capitolo 12

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Improvvisamente ho delle palpitazioni al petto, delle fitte al cuore, mi sento un peso.
Sento le cellule bruciare e la pelle pizzicare.
Cosa mi sta succedendo?
Una brutta sensazione si propaga nella mia mente e pulsa.
Trattengo un urlo e le corro incontro buttandomi per terra di fianco a lei.

‹‹Zia! Cosa è successo?››

Sanguina vistosamente dal polso.

‹‹Il coltello.›› borbotta a fatica.

Accanto al suo corpo scopro un coltello da cucina imbrattato del suo sangue.

‹‹Come è accaduto?›› chiedo.

Mi sporgo e prendo un panno asciutto e lo stringo forte sulla ferita, per fermare l'afflusso di sangue.

‹‹E' scivolato e la lama mi ha tagliato il polso. Oh, che stupida!›› mormora tra sè.

L'aiuto ad alzarsi, e la sorreggo fino alla sedia dove si siede comodamente e continua a stringere il panno.

‹‹Hai perso molto sangue, quindi non devi muoverti da qui. Vado a prendere delle bende.›› -la informo del mio allontanamento.

Nello stesso momento vedo entrare Ank e accucciarsi accanto a lei.
Il prurito cessa nello stesso istante.
Corro su per le scale e mi infilo nel bagno, dove vado in una disperata ricerca del necessario.

‹‹Devo pulire la zona e poi coprirla.›› -spiego ad entrambe.

Le ferite normalmente possono essere descritte in modo diverso.
Queste differenze possono avere a che fare con una descrizione delle dimensioni della ferita e spessore, oppure anche con le caratteristiche manifestamente visibili.
Il suo è un caso comunissimo.
Non è molto profondo e nè tanto superficiale.

‹‹Sei stata fortunata a non aver tagliato un arteria o essere morta dissanguata.›› -dico.

Mi sorride sforzatamente.

‹‹E' un bene che i tuoi genitori ti abbiamo insegnato le più piccole e importanti azioni da compiere in caso di emergenze.››

Annuisco.
Probabilmete sarebbe morta se non fossi arrivata in tempo.
Raccolgo il coltello.
Lo sciacquo e guardo il sangue staccarsi da esso e mescolarsi con l'acqua.

‹‹Ho commesso un grave errore.›› -borbotto e chiudo gli occhi per rimuginare a quanto sia stata affrettata.

‹‹Avermi salvata?›› -chiede scherzosamente.

‹‹Essermi iscritta. Insomma senza di me saresti sicuramente morta, e Albert non sarebbe deluso.››

‹‹Le cose accadono, le persone muoiono. Non puoi convivere con questo terrore. Ma è chiaro che sei destinata ad essere una persona valorosa e coraggiosa. Albert non vuole ammetterlo.››

‹‹Albert vuole che rimanga al sicuro.›› -dico.

‹‹Lui ti vuole bene. Ha perso suo padre, ed è ragionevole se non vuole perdere un'altra persona che ama per questo tipo di ruolo.››

Sobbalzo alla parola ama.
Oh, cosa sto combinando?

‹‹Sai, ho capito che ho perso molto sangue. Ma sono conscenziosa nel capire che qualcosa ti ha turbata. Vuoi parlarne?›› -mi chiede.

Adoro parlare con lei.
Rappresenta un solido ed eterno pilastro della mia vita, la mia compagna di vita.
Un impegno reciproco e interesse.
Ma ne vale senz'altro la pena.

‹‹Albert mi ha baciata!›› -sbotto.

‹‹Cosa? Era ora!›› quasi urla.

Sgrano gli occhi incredula.

Nashell: La Guardiana (#1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora