2° Man.

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  I suoi occhi continuano ad incollarsi ai miei e la sua mascella contratta è l'avvertenza del pericolo.
-Oh, ripensandoci, l'ho fatto di proposito.- Ribatto con acidità, vedendo l'uomo inarcare un sopracciglio.
-Sei proprio una stronza.- Borbotta invece l'uomo che ieri sera mi ha riportata a casa e mi ha salvata da quel branco
di ragazzi con gli ormoni a mille.
-Credi che la tua offesa, possa ferirmi?-
-In realtà, non capisco ancora cosa cazzo ci fai tu nel giardino di casa mia.-
Oh mio Dio.
Allora è lui Syn...il migliore amico di Rev.
-Sto cercando qualcuno con cui scopare.- Continuo con indifferenza, non abbandonando i miei soliti modi bruschi.
-Sarà che casa mia non è un bordello dove puoi vendere il tuo corpo al primo che ti capita davanti.-
-D'accordo papà, grazie per avermelo ricordato.- Sbotto, allontanandomi dall'uomo per potermi avvicinare ad un ragazzo con una bottiglia
di "Jack Daniel's" Tra le mani.
Gli sfilo la bottiglia con velocità, prendendola tra le mani e bevendone dei lunghi sorsi.
-Ma che cazz...- Prova a dire il ragazzo dagli occhi cerulei ed i capelli neri.
-Ora te la puoi riprendere.- Gli restituisco la bottiglia, piena per metà,sentendomi mancare quasi il terreno sotto ai piedi.
Ho proprio bisogno di un pò di divertimento.
Sò quello che vogliono i ragazzi da me ma...non ho voglia di tentare il pericolo anche stasera.
-Hey, ti senti bene?- Mi domanda ancora il ragazzo dai capelli neri, che sta provando a sorreggermi.
-Si, sto bene. Levati di torno adesso.- Rispondo a tono, vedendo il ragazzo lasciarmi all'istante.
Dovrei ricordarmi più spesso del fatto che sono terribilmente astemia e che anche un goccio di liquore può mandarmi in tilt.
Barcollando di qua e di là, rientro nella villa, cercando Jimmy.
Improvvisamente però, due enormi braccia mi prendono facendomi sussultare.
L'uomo che ho davanti agli occhi è sempre Syn che questa volta,mi guarda come se provasse disgusto per ciò che sta osservando.
-Presto, diventerai una decadente.- Mi sussurra la sua dolce ed inebriante voce, rendendomi pazza.
-Fatti i cazzi tuoi.- Dico, avvinghiando le mie braccia al suo collo e baciandolo con foga.
Lui non sembra esser infastidito da questo mio gesto e con fare da esperto, fa entrare la sua lingua nella mia bocca.
E' strano ma ho sempre avuto un debole per le labbra dei ragazzi e poi...queste labbra così piccole e sottili hanno bisogno di essere
un pò alimentate.
Mi stacco velocemente dalle labbra del trent'enne sorridendogli con malizia, osservando il suo sguardo spaesato. Syn, continua a guardarmi
come se ne volesse ancora...come se questo insignificante bacio non fosse abbastanza.
Allo stesso tempo, i suoi occhi sbarrati, mi fanno divertire. Gli uomini...può esistere qualcosa di più stupido ed inutile sulla faccia dell'umanità?
All'improvviso però, l'uomo che fino a poco tempo fa mi stava osservando con gli occhi sbarrati...sembra circondarmi. Comincio a sudare, mentre la mia
vista decide di mettermi alla prova facendomi brutti scherzi. Provo ad aggrapparmi a qualcosa ma istintivamente, comincio a respirare con prepotenza e a stringermi al
petto di qualcuno.
Delle parole, mi rientrano nel cervello ma non riesco a percepirle, chiudendo gli occhi d'istinto e non riuscendo a sentire più nulla.





























Apro gli occhi con prepotenza, osservando il soffitto al di sopra della mia testa.
I miei occhi umidi, sembrano aver sofferto, eppure...non riesco a capire dove io stessa sia finita.
Passo velocemente la mia lingua sulle mie stesse labbra screpolate, sentendo ancora l'odore nauseante di quel liquore che deve
avermi dato alla testa.
Agitata, provo ad alzarmi velocemente dal letto ma un braccio enormemente tatuato, mi tiene bloccata tra queste coperte che sanno di tabacco.
Mi volto con lentezza, verso la mia sinistra, vedendo un uomo dormire con tranquillità accanto a me.
-Oh merda!- Urlo saltando giù dal letto e ritrovandomi in mutande dinanzi a quest'uomo che adesso, si sta stroppicciando gli occhi
con le dita.
-Che cazzo mi hai fatto? Maniaco!- Gli urlo, buttandogli contro il primo cuscino che mi ritrovo dinanzi agli occhi.
-Abbiamo scopato...ti è piaciuto no?- Mi domanda Syn, sorridendomi con malizia.
No...non può esser accaduto...ero...ubriaca!
-Io...io ti farò arrestare per violenza su un minore!- Sbotto con agitazione, cercando ovunque i miei vestiti.
-Non ti dispiaceva però urlare il mio nome...lo hai fatto di continuo fino a qualche oretta fa.-
Arrossisco, non riuscendo più a scandire neanche una singola parola. Non posso averlo fatto...è impossibile!
-Dove cazzo hai messo i miei vestiti? Giuro che ti faccio arrestare pervertito di merda!-
Syn continua a ridere ed io non posso far altro che osservare il suo torso scolpito mentre prova anche lui ad alzarsi dal letto.
E' in boxer...brutto segno.
-Adesso calmati ragazzina...i tuoi vestiti sono lì.- Mi indica una sedia adiacente alla scrivania ed io, con agilità, prendo i vestiti per indossarli.
-Vaffanculo! L'avevo detto io a James che non era una buon'idea conoscere i suoi amici!-
-Che cosa? Oh cazzo...-
-Fanculo. Io me ne vado.-
-Dove credi di andare?-
-Via da questa casa...ovunque è meglio di qui.- Continuo, dirigendomi verso la porta della camera ma Syn mi ferma, facendomi spalmare la schiena
contro la porta e chiudendola a chiave.
Ora si che comincio a preoccuparmi...
-Tu non vai proprio da nessuna parte.- Mi sussurra ancora l'uomo, facendomi vibrare il cuore.
Dannazione...adesso ci mancava solo questa!
-Senti vecchietto, adesso devo proprio andare o mia madre me ne darà di santa ragione...quindi, lasciami in pace.-
-Sei...Nymphetamine?-
Deglutisco. Il modo in cui lo dice...nessuno ha mai sussurrato il mio nome con tutta questa dolcezza.
-Che importanza ha?- Ribatto con prepotenza, cercando di togliere la mano dell'uomo dal mio fianco.
-Finalmente ho l'onore di conoscere la nuova arrivata qui ad Huntington Beach...Rev mi ha parlato di te.-
-Se vuoi fermarti a fare conversazione sappi che non ne ho voglia.-
-Non ne avevi voglia neanche quando ti ho salvata da quella banda di idioti.-
-E cosa vorresti adesso? Un premio?-
-E cosa me ne faccio io di una ragazzina come te?-
-Fatti una domanda e risponditi da solo allora.-
-Sempre pronta a cacciare gli artigli quando serve...mi piace.-
-Lasciami andare o mi metto ad urlare.-
-Parla la ragazzina che avuto il coraggio di baciarmi...ieri sera.-
Arrossisco ancora, sentendo le mie guancie andare a fuoco con lentezza. Dannazione Nym, inventati qualcosa, qualsiasi cosa!
-Io...non me lo ricordo!- Balbetto, cercando di non anneggare in questi due occhioni color nocciola.
-Guardami negli occhi allora e dimmi che non te ne ricordi.- Syn mi alza il mento con un dito, costringendomi ad incollare i miei occhi
ai suoi.
Rabbrividisco, sentendomi così impotente...eppure, non mi era mai successa una cosa del genere.
-Lo sai che staresti meglio senza tutti questi vestiti?-
-Lo sai che staresti meglio con una pallottola piantata nel petto?-
-Sei troppo acida.-
-E tu uno sporco maniaco! Stai importunando una sedicenne ed hai anche avuto il coraggio di spogliarmi!-
-In realtà, lo hai fatto tu.-
-Tu...mi stai prendendo in giro!-
-Sul fatto che abbiamo scopato si, ma posso assicurarti che io non avrei mai osato spogliarti contro la tua stessa volontà.-
-Si, certo! E chi ci crede...voi uomini siete tutti uguali!-
-Perchè tutto questo odio, dolcezza?-
-Non chiamarmi mai più in questo modo o giuro che ti seppellisco vivo.-
-Oh...una sedicenne che vuole far del male ad un trent'enne...-
-Cazzo, adesso devi lasciarmi andare!-
-Non voglio.-
-Io si!-
-Non contraddirmi.-
-Non farlo tu!-
-E va bene, vattene.-
-Stronzo.- Ribatto infine, vedendo Syn darmi la possibilità di respirare mentre corro via da questa stupida camera.
Con velocità, scendo le scale dell'abitazione, vedendo alcune persone dormire sul pavimento freddo e più di venti bottiglie vuote
sparse sul pavimento.
Ed ecco Jimmy...a terra, dormiente accanto al ragazzo dagli occhi cerulei a cui avevo preso la bottiglia di "Jack Daniel's".
Dò uno schiaffetto tranquillo sulla testa di Jimmy, vedendolo poi svegliarsi, sbadigliando.
-James, cazzo, svegliati!-
-Sono sveglio Nym!-
-Andiamocene...portami via da qui.-
-Che succede?-
-Ti ho detto portami via!-
-Okay,dammi un minuto per svegliarmi almeno!-
Con acidità, prendo velocemente una bottiglia di whisky ancora piena, facendo scivolare il liquido sul volto di Jimmy.
-Cazzo Nym!-
-Adesso dovresti esser abbastanza sveglio da riportarmi a casa.-
Jimmy sbuffa, schifato da tutto quel whisky che gli ho buttato sui capelli ed il volto ancora assonnato.
Non ho più voglia di restare in questa casa...quel Syn riesce ad infastidirmi come non ha mai fatto nessuno.






























Dopo esser tornata a casa e aver ricevuto un rimprovero efficace da mia madre, decido di uscire nuovamente.
E' stato come sempre orribile ascoltare le urla di Carolyn e quel rumore assurdo delle sue mani che entrano in stretto
contatto con la mia povera pelle.
Quegli schiaffi...Dio, quelli si che fanno male. Quello si che si chiama dolore fisico.
Mentre cammino per le strade della California però, all'improvviso, comincio a sentire delle goccie di pioggia che ricadono sul mio volto.
Porto lo sguardo contro il cielo, osservando delle nuvole grigie cominciare ad estendersi sempre di più.
Perfetto...adesso, ci mancava solo la pioggia.
Aumento il passo, cercando il luogo più vicino in cui rifugiarmi ma nulla, non ho neanche abbastanza soldi in tasca per rifugiarmi in un supermercato.
Esausta di camminare a vuoto, mi lascio bagnare dalla pioggia fredda che cade dal cielo con più prepotenza questa volta, bagnando ogni singola
parte del mio corpo ed i miei capelli lunghi.
Osservo la mia immagine tramite la vetrina di un negozio e posso notare perfettamente il mio trucco ormai dissolto nel nulla.
Sembro uno zombie...per non parlare poi delle mie labbra sanguinanti e le mie guancie arrossate.
Guardandomi ancora intorno, riesco finalmente a trovare un piccolo portico, purtroppo chiuso. Beh, almeno, riuscirò a ripararmi per metà.
Velocemente, mi incammino verso il portico, raggiungendolo per potermi riparare dalla tempesta e da tutto questo vento gelido che sembra penetrarmi
nelle gambe nude.
Stringendomi in me stessa, provo ad inginocchiarmi a terra per ripararmi al meglio.
Posiziono le ginocchia contro il petto, tremando a più non posso fin quando una voce, riesce a farmi sussultare.
-E tu cosa ci fai qui al freddo?-
Alzo gli occhi contro quelli di Syn, vedendo il suo volto serio, la sua mascella contratta e soffermandomi sui suoi capelli bagnati.
-Oh no! Il maniaco! Aiuto!- Urlo provando ad attirare l'attenzione delle persone che con gli ombrelli, continuano a passarmi dinanzi agli occhi.
-Sta' zitta! Sei forse impazzita!?- Mi rimprovera l'uomo, bloccandomi e portando la sua mano tatuata sulle mie labbra,per farmi tacere.
Sbarro gli occhi con preoccupazione, vedendolo poi guardarsi intorno.
-Se ti lascio, mi prometti che starai zitta?- Mi domanda ancora Syn ed io, convinta, annuisco.
Il ragazzo dagli occhi color nocciola mi lascia ed io comincio ad allontanarmi da lui.
-Che cazzo credi che voglia farti!?-
-Avevo ragione! Sei un maniaco!-
-Tu invece sei una ragazza impossibile ed immatura!-
-Ah, e così sarei io l'immatura qui?-
-Non saprei proprio come definirti!-
-Ma possibile che devo sempre incontrarti? Ma senti un pò, non è che per caso mi segui?-
-Chi? Io? Seguire una ragazzina di sedici anni?-
-Si! Sei un maniaco pervertito...potrei pensare qualsiasi cosa sul tuo conto!-
-A volte mi chiedo cos'è che non ti funziona in questo stupido cervello che ti ritrovi!-
-Mi hai forse dato della stupida?-
-Se non lo avevi ancora capito... si!-
Sento il fumo uscirmi dalle orecchie, cercando di allontanarmi il più possibile dall'uomo, divincolandomi.
-Dove pensi di andare con questa pioggia?-
-Cazzi miei.- Gli rispondo a tono, correndo via.
Stranamente, Syn comincia a seguirmi. Io mi ritrovo in avanti e lui dietro, mettendo le mani nelle tasche dei jeans strappati.
-Perchè mi segui?-
-In realtà, non ti sto seguendo...sei solo tu che lo credi.-
-Ah si? Beh, allora cambia strada.-
-Non è colpa mia se entrambi stiamo andando a casa di James.-
-E tu come...-
-C'è solo la strada interna da fare per raggiungere casa Sullivan.-
Ha ragione...eppure, sono così stanca di averlo ancora tra i piedi!
Entrambi, continuiamo a camminare, giungendo finalmente dinanzi all'abitazione.
-E voi due come...- Prova a dire Jimmy aprendo la porta ma io e Syn ci incolpiamo a vicenda.
-Lui mi ha seguito.-
-Lei mi ha seguito.-
Perfetto...abbiamo fatto la figura degli idioti.
-Se non altro, vedo che avete fatto amicizia!- Ghigna Jimmy, prendendoci in giro ed io, gli dò una spallata entrando in casa con prepotenza.
Ed eccoli qui...i migliori amici di Jimmy che stanno giocando con dei videogiochi.
-Hey Nym!- Matt mi saluta, senza distogliere neanche per un secondo gli occhi dal televisore.
Non ricambio il saluto, vedendo Jimmy osservarmi con preoccupazione.
-...Nym, se vai in camera mia, troverai delle felpe che potrebbero fare al caso tuo. Ora però, pensa ad asciugarti.-
Dò ascolto a James, correndo poi verso il bagno per fare una doccia veloce.
E' sensazionale il modo in cui lo getto d'acqua bollente colpisce il mio viso. Le labbra cominciano a bruciarmi sempre di più ed il mio
volto sembra essersi rigenerato.
Uscita dalla doccia, indosso velocemente una delle solite felpe di Rev che mi arrivano al sedere senza coprire le ginocchia.
Asciutta, decido di tornare nel salone principale di casa Sullivan, osservando gli altri mentre continuano a videogiocare come dei veri e propri
idioti.
-Come ti senti Nym?- Mi domanda ancora James ed io provo a rassicurarlo, dandogli un bacio sulla guancia.
-Sto bene Jimmy, lo sai che nulla può ferirmi.-
-Queste mura crolleranno prima o poi Nym.-
-Meglio poi che prima.- Borbotto, osservando poi gli occhi di Syn che continuano a scrutarmi con attenzione.
Syn sta guardando le mie gambe nude e per la prima volta in tutta la mia vita mi sento a disagio.
-Quindi...voi due, già vi conoscete no?- Prova a dire Jimmy, rivolgendosi a me e all'uomo che continua ad osservarmi.
-Già...Syn, che nome cazzuto.- Ghigno, vedendo il vecchietto sorridere per metà.
-Ma Syn non è il mio vero nome...-
-Come se potesse importarmi.-
-Allora evita di giudicare.-
-Io giudico quanto cazzo voglio.-
-Tu dici? Sei nella mia città.-
-E questo cosa centra?-
-Credi che non lo sappia? Sei una newyorkese!-
-E allora? Hai qualcosa contro i newyorkesi?-
-Okay, adesso basta.- Ci ferma Jimmy, restando sbalordito dal modo strano in cui io e Syn ci scontriamo.
Cosa crede? Che la sua età possa impaurirmi?
-Comunque...Nym, lui e Brian...Brian, Nym.-
-Lo sò già Rev. Un nome di merda per una ragazzina dai facili costumi.-
-Che cosa hai osato dire!?- Ribatto perdendo il controllo, vedendo poi Jimmy venirmi incontro per fermarmi.
A momenti, potrei picchiare quello stronzo dal nome soave...Brian, si, proprio un bel nome che non si addice per niente alla personalità di questo
stronzo!
-Nym, dai, sta calma lui...scherza!- Mi sussurra Jimmy cercando di tranquillizzarmi.
-Fanculo. Perchè cazzo dovevi avere un amico così stronzo eh? Tu non sei come lui Rev!-
-Hey...senti Nym, Brian mi ha salvato la vita okay?-
-Oh, si certo. Sai cosa? Andate a fanculo entrambi.-
-E dai Nym, adesso non fare la bambina.-
-E così...credi anche tu che io sia una ragazzina?-
-No, sto solo cercando di farti capire ciò che devi fare.-
-E che cosa dovrei fare? Stare zitta e ascoltarlo mentre continua a prendermi in giro?-
-No, restare calma e se necessario, in mia compagnia...dai...dammi un abbraccio.-
Jimmy è così dolce...è l'uomo più simpatico e buono che abbia mai conosciuto.
Osservando il suo sguardo da cucciolo, non posso far altro che lasciarmi stringere, ricambiando il suo abbraccio.
-Adesso, vieni...ti presento gli altri.-
Sbuffo per un pò, ma decido ugualmente di seguire Jimmy e conoscere tutti.
-Bene...lui è Johnny, lui Zacky e...Matt e Brian li conosci già.-
-Ciao.- Mi dicono Johnny e Zacky in coro, mostrandomi un sorriso smagliante.
Li saluto con un cenno di mano, rendendomi conto del fatto che Zacky è il ragazzo dagli occhi cerulei.
Johnny invece...è un nanetto più alto di me, con dei capelli a forma di cresta ed un piercing al naso.
Intanto, io non riesco più a resistere agli sguardi accattivanti che continua a lanciarmi Brian. Possibile che sia così attraente? Dannazione,
sto cominciando a sentir più caldo del solito qui.
Non facendo caso alle parole che continuano a scambiarsi i ragazzi, corro in bagno, cercando di tranquillizzarmi.
Mi guardo allo specchio, sciacquandomi un pò il viso con dell'acqua fresca e pensando alle parole di Brian.
Come ho potuto spogliarmi dinanzi a lui? Ero proprio ubriaca...
Tenendomi la testa tra le mani, vedo improvvisamente la maniglia della porta scendere in giù e Brian entrare in bagno per chiudersi la porta
alle spalle. Ha appena chiuso la porta a chiave per di più...
-Oh cazzo, adesso anche qui! Tu hai la mania delle porte chiuse a chiave!- Esclamo, incrociando le braccia al petto con nervosismo.
-Okay, senti...io penso che siamo partiti con il piede sbagliato...-
-Ma per favore, se pensi che io adesso ti perdoni, sei proprio fuori strada!-
-Non ho intenzione di scusarmi con te dato che penso che sei una mocciosa fastidiosa e poco matura ma sto solo cercando di raggiungere
un compromesso. Jimmy è mio amico e solitamente i suoi amici sono anche i miei. Tregua?-
-Mai!-
-Che cazzo c'è di sbagliato in una tregua?-
-In realtà qui sei proprio tu il problema! Sei un maniaco, pervertito, stalker e chi ne ha più ne metta!-
-Io gradirei che tu mi portassi rispetto dato che sono più grande di te!-
-Ma non di cervello!-
-Certo che sei incorreggibile! Sono così facile da odiare?-
Il modo in cui ha sussurrato le ultime parole, mi fa rabbrividire.
-Si! Adesso per favore, potresti andare via dato che ho bisogno di...di...-
-La doccia già l'hai fatta ma sei vuoi ripetere il tutto io sarei felice di accompagnarti...-
-Frena!- Gli tocco il petto, facendolo fermare.
Pervertito, si stava anche avvicinando a me!
-Tu, uomo di quasi trent'anni con quale coraggio vuoi importunare una povera sedicenne?-
-Sai, penso che non saresti tanto male come attrice.-
-Ora mi hai proprio scocciata! Vattene di qui o comincio ad urlare.-
-I tuoi soliti ricatti...ci conosciamo da pochi giorni eppure non fai altro che minacciarmi!-
-Quanto cazzo ti ci vuole per sparire?-
-Prova a prendere la chiave allora.- Mi sfida lui, alzando le mani che continuano a stringere le chiavi del bagno.
Se ne sta approfittando...
-Se volevi farmi notare che sono fin troppo bassa per prendere quella fottutissima chiave beh, complimenti, ci sei riuscito ma adesso
vattene!-
-Non me ne andrò finchè non saremo giunti ad un accordo.-
-Vuoi un accordo? Bene, io ti odio e tu mi odi...fine dei giochi.-
-Troppo facile.-
-Che cosa vuoi ancora?-
-Sapere il motivo per cui ieri mi hai baciato.-
-Stai giocando sporco!-
-E' il mio gioco, amo dettar legge.-
-Esci subito fuori di qui!-
-Bene, vorrà dire che resterò...-
Innervosita e stanca di tutta questa situazione, metto velocemente i miei piedi scalzi sulle scarpe dell'uomo, tentando di raggiungere le sue mani
e la chiave per aprire la porta del bagno.
Continuo a sporgermi ma non riesco a prendere la chiave, perdendo l'equilibrio.
Caccio un urlo mentre sto per cadere a terra ma Brian riesce a prendermi velocemente facendo cadere la chiave al di fuori della finestra.
Oh no!
Entrambi, ci affacciamo alla finestra ma con il buio non riusciamo a scorgere nessuna chiave. Cazzo!
-Guarda un pò che cosa hai fatto!- Mi urla contro lui, guardando ancora in giù.
-Io? Ma se sei stato tu a prendere le chiavi e a chiudere la porta!-
-Ma se tu avessi deciso di ascoltarmi e darmi delle spiegazioni, tutto questo non sarebbe successo.-
-Beh, neanche se tu fossi stato con i tuoi amichetti del cazzo al posto di seguirmi in bagno.-
-Allora, sei intelligente.-
-Vaffanculo!-
Adesso basta...questa situazione deve finire. Comincio ad agitarmi provando ad aprire la porta con tutte le mie forze ma nulla, non c'è via di fuga.
-E' inutile che ci provi, è chiusa a chiave...-
-Jimmy!- Urlo con tutta me stessa nella speranza che Rev possa sentirmi.
-Guarda che se continui così, potresti rompere la maniglia della porta!-
-Aiutami a chiamare James!-
-Non ci sentirà...ma se vuoi, posso provare a telefonarlo.-
-Che aspetti?-
Brian digita velocemente il numero di James sulla tastiera del cellulare, attendendo che lui stesso possa rispondergli.
-Cazzo James, muoviti, sono chiuso in bagno con questa pazza isterica! No, ti spiegherò tutto più tardi! Prendi la chiave di servizio...okay, ciao.-
-E così, io sarei la pazza isterica eh?-
-Credi che voglia restare qui dentro con te per tutta la notte?-
-Considerati fortunato...chiunque avrebbe voluto essere al tuo posto, credimi!-
-Ma per favore! Stare con una ragazzina?-
-Smettila di chiamarmi così...- Il mio volto diventa buio e Brian resta ben presto in silenzio.
Sono così stanca di discutere con lui che a momenti, potrei decidere di buttar giù questa stupida porta con la forza.
-Siete qui dentro?- La voce di Jimmy, mi fa sussultare, riuscendo a tranquillizzarmi.
-Come si fa ad esser tanto idioti da chiudersi in bagno e non riuscire più a riparire la porta chiusa a chiave!?- Sento la voce di quel nanetto
che non fa altro che innervosirmi.
-Jimmy, apri questa cazzo di porta!- Urla Brian, venendomi incontro.
-Okay, cazzo se siete imbeccilli!-
Con la speranza che James possa aprire in fretta la porta, mi ci posiziono dinanzi,pronta alla fuga.
Ed ecco che la porta si apre improvvisamente, dandomi quel sollievo di cui avevo bisogno. Non ce la facevo più a respirare la stessa aria
di quel presuntuoso!
Presa dal momento di gloria però, non mi sono resa conto del fatto che qui c'è una persona di troppo. Una persona che non conosco.
-Brian...- Sussurra la ragazza dai capelli biondi, strizzando gli occhi.
-Michelle, no, non è come pensi...- Prova a spiegare l'uomo alle mie spalle, correndo dietro alla ragazza che con le lacrime agli occhi
si divincola tra Matt e Jimmy.
I ragazzi si scambiano degli sguardi tristi, mentre io, resto immobile sulla soglia della porta, con lo sguardo confuso ed il cuore tra le mani.






















NymphetamineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora