Dopo la scuola, io e Mckenna torniamo a casa come al solito, pranziamo e facciamo i compiti per
migliorare i nostri voti scolastici.
Non ho alcuna intenzione di farmi bocciare e voglio dare il meglio di me in tutto.
Per il resto, la situazione con il maniaco non è cambiata per niente, anzi.
Come al solito, torna a casa arrabbiato, si buca la pelle ed esce di nuovo come se niente fosse.
Ma adesso non posso pensare a lui...stasera, verranno i ragazzi a casa per guardare un film horror tutti insieme e
Mckenna deve essere in splendida forma per far colpo su Zacky.
-Questo?- Mi domanda Mckenna, mostrandomi una maglia a collo alto a dir poco orribile.
-Mckenna, in questo momento, te ne suonerei di santa ragione! Vuoi far colpo con questa maglia che non ti mette
neanche in risalto le forme?-
-Mi arrendo allora...Zacky ha i prosciutti davanti agli occhi...non mi ha mai degnata di un solo sguardo.-
-Allora, faremo in modo di toglierglieli.- Borbotto, alzandomi dal letto e cominciando a rovistare tra i vari vestiti
di Mck.
Finalmente, riesco a trovare qualcosa che fa al caso nostro.
-Ecco qui. Una canotta scollata, un cardigan abbastanza stretto ed infine...un paio di jeans stretti che risaltano
quel bel sederino che ti ritrovi!- Esclamo, prendendo gli abiti e buttandoglieli addosso.
-Oh no...no,no,no! Mi rifiuto no...-
-Vuoi che Zacky ti noti? Bene, allora indossa questa roba e sta zitta.-
-Ma adesso dove vai?-
-Ho sentito dei rumori...saranno arrivati i ragazzi, quindi, sbrigati.-
Sento Mckenna sbuffare, così, esco dalla camera e mi dirigo verso il piano inferiore notando però la figura di Brian a terra.
-E dai Gates, tirati su!- Dice Johnny, tentando di far rialzare Brian che continua a ridere da solo, come impazzito.
Ha anche una bottiglia di whisky tra le mani e la cosa non mi sembra molto piacevole.
-Non beveva così dal giorno del diploma, è pazzesco!- Continua Jimmy, abbozzando un sorriso.
-Ma che succede qui?- Domando, scendendo dalle scale e raggiungendo i ragazzi.
-Ehm...mi sa che la serata cinema è saltata.- Mi avverte Matt, ridendo sotto ai baffi.
-Lo avete fatto ubriacare!-
-No Nym, a dir la verità, aveva litigato con Michelle e lo abbiamo portato al bar per farlo riprendere un pò ma...lo abbiamo perso
di vista ed eccone i risultati.- Mi spiega Zacky, gesticolando.
-Oh perfetto, adesso ci mancava solo questa!- Sbotto, incrociando le braccia contro il petto,osservando Brian continuare a ridere.
Ha il volto tutto rosso e continua a parlare da solo, dicendo cose che in realtà non sembrano avere alcun senso.
-Beh...ed ora, che si fa?-
-Andiamo a rimorchiare, Vee, secondo te cosa si potrebbe mai fare?- Ribatte Rev, con il suo solito sguardo da pervertito.
No, non posso permettere assolutamente che Zacky esca con qualche altra ragazza o Mckenna potrebbe morirne.
-Ehm...ragazzi, aspettate un attimo. Mckenna si sta vestendo ed aveva molta voglia di uscire stasera...mi dispiacerebbe
dirle che non se ne fa più niente per colpa di un fratello ubriaco.-
-Non c'è problema, potete uscire con noi!- Esclama Johnny con entusiasmo.
-E chi bada a Brian, cervello di gallina!?- Urla Jimmy contro il nanetto.
-Allora restiamo tutti qui.- Continua Matt.
-Ehm no ragazzi, uscite pure, ci penso io a Brian.-
Non posso averlo detto davvero.
-Sicura? Voglio dire Nym, Quando Brian è ubriaco...diventa insopportabile!- Mi avvisa Zacky, dallo sguardo preoccupato.
-Tranquillo Zacky, voi pensate a divertirvi e ad uscire...-
-Come vuoi.-
-Nym, possiamo parlare un attimo...in privato?- Jimmy mi accarezza una spalla, tirandomi poi verso di lui,in disparte.
-Dimmi.- Gli dico, vedendolo torturarsi le mani.
-Voglio dire...sei proprio sicura di voler restare qui, da sola, con Brian?-
-Non ho altra scelta per aiutare Mckenna.-
-Mckenna? Che significa?-
-Segreti tra amiche ma fidati di me.-
-Per carità, non voglio di certo sapere quelle cose che vi dite voi femminucce! Solo...sei sicura di riuscirlo a tenere a bada? E' irriconoscibile quando
si ubriaca.-
-So quello che faccio. Sta tranquillo.-
-D'accordo Nym. L'unica cosa a cui devi fare attenzione è...la cocaina. Non voglio che ti faccia del male senza rendersene conto.-
-Un calcio nei gioielli di famiglia non glielo toglie nessuno, non c'è motivo di cui preoccuparsi.-
-Okay. Ah, un'ultima domanda...-
-Se mi stai per chiedere se ho intenzione di scoparci, la mia riposta è no.- Sbotto vedendo Jimmy scoppiare a ridere.
-Mi hai tolto le parole di bocca!- Ironizza James, tornando poi dai ragazzi e da Mckenna che ha appena fatto la sua entrata
trionfante nel salotto di casa.
Avevo ragione, vestita così è terribilmente sexy.
Dopo essermi avvicinata a lei e dopo averle spiegato la situazione, i ragazzi le aprono la porta di casa comportandosi da veri e propri
gentil uomini.
Mckenna mi ringrazia ed io penso di esser appena riuscita ad aiutarla almeno per metà. Zacky non riesce a toglierle gli occhi di dosso e
questo è buon segno.
Saluto tutti i ragazzi e all'istante, mi volto ancora verso il salotto dove però non riesco più a vedere la figura di Brian.
Dove diavolo sarà finito?
Con velocità, mi dirigo verso la sua camera da letto ma di lui, non si vede neanche l'ombra.
Corro per il corridoio esaminando ogni stanza della casa, aprendo poi la porta del bagno e ritrovandolo dentro con una siringa tra le mani
che sta per adagiare contro il braccio.
Più furiosa che mai, gli prendo la siringa dalle mani, buttandogliela fuori dalla finestra.
-Che cazz...- Prova a dire, ma con scarsi risultati.
L'alchool deve avergli dato proprio alla testa.
-Giuro che quella siringa te la faccio ingoiare! Idiota, sei anche ubriaco! Avresti rischiato un overdose!- Urlo, furiosa, vedendolo
ridere.
Ha uno sguardo così spaesato che mi fa innervosire ancor di più.
Mckenna deve essermi più che riconoscente per ciò che ho appena avuto il coraggio di fare per lei!
-Voglio drogarmi! Cazzo Nym, vai a riprendere quella fottuta siringa e drogami!- Sussurra Brian, roteando gli occhi in continuazione,
restando spalmato contro il pavimento.
Mi fa un pò di tenerezza vederlo in questo stato...ma cazzo, se le va proprio a cercare!
-Coraggio...ti aiuto ad alzarti.- Sbuffo, prendendogli un braccio per aiutarlo a rialzarsi ma lui, comincia a ghignarmi in faccia,
trascinandomi a terra, sul suo corpo.
Tutto questo potrebbe sembrare un semplice incidente ed invece io so bene che lo ha fatto di proposito.
In un attimo, mi ritrovo faccia a faccia contro il nemico ed i nostri nasi, continuano a sfiorarsi.
Quel solito profumo che mi inebria ogni volta...è anche lo stesso che riesce ad uccidermi.
Continuiamo a sfiorarci, ma entrambi sappiamo che potremo resistere ancora per poco.
Tremante, mi allontano il più possibile da lui, vedendo la luce del bagno spegnersi all'improvviso,lasciandoci nel buio.
Caccio un urlo di terrore mentre Brian porta una sua mano dinanzi alla mia bocca per farmi star zitta, ma io, gliela mordo.
Lui geme di dolore, ma ad un tratto, non riesco neanche più a vederlo.
-Puf! E' saltata la corrente!- Lo sento ridere, mentre io continuo ad agitarmi.
Il buio mi ha sempre spaventata...eppure, ci apparteniamo.
-Devo trovare la porta per uscire!- Esclamo, tastando il pavimento e sentendomi come cieca.
-Resta qui con me...in qualche modo.- Sussurra Brian, cominciando a tossire.
Sto cercando di non esplodere e di trattenere le lacrime nei miei stessi occhi.
-Non abbandonarmi anche tu.-
Le parole che mi sta rivolgendo Brian mentre continua a tossire, sono come un colpo al cuore.
Tutti questi sbalzi d'umore faranno male sia a me che a lui.
-Ti rendi conto? Abbiamo litigato di nuovo. Non vuole che partecipi alla battaglia delle band e perchè secondo te? Perchè
dice che diventerebbe gelosa delle ragazzine arrapate che mi gireranno attorno! Ti sembra una giusta causa? Vuole uccidere i miei sogni...-
Ad occhio e croce, scommetto che starà parlando di Michelle.
Ma il suo tono di voce...sembra essersi improvvisamente spento.
-Non facciamo altro che litigare...si arrabbia per ogni minima stronzata e mi stressa in continuazione...ed indovina un pò? Ha avuto
il coraggio di dirmi che la trascuro! Ma dov'è stata lei quando avevo bisogno di un suo abbraccio? Dov'è stata quando mi ammazzavo nella speranza
di non morire?-
Probabilmente a farsi la manicure.
Questo sfogo di Brian, mi fa capire tutto. Michelle ama così tanto se stessa che a volte si dimentica del fatto che in amore
non esiste alcuna forma di egoismo. E' così distratta a pensare a se che si dimentica del fatto che il nostro Gates non ha più una madre ed un
padre e che anche lui, come tutti gli esseri umani, è costretto a sentirsi crollare.
-Quando vi siete conosciuti...lei non sospettava del fatto che...ti bucavi?-
-No...mai. Sono bravo a farle credere cose che non sono vere solo perchè lei non riesce a scavare in profondità. Lei si accontenta delle mie
parole e fin quando mi vede sorridere, va tutto più che bene per entrambi.-
Sospiro, non riuscendo a scorgere la figura di Brian, ma sentendo la sua presenza qui, accanto a me.
Ad un tratto però, un lampione accanto alla finestra del bagno si illumina di poco, emanando una luce bianca molto cupa.
Riesco a vedere il volto di Brian, situato proprio dinanzi al mio e credo di essermi appena dimenticata di respirare.
-Se non ci fossero stati i miei migliori amici non sarei neanche qui oggi...ma cazzo, dov'è l'amore? Io ho bisogno d'amore. Ho bisogno
di sentirmi sazio...non di quelle cose da fidanzatini rompi coglioni ma solo tanto amore.-
Ti capisco. Non riesci neanche ad immaginare quanto io possa capirti...
-Sai chi è la persona che mi manca di più al mondo?- Mi domanda improvvisamente, con il suo tono di voce debole per colpa della sbronza.
Non riuscendo a parlare, nego con un movimento di testa, tremando a più non posso.
Mi sto spaventando ma non voglio farglielo capire. Non devo essere una facile preda per lui anche se credo di esserlo gia diventata da tempo.
-Mia madre. Cazzo, quanto mi manca.- Un sorriso, gli si dipinge sulle labbra, mentre porta il suo sguardo contro il cielo.
Io fisso i lineamenti del suo viso, incatenata al buio ma apprezzando questo piccolo spiraglio di luce che mi fa osservare con chiarezza
il suo sguardo perso. Vuoto.
-Ricordo ancora il modo in cui si metteva quel rossetto...il profumo dei suoi capelli appena lavati ed il profumo della sua pelle.
Sapeva di fresco. Di primavera. Era il profumo più buono al mondo...-
Un filo di tristezza, percorre gli occhi di Brian ma provo a restarne indifferente anche se...ora come ora,vorrei offrirgli il mio supporto.
Non so perchè, ma vederlo ridotto in questo stato, mi lacera dentro.
E' come se le sue sensazioni le stessi percependo anche io.
-Le volevi bene...-
-La amavo come un figlio può amare la propria madre.-
Deglutisco, sapendo di non poter esprimere la mia opinione, non avendo ricevuto alcun tipo di affetto da quella stronza di Carolyn.
-Tu almeno...l'hai avuta una madre.-
-Ma per poco tempo. Troppo poco.-
-Cos'è che ti spaventa di più Brian? Aver perso una madre o sapere che probabilmente lei ti stia osservando dall'alto osservando l'uomo
che sei diventato?-
-Entrambe le cose...ma io sono solo senza amore, capisci? Con Michelle le cose potrebbero andare meglio ed invece peggiorano sempre di più...-
Ed io sono qui ad ascoltarti...io ci sono. Anche se vorrei spaccarti la faccia, io ci sono.
-Già...-
E' questo tutto quello che so dire?
-Adesso però, ho bisogno di una dose.-
-Non farlo.-
-Non sarà una sedicenne a fermarmi.-
-Brian...-
-Voglio la mia dose quotidiana.-
-E va bene.- Sbotto improvvisamente, togliendomi la maglietta e lanciandola nella vasca da bagno.
-Ma che...stai facendo?- Mi domanda lui, sorridendo con malizia ed osservando il mio corpo nudo.
Io gli prendo una mano, trascinandola sul mio corpo, fino ad arrivare allo stomaco.
Lui resta in silenzio, guardandomi negli occhi e non capendo le mie intenzioni.
Ma io non voglio fare nulla di speciale...voglio solo consolarlo, fargli capire che in realtà io ci sono...e distrarre ogni sua voglia
di bucarsi.
-Dovevo essere io la tua dose di cocaina, ricordi?-
Gli domando, vedendolo sbarrare gli occhi.
-Nym...-
Senza dargli alcuna possibilità di ribattere, poso le mie labbra sulle sue, mentre lui stesso mi fa distendere sul pavimento.
Con velocità, il suo corpo si posiziona al di sopra del mio, cominciando a baciarmi la pelle e a farmi sentire di nuovo viva.
Potrà sembrare assurdo...ma Brian sembra essere l'unica persona in grado di farmi rinascere.
Tutto ciò che voglio adesso è solo offrirgli il mio supporto, perchè in questo mondo nessuno merita di sentirsi solo.
Voglio essere il motivo giusto per farlo smettere...voglio essere l'unica persona in grado di prendersi il meglio di lui.
Non so perchè voglio tutto questo ma...se il mio corpo può essergli d'aiuto, sono pronta ad offrire me stessa altre cinquecento volte.
Guardo in fondo ai suoi occhi, vedendo tutta la voglia che ha di farmi sua.
Stiamo sbagliando tutto nelle nostre vite...ma la cosa, non riesce a scalfirci.
Stiamo tradendo le nostre menti...per sentirci un pò più liberi.
Accarezzo le occhiaie di Brian profondamente colorate di viola, sussultando per un pò.
Ma lui, riesce a prendere di nuovo il possesso del mio corpo, facendomi sentire sempre più vicina alla sua anima.
I nostri corpi si intrecciano ed i nostri respiri non smettono di appartenersi.
Smetto improvvisamente di gemere però, sentendo qualcuno suonare al campanello di casa.
Brian rabbrividisce, lasciandomi da sola, distesa sul pavimento del bagno.
-Shh...vado a vedere chi è, tu resta qui.- Mi sussurra ed io annuisco alle sue parole sperando che non stia per accadere nulla di grave.
Brian esce dal bagno ma con il passare dei minuti, lui non sembra più voler tornare.
Decisa, mi rialzo dal pavimento, dirigendomi verso l'entrata dell'abitazione e restando in disparte,nascondendomi dietro al muro.
Sento le gambe tremarmi ed il cuore fermarsi, mentre mi aggrappo al muro per non lasciarmi cadere a terra.
Brian sta abbracciando Michelle.
-Perdonami amore, mi fa male litigare con te.- Borbotta l'oca, lasciandosi stringere da Brian che sembra averla appena perdonata.
Lui la bacia ed io muoio ma solo per un pò.
Tanto a me non importa...no...non importa.
-Ah aspetta amore, ho lasciato le chiavi di casa in macchina...mi aspetti?-
Vedo Brian annuire alle parole di Michelle mentre lei stessa, esce di nuovo di casa solo per andare a recuperare delle stupide chiavi.
Ed è proprio in questo momento che Syn si volta verso di me con uno sguardo da funerale che non riesce ad intenerirmi in alcun modo.
-Nym...-
Con le lacrime agli occhi, gli sorrido mostrandogli la mia felicità nel sapere che ha appena chiarito il tutto con Michelle.
-Nym, perchè stai piangendo?-
-Non sto piangendo...davvero...sono felice per voi. E' bello vedere che il vero amore alla fine...trionfa sempre...si, è questo.-
-Ne sei proprio sicura?-
-Ma certo! Ehm, io...vi lascio alla vostra serata...buonanotte.- Scappo via verso la mia cameretta, gettandomi come al solito sul letto
ma ascoltando questa volta un pò di buona musica per distrarmi. Adesso non sembra più esser preso dal suo dopobronza, anzi.
Ma tanto a me non importa. Cazzo, non m'importa!
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Nymphetamine
FanfictionNymphetamine è una ragazza di sedici anni dalle cicatrici interiori ed una vita bruciata. Sopravvissuta a diverse violenze sia mentali che fisiche, diventa una calamita per ogni essere maschile. Sarà la sua sfacciataggine o semplicemente il suo esse...