33. Ritorno da te

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Mi guarda confuso mentre io accendo la luce.
"Te l'avevo detto che sarei tornato al più presto. Sono arrivato oggi pomeriggio e sto alloggiando di nuovo all' hotel Stella. Ricordi che sarei venuto qui a girare il video del mio singolo?"
"Ricordo altro Jared" rispondo guardandolo furiosa. Sembra così tranquillo e continua a guardarmi smarrito, come se non capisse i motivi per cui mantengo le distanze da lui. Restiamo in silenzio a guardarci. Ha la barba meno curata e gli occhi stanchi, quegli occhi color nocciola che tanto ho desiderato di guardare in queste ultime settimane.
"Mare... non capisco..."
"Non c'è nulla da capire. Devi solo andartene da dove sei arrivato. E non provare più a farti trovare vicino casa mia o io ti denuncio"
"Cosa? Sei impazzita? Dio santo sono tre giorni che non dormo perchè non vedo l'ora di vedere te e Tommi. Ero stanco morto arrivato qui ma ho trovato lo stesso le forze per aspettarti. Non ho fatto nulla in America. Sono stato chiuso in quegli studi a registrare e a studiare. Ho trascorso il Natale a pensare soltanto a voi. Perchè mi sto meritando tutto questo?" Dice indicando lo spazio tra noi due.
"Non hai fatto nulla in America Jared? Ne sei proprio sicuro? Io ho visto qualcosa di diverso. O quella era la tua controfigura?"
"Dove Mare? Non capisco davvero" la mia rabbia se possibile sale ancora di più di fronte alla sua finta ingenuità ma resto comunque a spiegargli ciò che ho visto.
"Sei stato intervistato e hai dichiarato che io ero come tutte le altre. Hai chiesto perchè mi stessero dando tanta importanza tutti quanti visto che io non ero niente se non l'ennesima stupida che quando si è accorta di chi fossi ti ha ospitato in casa" mi ritornano alla testa tutte le sue parole durante quell'intervista e stringo i pugni cercando di calmarmi e non piangere. 'Mantieni la calma Mare'.
"Aspetta aspetta... io ho parlato così perchè... Dio mio Mare come hai potuto pensare che dicessi sul serio? Io volevo proteggervi! Volevo farvi apparire poco importanti per me per farvi ritornare alla vostra vita senza flash e giornalisti! Quell' intervista è servita solo a questo. Perciò ho accettato di farla"
"Mi hai reso ridicola di fronte a tutto il mondo Jared! Cosa me ne fregava di essere lasciata in pace dopo che tu mi avevi additata in quel modo? Dopo quelle parole piene di veleno! Sono diventata lo zimbello del Paese! Mi guardano tutti con pena, passo di fronte alle persone e smettono subito di parlare perchè l'oggetto delle loro conversazioni sono io! Si chiedono come ho potuto essere così ingenua ad innamorarmi di uno come te!" Prendo fiato e proseguo mentre lui scuote la testa
"E mezzo mondo guarda le mie foto pensando che io sia l' ennesima puttana che si è passata il famoso JB! Grazie tanto per avermi affibbiato questa etichetta!" gli urlo in faccia spingendolo. Fa un passo indietro scioccato e finalmente nei suoi occhi non leggo più calma, c'è solo terrore, paura e dispiacere.
"Mi hai uccisa. E io ti odio! Sparisci dalle nostre vite e lasciaci in pace!" Smetto di urlare e cala un silenzio rotto solo dal mio respiro affannosso. Mi volto verso la porta di casa mia per fargli capire che la discussione è chiusa poi mi ricordo che c'è un'altra cosa da dirgli.
"Mare io... mi dispiace tanto. Non volevo che..."
"Non devi dispiacerti per me. Io sto bene. E come hai detto tu, mi ricorderò di quei bei momenti pensando che è stata una fortuna che non ritornerà più nella vita. Anche se aver baciato Jon non mi ha fatto ricordare di essere stata tanto fortunata con te!" Mento spudoratamente ma tanto so che non gliene frega nulla.
I suoi occhi diventano scuri e li stringe serrando la mascella. Assisto ad una vera e propria trasformazione.  Sbatte una mano sulla mia porta facendomi sbandare.
"Sei soltanto una stupida. Te ne vuoi andare? Sei libera di farlo. Lo so io come sono stato in questo mese senza di te, mentre tu ti preparavi ad entrare nelle mutande di qualcun altro. Io non ho bisogno di pregarti e implorarti. Lo sai chi sono io?" Dice guardandomi un' ultima volta con disprezzo dalla testa ai piedi, si volta e  scende le scale mentre la luce si spegne di nuovo.
"Lo sai chi sono io Meredith? Ricordalo stanotte e per il resto della tua vita, quando sarai infelice con qualcun altro" le sue urla rimbombano nel buio e sento qualche porta del piano di sotto aprirsi. Il portone si apre e sbatte talmente tanto che le finestre del palazzo tremano. Resto in piedi al buio, tremo tutta mentre cerco di infilare la chiave nella serratura ed entro in casa. Non ricordo altro se non di essermi risvegliata al mattino sul divano ancora vestita e truccata e di aver pensato che fosse tutto un incubo. Invece no. È tutto reale.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 01, 2017 ⏰

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