capitolo 14

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"Con il termine magia si indica una tecnica che si prefigge lo scopo di influenzare gli eventi e di dominare i fenomeni fisici e l'essere umano con la volontà; a tal fine la "magia" può servirsi di gesti, atti e formule verbali, o di rituali appropriati.

Una distinzione che viene generalmente fatta è quella tra magia biancia e magia nera, a seconda che i fini dell'operatore siano benefici o malvagi, e se nella sua pratica possono essere coinvolte delle entità positive (angeli, divinità, spiriti degli antenati) o negativi (demoni).

La scienza magica si basa sui simboli: le parole, pensieri, figure, danza, suoni o strumenti vari.
Lo strumento primario è la mente che si focalizza con tutto il resto per il suo intento"

Richiudo il fascicolo.

‹‹Hai mai incontrato streghe che facevano uso della magia nera?›› -chiedo.

‹‹Una volta è capitato, ma è stato tanto tempo fa. Continua con la lettura.››

Chiude gli occhi, come per ricostruire una scena, come per ricordarsi meglio, per richiamare alla mente qualche immagine.

‹‹Sono stanca di leggere.›› -sbuffo.

‹‹Il tuo spirito è intrepido e può essere anche nocivo. E' opportuno che tu impari a gestire le tue emozioni prima di imparare le arti magiche.››

Sbuffo annoiata.

‹‹L'ho capito già da più un ora, che il controllo dipende dalle emozioni.›› -cantileno.

‹‹Parlami dei mortem.›› -dico.

La zia mi scruta attentamente.

‹‹Come fai a sapere?›› -domanda.

Alzo le spalle.

‹‹Tesoro, se hai qualcosa di serio da chiedere, non girarci in tondo.››

‹‹Sei tu che mi hai detto che sono la Prescelta, è normale che mi informo su chi dovrei combattere.›› -dico.

Continua a fissarmi, ma alla fine cede.

‹‹I mortem, o comunemente chiamati demoni, non sono altro che essere spregevoli senza anima. Amano distruggere, privare le persone della speranza e annientare ogni barlume di felicità. Immagino che tu adesso stia pensando a come è possibile riconoscerli. Molto tempo fa è stato rinvenuto un fascicolo, dettagli riguardanti la loro forma. Sono identici a noi essere umani, ma considerando che sono privi del loro principio vitale i loro occhi rispecchiano il loro vuoto.››

‹‹Quindi si può riconoscerli solo dai loro vuotissimi e neri occhi?›› -chiedo.

‹‹E dalla loro espressione martoriata pronunciando la parola "Vitae".››

Scoppio in una risata.

‹‹Sei seria? Grazie ad una banalissima parola si può annientarli? Non posso credere che tu ci creda veramente.››

La zia non si scompone.

‹‹Credi che sia divertente?›› -domanda seria.

‹‹Lo capisco che tu e i tuoi amici credete in certe storie, ma sono solo racconti. Infinite parole raccontate da persone insane. Non hai nessuna prova che questi demoni siano davvero esistiti e ne tanto meno che siano intrappolati nell'albero.››

E' assurdo.
Non ci si può basare solo da una raccolta trovata chissà dove.

‹‹Ma credi alla magia.›› -dice.

‹‹Perchè ho la prova che esiste realmente. La sento pulsare sotto i polpastrelli.›› -esclamo.

‹‹Immagino che cambierai idea quando sarai costretta a combatterli.››

Nashell: La Guardiana (#1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora