Arrivo davanti la scuola di Tommi con 10 minuti di ritardo.
Lo vedo guardare con occhi speranzosi il cancello, non mi ha ancora vista. Il mio piccolo.
Quando era accaduto l' incidente ai nostri genitori io ero corsa in ospedale e lui aveva aspettato all' asilo tutto il tempo. Solo quando la maestra mi telefonò mi ricordai di lui. Non ero molto responsabile allora. Ovviamente quel giorno avevo anche marinato la scuola. No, non ero per niente responsabile! I miei me lo dicevano sempre 'Meredith, un giorno o l'altro dovrai assumerti delle responsabilità. Solo allora potrai dire di essere cresciuta' a volte ho pensato che l'avessero fatto apposta, per mettermi alla prova, pensavo che fosse tutto uno scherzo, che sarebbero rientrati dalla porta e sarebbero venuti a darmi un bacio sulla fronte mentre fingevo di studiare. Rimanevo per giorni con lo sguardo fisso sulla porta ad aspettare che qualcuno la aprisse, rimanendo delusa ogni volta.
I giudici volevano togliermi Tommi, volevano darci in affidamento ai nonni, ma quelli patermi erano morti e mia madre non aveva un buon rapporto con i suoi genitori. Durante una delle mie notti insonni, ho camminato per la casa per ore e ho capito; Tommi e io dovevamo rimanere insieme, in quella casa, senza l'aiuto di nessuno. Mi feci coraggio e il giorno dopo chiamai l'avvocato che con la sua voce annoiata disse "Il tutore sarà scelto in base a criteri che soddisfino in via assolutamente prioritaria gli interessi del minore: potrà essere la persona che concretamente si è occupata del minore alla scomparsa dei genitori, o quella persona che ha avuto con il bambino un rapporto affettivo più stretto e costante oltre ai genitori. Potrà essere un parente che per età e condizione familiare può offrirgli un ambiente consono alla crescita di un bambino" io corrispondevo a tutti quei criteri! "Avvocato voglio essere io la sua tutrice, non voglio che lo affidiate a nessuno!" il mio spirito combattivo era ritornato, avevo qualcosa per cui lottare ancora!
Fu difficile, nessuno ci credeva. Mi dissero che non sarebbe stato un gioco, che nessuno mi avrebbe aiutato apparte qualche minimo supporto economico dallo stato. Io non lo presi mai come un gioco. Il giorno dopo mi presentai all' hotel dove lavorava mia madre, presi il suo posto di lavoro lasciando in sospeso la domanda per l' università alla facoltà di pediatria.
Un mese( di visite continue di assistenze sociali )dopo ci fu la sentenza che mi dichiarò ufficialmente l'affidamento di Tommi. "Hai dimostrato determinazione e maturità" mi disse il giudice.
Ero felice! Non avremmo abbandonato la nostra casa e Tommi sarebbe rimasto con me. Solo allora ho iniziato a capire tutti i sacrifici che i miei genitori facevano. Non fu facile all' inizio far coincidere gli orari di lavoro con il rientro di Tommi da scuola,ma pian piano trovammo una stabilità. La nostra vita si era rivoluzionata, la mia più di tutte, non mi accorsi neanche di quanto ero cambiata,era avvenuto tutto così rapidamente; le mie amicizie non erano più le stesse, apparte Serena.Mi stendevo di notte nel letto con la schiena a pezzi. Non uscivo più perchè al mattino mi svegliavo presto, passavo il tempo libero a leggere libri di cucina per preparare quante più torte per Tommi. Vivevo per lui e il suo sorriso mi dava la carica per andare avanti.
Sono trascorsi tre anni da allora, e non ho mai avuto delle note negative dall' assistente sociale, Tommi dimostra di essere un bambino felice e spensierato come tutti gli altri, è questa la mia vittoria! Ogni giorno che passa so di avercela fatta, di essermi rialzata, nonostante tutto, nonostante tutti!Mi avvio a passo veloce verso il cancello e lo vedo corrermi incontro, c' è ancora qualche genitore che si è intrattenuto a parlare, ci guardano mentre ci abbracciamo forte. Il nostro legame è diventato fortissimo,indissolubile. Lui è il motivo per il quale non mi sono arresa e io... beh io sono l' unica che gli sia rimasta.
"Scusami Tommi ho avuto un contrattempo" gli dico ripensando a ciò che è accaduto lì dentro. Che razza di maleducato!
"Non preoccuparti Mare. Ho fame cosa prepari oggi?"
"Pasta al sugo, la tua preferita!"
"Evvivaa"
"E stasera ti porto a mangiare il gelato da ICE-CREAM che ne dici?"
"Ci andiamo con Serena?"
"Si! Ci saranno anche Jonathan e altri"
Si incupisce all' istante
"Che c' è ? Vuoi andarci solo con me ?"
"No, non mi piace che ci sia Jon"
"E perchè ?"
"Perchè lui... tu.. tu gli piaci.. e io.... io mi arrabbio!"
"Sei geloso ?"
Si gira e mi guarda. Ha un rapporto molto possessivo con me. La psicologa mi ha spiegato che ha paura che qualcuno mi porti via
"Non devi esserlo"gli dico arruffandogli i capelli e avviandoci alla macchina.-----------
Indosso un vestitino a maniche corte e un cardigan blu. Le giornate sono ancora calde, ma la sera le temperature scendono e fa freschetto. metto le converse ai piedi e mi avvio alla porta con Tommi. Ad aspettarmi in macchina ci sono serena e Freddy.
"Buonasera ragazzi" dice Freddy guardando Tommi
"Tommi non devi vestirti così bene!Le ragazze finiranno per guardare tutte te!"
Tommi ride ed entra in macchina
"Allaccia la cintura Tommi" gli dico subito
"Allora? Dove andiamo?"
"I ragazzi ci stanno aspettando al pub, mangiamo un panino e poi andremo a prendere un gelato da ICE-CREAM che ne dite?" Dice Serena guardando Tommi. È sempre lui al centro dell' attenzione e questo gli piace tantissimo.
Acconsentiamo tutti mentre Freddy mette in moto e la mia serata di svago ha inizio.Vieni al cinema con me domani? Mi dice Jon all' orecchio mentre Tommi è occupato a gustarsi il suo grande gelato
Lo guardo e mi allontano un pò
"Non posso Jon, non so con chi lasciare Tommi"
"Beh, c'è Serena"
"No Serena deve tenerlo già domani mattina". È la festa del nostro patrono, san Matteo e le scuole sono chiuse. Serena starà con lui durante le mie ore di lavoro.
"Ok. Allora facciamo un altra volta" dice con voce dispiaciuta.
Gli poggio una mano sulla spalla
"Dai la prossima volta ci sarò"
Mi sorride.
"Avete visto la mia foto con Jared Brief?" Ci dice mostrandoci il telefono.
"Sono riuscita a farmela scattare tra una ragazzina che si strappava i capelli e un' altra che mi urlava nelle orecchie!"
"Non siamo riusciti a tenere sotto controllo la situazione per tutte quelle ragazzine ed è dovuto scappare chissà dove. Penso che non ritornera più" dice Jon ridendosela
Io fingo di non sapere nulla e che quello che sia successo in quella stanza non sia accaduto.
"Com' è ? Bello?"Chiedo conoscendo già la risposta
"Bellissimo!" dice Serena entusiasmandosi e guardando Freddy, cercando nei suoi occhi un velo di gelosia.
"Ha delle labbra bellissime, capelli castani, degli occhi di un colore indefinibile, un timbro di voce stupendo, e i muscoli! Oddio Mare! Dovevi vedere quei musc..."
Le do un calcio sotto il tavolo perchè Tommi la sta guardando,
"Scusate" dice "mi sono lasciata andare"
Ridiamo tutti
"Era molto disponibile, e parlava a quella bambina così dolcemente".
'Certo,come no'dico dentro di me, ricordando le sue parole e tutta la sua arroganza.
"Si è saputo dove si sia nascosto adesso?" chiedo per vedere se abbiano già scoperto il suo rifugio
"No, è praticamente scomparso dinuovo. Dopo l' assedio delle fans, sul web non si sa ancora nulla. Solo che è tornato a casa. Lo hanno visto prendere l'aereo"
penso alla conversazione avuta con il suo manager e quello che dice non coincide con quello che era stato pattuito nella camera ma tengo la bocca chiusa. Avrà cambiato idea e sarà tornato a casa. Forse è normale per gente come lui avere questi sbalzi di umore e cambiare idea mille volte. Respiro, lieta di sapere che se ne sia tornato a casa. Non correrò il pericolo di incontrarlo durante il lavoro.
Finisco il mio gelato e la serata trascorre in tranquillità, possono essere solo così le serate in presenza di Tommi, se si prevede un po' di baldoria in più preferisco rimanerlo con i vicini che hanno un figlio della sua stessa età, ma non capita quasi mai.Jon ci accompagna a casa ma non mi dice nulla di mieloso come altre volte. Sente gli occhi di Tommi su di se, mi dà un bacio veloce sulla guancia e solo dopo che io sono scesa dalla macchina scende anche Tommi. Sorrido, gli do la mano ed entriamo nel portone. Il mio telefono squilla, lo prendo e leggo un messaggio
-Avrei voluto dirti che eri bellissima stasera, come tutte le altre sere, fai bei sogni. J.-
Sorrido e chiudo il telefono.
Ma il mio cuore non batte forte, il mio stomaco non fa capricci. Solo una lieve soddisfazione nel constatare che a qualcuno non sono indifferente.Ciao ragazzi! la storia inizia a prendere forma. Insisto sul descrivere la responsabilità ,gli impegni e la vita regolare di Mare perchè presto qualcuno sconvolgerà tutto! Ovviamente JB penso abbiate capito a chi è ispirato! Conosce l' italiano e spiegherò il motivo nei prossimi capitoli. Sarebbe stato più semplice ambientarlo in America ma a me l'Italia piace! Non mi dilungo e vi auguro buona lettura. Concedetevi qualche ora di spensieratezza.. Fede
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FABLE
FanfictionEro felice prima di incontrarti. Insomma di quelle felicità minime: lo stipendio alla fine del mese, l' uscita con gli amici, il sorriso del mio fratellino. Era quella tutta la mia felicità. Poi sei arrivato tu, con il tuo successo, i tuoi soldi, la...