegandole che tipo di macchia devo togliere e poco dopo mi raggiunge con una bottiglietta tra le mani
"Versane un po' su uno straccio umido. Dovrebbe andare via"
"Grazie" le dico
"Dov'è Tommi?"
"È dentro con nostro cugino"
"Va molto d' accordo con lui. Spero soltanto che non ne risentirà quando andrà via" rimango a fissare il pavimento pensando che anche io ne risentirò
"Vuoi fermarti a cenare con noi? Sto preparando dei toast. A breve arriveranno i bambini con Alberto"
"Ti ringrazio Melissa" dico alzandomi e andando verso la porta
"Preferisco tornare a casa e riposare. Domani lavoro nonostante il festivo"
Mi accompagna alla porta
"Porta Tommi da me prima di andare al lavoro. Giocherà con Gioele e se vuoi potrete pranzare qui
"Verrò a prenderlo dopo pranzo. Io mangio qualcosa al volo dopo il lavoro"
"Mangia però. E soprattutto riposa. Sei stanca. Hai bisogno di uscire un pò. Quel bel ragazzo..." dice ammiccando incrociando le braccia
"Qual è il suo nome?"
"Parli di Jon?"
"Si esatto. Sembra darti molte attenzioni"
"Già" dico poco convinta
"Grazie Melissa. A domani" la saluto e come al solito non chiude la porta se non dopo che io abbia chiuso la mia.
Entro in casa trovando Tommi già in pigiama e Jared affianco a lui con la sua solita matita e i fogli sparsi sul divano. Restiamo a guardarci per un po' mentre Tommi fissa i cartoni alla tv.
"Tutto ok? Mi stavo preoccupando. Iniziava a piovere forte"
"Tutto ok. Avete cenato?" dico togliendomi le scarpe
"Si. Ma Jared ha bruciato le cotolette" sollevo gli occhi al cielo
"Soltanto un poco, ed erano comunque commestibili" si giustifica
"Non hai comprato nulla?"
"Ho cambiato programma. Domani io lavorerò fino al pomeriggio e Tommi pranzerà dai vicini."
"Evviva!" Urla contento Tommi.
"Tu puoi arrangiarti da solo giusto?"
"Vuoi che vengo a farti compagnia nella pausa pranzo?"
"No" dico di schiena avviandomi verso il bagno.
"Può venire con me dai vicini? Giocheremo insieme a twister!"
Mi volto sollevando le spalle.
"Dovrò chiedere a Melissa, ma non penso ci siano problemi. Se per te va bene puoi andarci. Ci saranno altri tre bambini"
"Beh sempre meglio che restare da solo" dice guardandomi cercando di capire perchè sono così fredda
"Bene. Domani glielo dirò"
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FABLE
FanfictionEro felice prima di incontrarti. Insomma di quelle felicità minime: lo stipendio alla fine del mese, l' uscita con gli amici, il sorriso del mio fratellino. Era quella tutta la mia felicità. Poi sei arrivato tu, con il tuo successo, i tuoi soldi, la...