capitolo 18

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Entro nell'ampio salone e rimango abbagliata dalla forte luce.
Alcuni voci si interrompono al mio ingresso.
Cosa hanno tanto da bisbigliare?
Alcuni sorridono, altri restano immobili, certi osservano le crepe del muro come se io non fossi neppure entrata in stanza, e so che in fondo pesano che non dovrei essere qui.
Mi appoggio alla finestra , quasi fosse un regno nascosto dove possono accedere i miracoli.

‹‹Sei davvero uno schianto, brunetta.››

Roteo gli occhi come d'abitudine.

‹‹Perchè continui a girarmi intorno?›› -domando di fretta, cercando un modo per mandarlo via.

‹‹Tutti pensano che le donne siano destinate a non diventare nulla. Ma molti di loro non riescono ad osservare con attenzione. Voi donne siete complicate, giudiziose, invidiose e persino vendicative.››

‹‹E questo cosa c'entra?››

‹‹Che dentro di te scorre più energia di un semplice ragazzo.››

Il rapporto tra i due sessi può andare da un rigido cerimoniale a un'apparente completa libertà.
L'essenza della donna riesce a raggiungere i propri obiettivi senza dover ricorrere alla forza ed utilizzando quindi quell'astuzia e quella furbizia che si affinano col passare degli anni.

‹‹Ciò che voglio dire è che se osservi la maggior parte dei ragazzi in questa stanza, noti solo la loro aggressività e il loro propensi di risolvere le cose con uno sfogo fisico.›› - continua.

‹‹Perchè mi stai dicendo questo?›› -Aggrotto la fronte imperterrita.

‹‹Signori, potete avvicinarvi al tavolo.››

In sala si fa spazio il Re. Ognuno si accomoda nel proprio posto assegnato.

‹‹Vi ho fatto riunire qui, per un semplice motivo: conoscervi. Il mio defunto padre ha avuto il piacere di incontrare la maggior parte dei guardiani che hanno residenziato nel castello; ma il destino ha voluto che continuassi io a gestire questa tradizione. Purtroppo due dei nostri precedenti guardiani sono deceduti un paio di anni fa, e l'ultimo rimasto non è più in grado di svolgere questo ruolo. Con molta attenzione e varie ricerche, abbiamo deciso di abbassare il numero degli anni e ridurlo per un massimo di sette anni. ››

Ascolto con attenzione.

‹‹Considerando che questa è la prima selezione che avviene da quando sono stato incoronato, sono state apportate varie modifiche alle prove.››

Raddrizzo la schiena, improvvisamente incuriosita. Cosa vuol dire?

‹‹Vi porteremo vicino al confine dove affronterete l'unica ed importante prova: la sopravvivenza.››

Deglutisco appena.
Dipende da due fenomeni o processi contrastanti, de modi di raggiungere l'adattamento.
E' l istinto più forte dell'essere umano.
Tendiamo il calice in alto e osservo il sorriso sghembo di un ragazzo di fronte a me.
Sarà la mia fine.
Non riuscirò a diventare una guardiana.

*

Si dice che quando una persona guarda le stelle è come se volesse ritrovare la propria dimensione dispersa nell'universo.
Ed io ho bisogno di ritrovarmi.
Esco in giardino e continuo a rimanere senza nulla da dire per lo splendore che circonda questo posto.
Con i movimenti delle lucciole i rami, le piante sembrano muoversi a ritmo di musica.
Vorrei che questo momento duri per sempre. E' la miglior medicina.
Tendo la mano verso di essi e mi concentro su quella melodia. Le lucciole vanno in sinfonia col muoversi della mia mano. 

‹‹Non riesci a dormire?››

Sobbalzo e lascio immediatamente la presa.

‹‹Matt!››

Trattengo un urlo liberatorio.

‹‹Devi stare attenta quando pratichi magia all'aperto.››

Magia, certo. Devo ancora abituarmi a tutto ciò.

‹‹Mi stavi di nuovo controllando?›› -chiedo con voce misteriosamente calma.

Scuote la testa e si siede accanto a me. La notte è davvero un mistero e porta con sé altri enigmi immaginari.

‹‹Tua zia non c'entra nulla.››

‹‹Oh..›› -bisbiglio

‹‹Mi sembri particolarmente docile. Hai finito la tua dose di nervosismo?››

Lo guardo storto.

‹‹E tu hai finito la tua dose giornaliera di arroganza?›› -enfatizzo il tutto con un'alzata sopraciliare.

Ride e non riesco a non ricambiare.

‹‹Sei nervosa per domani?››

‹‹Sono terrorizzata.›› -confesso senza mezzi termini.

Non so davvero cosa aspettarmi. Sembrano tutti pronti a sbranarmi.

‹‹Non esserlo. Vedrai che sarà una cazzata, esattamente come la sopravvivenza con me nei giorni passati.›› 

Distende le gambe e allunga il collo all'indietro per portare lo sguardo verso le stelle. Lo imito senza pensarci e mi perdo in esse. Chissà dove andrò alla fine di tutto questo. Diventerò una cometa? Una costellazione?

‹‹Non credo che esista qualcosa di più terribile del passare un pomeriggio in tua compagnia.›› -ribadisco e lascio uscire una timida risata.

Matt riabbassa il capo nella mia direzione e io non ho forza per non ricambiare la sua espressione. È preoccupato, almeno credo che lo sia. 

‹‹Tua zia è davvero orgogliosa di vederti qui. So che non te lo direbbe mai, ma sono certo che ti saprà al sicuro.›› -borbotta in silenzio.

Lo spero. Lo spero, tanto.

Nashell: La Guardiana (#1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora