33°With bites and teeth.

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-Nym ma...- 

-Va bene così Mck.- Sussurro alla ragazza, che non riesce a capire del tutto il motivo di questa mia scelta.
Ed io invece, sento di aver fatto la cosa giusta. Non potevo rischiare di rovinare la sua relazione con Zacky e mi sarei
comportata da egoista se avessi dovuto pensare solo a me stessa.
-Nym...oh cazzo, sei proprio tu?- Mi domanda Matt, sorridendo.
Avevo quasi dimenticato la bellezza di quelle sue due fossette.
-In carne ed ossa.- Appena finisco di parlare, Jimmy mi viene incontro, abbracciandomi forte.
Mi lascio stringere dal ragazzo, quasi scossa da questa sua reazione improvvisa.
Ed io che pensavo che avrebbe potuto odiarmi a morte durante tutti questi anni.
-Sei tornata.- Borbotta Rev, stringendomi ancora, per poi lasciarmi e mostrarmi il suo volto colmo di dolore.
Quanta sofferenza non ho fatto altro che donare a tutti loro?
Gli occhi di Jimmy sono lucidi e a momenti, potrei scoppiare a piangere, annegando nei sensi di colpa.
Come ho potuto fargli tutto questo?
-Jimmy...io...mi dispiace.- Sussurro, vedendo poi il ragazzo riprendermi tra le sue braccia e stringermi a più
non posso.
Sta cercando di rompermi le costole ma la verità è che non m'importa. Tutto quest'affetto...mi era semplicemente mancato.
-Non aggiungere altro.- Mi sussurra James, mentre Mckenna ha già dato il via alle lacrime.
-Hey Rev, sbaglio o stai piangendo?- Lo prende in giro Johnny, tentando di sdrammatizzare.
-Io? Piangere? Ci vuole ben altro per abbattermi!- Ribatte Jimmy, sciogliendo l'ennesimo abbraccio e prendendomi le mani, allargandole.
Jimmy mi osserva dalla testa ai piedi, sorridendo.
-Cazzo, adesso sei proprio una...donna.-
-Diciamo che sono leggermente cresciuta.-
-Vedo, vedo.-
-Tu invece, non sei cambiato per niente Jimmy.-
Ed è proprio così.
I suoi soliti capelli neri, la sua altezza innata e solo un nuovo dettaglio che riesce ad attirare la mia attenzione.
Si è tatuato delle manette sul collo e gli stanno tremendamente bene.
Ben presto, anche Matt, Zacky e Johnny si avvicinano a me per abbracciarmi.
Mi erano mancate queste braccia tremendamente enormi che per stringermi non facevano altro che rimpicciolirmi sempre di più.
-Cazzo Nym, ma cos'hai fatto ai capelli?- Scherza Johnny, toccandomi una ciocca di capelli.
-Solo i capelli Christ? Guarda e che pezzo di ragazza che è diventata! Cazzo Nym, ho fatto quasi fatica a riconoscerti prima!-
Continua Matt, stringendomi a sè e facendomi sentire di nuovo a casa.
Zacky invece, dopo essersi scusato con Mck, si avvicina a me.
-Perdonami Nym è che...mi sono lasciato prendere dalla rabbia e...-
-Non importa Zacky...e comunque, sono felice di rivederti.-
-Anche io! Ma...hey, lì a Berlino non ti fanno mangiare forse?-
-No è che...sai come siamo fatte noi donne...sempre a dieta!-
Zacky sorride, per poi abbracciarmi anche lui e stringermi forte.
-Io invece, trovo che tu sia diventato ancora più robustello di prima Vee!- Ribatto, facendo scoppiare a ridere tutti
che si limitano a toccare la pancetta di Zacky.
-Ma di carattere secondo me, non sei cambiata neanche di una virgola!- Borbotta Christ, dopo aver punzecchiato Zacky per un pò.
-Oh no Nym, non dirmi che sei rimasta la mocciosa di sempre!?- Scherza anche Matt, scompigliandomi i capelli.
-Sono tornata per darvi i tormenti! E poi...ero stanca di sentire parlare sempre di voi in città!-
-Davvero?- Domanda Jimmy.
-Beh, adesso siete degli artisti internazionali ragazzi...e...nonostante tutto, non ho fatto altro che pensare a voi.-
-Si, siamo riusciti a diventare ciò che abbiamo sempre sognato e ci abbiamo messo un bel pò di tempo ma alla fine...eccoci qui. Gli Avenged
Sevenfold hanno partecipato addirittura agli awards, vincendo i grammy!- Borbotta Johnny con felicità, sorridendo in continuazione.
-Complimenti ragazzi, ne vado molto fiera. Ma dopotutto...sapevo che ci sareste riusciti! Anche se... un uccellino mi ha detto che Matt si è
sposato, Mck e Zacky sono prossimi alle nozze, Johnny vive finalmente con sua madre e Jimmy si è dato da fare!-
-Cazzo Nym, quando Val ti rivedrà sono sicuro che farà i salti di gioia!- Continua Matt.
-Anche io voglio rivederla...e al più presto! Mi siete mancati tantissimo...e...dovevo tornare.-
-E tu invece Nym? Cos'hai fatto di bello a Berlino per tutto questo tempo?- Mi domanda Zacky, porgendomi una birra che accetto con piacere.
-La nostra Nym si è diplomata e convive con un ragazzo che lavora in una delle più importanti associazioni lì in Germania e lei lavora
con lui facendogli da segreteria!- Mckenna mi precede, trasportando a tutti le mie bugie.
Sono proprio una vergogna.
-La vita perfetta,insomma!- Continua Rev, mettendomi una mano sulla spalla e dandomi un bacio sulla guancia.
-Beh...si...- Sussurro, sentendomi un pò a disagio.
-Allora perchè sei tornata qui?- Domanda improvvisamente Brian, che è rimasto in silenzio per tutto questo tempo, continuando a fissarmi.
Il tono di voce con cui ha appena parlato, non mi è piaciuto per niente.
Tutti restano in silenzio, mentre l'aria circostante comincia ad appesantirsi.
Deglutisco per un pò, vedendo poi Brian continuare a fissarmi come se volesse quasi farmi del male.
-Brian...perchè non vieni a salutare Nym?- Borbotta Mckenna, vedendo poi il ragazzo sorridere come non l'avevo mai visto
fare prima d'ora. E' un sorriso colmo di rabbia e delusione che riesce ad urtarmi.
-Io non devo salutare proprio nessuno. I patti erano chiari. Non sarebbe dovuta tornare anche perchè...la sua presenza qui non è gradita.
Almeno non da me. Scommetto che sei tornata perchè...ti sei resa conto di quanto realmente contavamo per te, no? O forse, di quanto avresti
voluto desiderarla una famiglia come la nostra lì in Germania? Noi siamo solo le ruote di scorta. E comunque sia, potevi startene lì con il tuo
nuovo fidanzatino. Ma forse...hai deciso di fare con lui la stessa cosa che hai fatto con noi. Scappare.-

-Brian, adesso basta.- Prova a dire Matt, ma io non riesco quasi più a riconoscerlo.
-Basta un cazzo Matt. Io non voglio più vederla. Non me ne faccio un cazzo delle sue scuse o della donna che è diventata. E smettila di guardarmi
in questo modo perchè non riesci proprio ad intenerirmi. Quegli occhi da cane bastonato non funzionano più con me.-

Mentre continua a dirmi queste cose, qualcosa in me inizia a rompersi.
Faccio quasi fatica a respirare ma sapevo bene a cosa sarei andata incontro una volta tornata.
-E comunque...potevi startene lì. Da quando te ne sei andata, non ho fatto altro che migliorare...ed ora sei tornata per fare cosa?
Per distruggermi di nuovo la vita come se non lo avessi già fatto? Ti voglio fuori da questa porta tra meno di cinque secondi o potrei decidere
di chiamare la polizia.-

-Brian...spero che tu stia scherzando...- Dice Jimmy, mentre la mia vista comincia ad annebbiarsi.
Non posso credere che lo abbia detto per davvero...
Ha reagito anche peggio di quanto pensassi. Credevo che ci avesse messo una pietra sopra, che avesse dimenticato tutto e ci sarebbero
stati addirittura dei figli ad accoglierlo in casa tutte le sere.
Ed invece, mi sbagliavo.
-Ti sembro forse qualcuno che abbia voglia di scherzare,Jimmy? Portatela fuori di qui. Questa è ancora casa mia.- Sbotta Brian, salendo
poi le scale con la massima indifferenza, una sigaretta spenta tra le labbra e le mani nelle tasche dei soliti jeans strappati.
Mi sta trattando come un'estranea che ha fatto irruzione nella sua vita.
Ma io non sono mai stata un'estranea per lui...sono sicura che lui riesce ancora a provare ciò che sento anch'io.
-Ma bravo Brian, scappa via dalle situazioni! E cazzo, questa è anche casa mia! Hey? Mi stai sentendo!?- Ribatte Mckenna contro il fratello,
mentre io mi limito a fermarla, prendendole un braccio.
-No Mck...ti prego...- Le sussurro come se volessi implorarla di restare in silenzio e non aggiungere altro.
Ma Mck mi rivolge uno sguardo abbastanza furioso che non le invidio per niente.
-Cosa? Dove cazzo è finita la Nym che spaccherebbe il culo a chiunque provasse anche solo a farle del male?-
-Io...non lo so.- Ammetto, portando poi il mio sguardo contro il pavimento e lasciando il braccio della mia amica.
Un attimo di silenzio e poi... il panico.
Brian si ferma nel bel mezzo delle scale, ma continua a darci le spalle.
-Per tutto questo tempo, è stata lei a scappare da me. Le sto solo restituendo il favore.- Borbotta Brian con una voce fredda e scostante
che mi fa tremare le gambe.
-E poi...non riesco ancora a capire come tutti voi possiate essere così gentili e servizievoli nei suoi confronti, dopo quanto è accaduto.
Ci ha abbandonati. Ci ha abbandonati tutti e ha pensato solo alla sua felicità...e tutto questo per cosa? Perchè la principessina del cazzo
non si accontentava di ciò che aveva. Di tutto il bene che le abbiamo dato e di tutto ciò che ho fatto io stesso per tenerla al mio fianco. Ma sai cosa
Nym? Le persone cambiano...e con le persone, anche i sentimenti. Se stai così bene a Berlino, resta lì. Con la tua vita perfetta ed il fidanzato
perfetto. Cosa te ne faresti mai di persone come noi?-

-Brian, ma tu non capisci...-
-Non voglio ascoltarti. E non voglio più capirti. Io piuttosto...ho capito che mi sbagliavo sul tuo conto. Credevo di amarti, ma evidentemente
mi sbagliavo. Non puoi amare chi ha avuto il coraggio di abbandonarti per paura delle sue stesse sensazioni.-

Dopo aver sbottato, Brian continua a salire le scale, rifugiandosi al piano di sopra.
Io invece, sto cercando di trattenermi dentro le mie stesse lacrime, singhiozzando per un pò.
La voglia di gettarmi con le ginocchia a terra è fin troppa...ma anch'io ho il mio orgoglio.
Mi pulisco per un pò gli occhi con le dita, sospirando ed osservando gli altri restare in silenzio a fissarmi.
Le parole di Brian, sono riuscite a ferirmi e logorarmi l'anima.
Io...stavo solo cercando di riacquistare un pò di tempo per riaggiustare le cose prima che qualcos'altro, potesse pensare di romperle
definitivamente.
Ma infondo, un pò, me l'aspettavo.
-Nym...- Mi sussurra Jimmy, avvolgendomi tra le sue braccia.
Mi lascio abbracciare da James, senza però lasciarmi divorare dalla tristezza e dal dolore che sto provando.
-Nym...hey...non devi starci male...vedrai che con il tempo, gli passerà.-
Zacky, come vorrei crederti ma...io non ho abbastanza tempo, lo capisci questo?
-Si ma...io sto bene, davvero. Ma se anche a voi non fa piacere che io sia tornata, beh...a questo punto, credo che dovrei solo
riprendermi le valigie ed andarmene.-
-Ma no Nym! E' che sai com'è fatto Brian e noi siamo felici di rivederti...ti fermerai qui per un bel pò?-
-Si Johnny...-
-Ed il tuo fidanzato ti farà restare?-
-Si Mck...non credo che per lui ci siano problemi dato che...ehm...lavora spesso.-
Mck annuisce e Jimmy mi lascia, accarezzandomi poi i capelli.
Devo essergli proprio mancata.
-Ma dove stai alloggiando? Non dirmi in un alberghetto da quattro soldi!?- Scherza Jimmy, mostrandomi uno di quei suoi sorrisi
che mi erano profondamente mancati.
-Beh, sempre meglio di una caverna, no?- Ironizzo, vedendo anche gli altri sorridermi.
-Andiamo a prendere le valigie allora...da stasera, sarai mia ospite!-
-Davvero? Cioè...Jimmy, io non vorrei disturbarti ed invadere la tua privacy...-
-Spero che tu stia scherzando Nym! E poi cazzo, quand'è che la dici una bella parolaccia? Sei troppo educata per i miei gusti.-
-Oh...Jimmy...come potrò mai ringraziarti?-
-Facciamo pure con due pacchetti di sigarette e delle birre fresche per un mese...oh si, dimenticavo che mi servirebbe anche una
donna delle pulizie per la mia amabile dimora...-
-Jimmy...- Guardo in cagnesco Jimmy, che mi rivolge poi uno sguardo a dir poco beffardo.
-Ahahahah e dai Nym! Sai che non metterei mai ai fornelli una mia ospite!-
-Buon per te.-
-E dilla una parolaccia!-
-Jimmy!-
-Okay, okay, la smetto.-
Tutti scoppiamo a ridere in coro ed io non posso far altro che appolparmi al collo di Rev e stringerlo a più non posso.
Eh già...io credo che lui resterà per sempre il mio migliore amico.
Colui con cui ridevo, cazzeggiavo come una dannata, mi ubriacavo, dormivo e cacciavo via i miei dolori interiori...ma dopotutto, è bello
sapere che lui, non è per niente cambiato ed è rimasto il solito spaccone di sempre.
A fermare le risate però, questa volta, è la porta di casa che comincia ad aprirsi.
Tutti ci voltiamo verso la porta ed io mi limito a mettermi una mano dinanzi alla bocca, osservando due occhioni azzurri che riescono a
riportarmi indietro con il tempo.
Tempo...sempre e solo tempo. Quel maniaco della precisione e divoratore di vite.
Osservo con attenzione la figura di un ragazzino con i capelli rossi ed uno schizzo di lentiggini sul suo volto bianco come la neve, ripercorrendo
una strana sensazione dentro di me che mi fa quasi venir voglia di corrergli incontro e stringerlo a più non posso.
Sbarro gli occhi, incrociando quelli del piccolo Julian, che una volta chiusa la porta,resta immobile dinanzi ad essa come se fosse quasi
indeciso sul da farsi.
Scommetto che si starà chiedendo se restare o scappare.
Mi sento quasi mancare il pavimento sotto ai piedi, continuando ad osservare il piccolo Julian esser diventato un vero e proprio
giovanotto.
I suoi capelli sono rimasti gli stessi...tagliati in un caschetto corto particolarmente aggraziato mentre il volto, ha subito un particolare
cambiamento se non fosse per quei soliti lineamenti facilmente riconoscibili.
La mano destra, porta con sè alcuni libri, mentre sulla spalla ha uno zainetto non troppo grande e di un colore tendente al rosso porpora.
Indossa un pantalone nero ed una t-shirt bianca colma di schizzi di pittura di un pò tutti i colori.
La sua testa, si sporge dolcemente verso destra, mentre i suoi occhi si assottigliano sempre di più...come se stesse provando a riconoscermi.
Mi avvicino leggermente al ragazzino, sorridendogli, ma vedendolo indietreggiare per un pò.
Per non spaventarlo troppo, decido di fermarmi, mentre Mckenna e Matt, pensano ad affiancarmi.
-Hey Julian, sei tornato! Com'è andato il corso pomeridiano di pittura?- Domanda Mckenna al ragazzino,con dolcezza.
Julian non risponde, continuando a fissarmi.
-Julian?- Anche Matt, prova ad attirare l'attenzione del piccolo, ma nulla...egli non vuole proprio saperne di rispondere.
Sospiro per un pò, tentando di tranquillizzare i miei istinti ed annullando la voglia che ho di abbracciarlo, mi limito a sorridergli e parlagli.
-Ciao Julian...ti ricordi di me?- Domando al ragazzino, che viene poi affiancato da Johnny e Zacky.
-Julian? Ti ricordi di Nym?- Prova Johnny questa volta, vedendo poi il piccolo negare con un movimento del capo.
-Ma come no? Stento a credere che tu abbia dimenticato "mamma Nym".- Continua Zacky, inginocchiandosi poi accanto al piccolo Julian.
Eccole le parole magiche.
-No, non la ricordo.- Sbotta finalmente Julian, ma con degli occhi fermi nei miei, abbastanza strani.
Occhi che non sembrerebbero essere per niente felici di rivedermi.
-Ma come Julian...lei...-
-Ho detto che non la ricordo!- Urla Julian, contro Mckenna, correndo poi anche lui, verso le scale.
-Hey Julian! Torna subito qui!- Esclama Mck questa volta, correndo dietro al piccolo e quindi, salendo al piano di sopra.
Sto per raggiungere Mck e Julian, ma non ci riesco del tutto, perchè è proprio Matt a fermarmi,prendendomi un polso.
-No Nym...non credo sia il caso...-
-Ma...Matt...perchè?-
Matt non sembra riuscire a darmi una risposta, mentre Jimmy, prende velocemente le chiavi della macchina situate sul divano, incitandomi a seguirlo.
-Dai Nym...andiamo.- Borbotta James, aprendo la porta di casa.
-No...prima devo parlare con Julian!-
-Nym, vai con Jimmy...penseremo noi al ragazzino!-
-No Johnny, forse tu non hai capito...devo sapere cos'ha Julian...-
-Ti spiegherò tutto in macchina Nym, promesso. Ma adesso andiamo, dai.-
Osservo per un'ultima volta le scale di casa Haner che portano al piano di sopra, sbuffando e salutando i ragazzi.
Uscita da questa casa a dir poco soffocante, entro nell'auto di Jimmy e mi porto dentro tutto il dolore che ho ricevuto anche oggi.
Anche Jimmy entra ben presto in auto, sedendosi al posto di guida.
-Ma che fai?- Mi domanda Rev, quando mi osserva mentre provo a mettermi la cintura di sicurezza.
-E' da un bel pò che non ti vedo alla guida e ricordo che quando salivo in macchina con te, una volta scesa, dovevo fermarmi in farmacia
per frenare i conati di vomito che mi procurava vedere il tuo piede premere fin troppo sull'accelleratore!-
-Si, okay, ma...tu non hai mai usato la cintura di sicurezza!-
-Beh...ho semplicemente imparato a farlo.-
-Sei proprio...cambiata.- Mi sorride James, portando poi i suoi occhi contro il volante e mettendo finalmente in moto l'auto.
-Julian è cresciuto tanto dall'ultima volta che l'ho visto...-
-Già. Gli anni passano...noi diventiamo sempre più vecchi e Julian invece, non vede l'ora di diventare grande.-
-Comprensibile...da grande, puoi fare tante cose ma...quando si è piccoli, non vai incontro ad alcun tipo di preoccupazione e
pensi solo a giocare e a divertirti. Come avrei voluto che anche la mia infanzia...fosse stata così spensierata come quella di tutti i bambini.-
-Si...lo so. Ma non hai più avuto notizie di tua madre?-
-Si...lei...almeno da quel che so, è stata rinchiusa in un manicomio.-
-E tu come lo sai?-
-Quando è stata mandata lì, lei ha chiesto di me. Dicono che deve aver perso il nome della ragione e ha tentato varie volte di
far del male ai propri figli. Quando la mandarono lì, coloro che vi lavoravano mi hanno rintracciata e mi avevano chiesto di parlare del nostro
rapporto tra madre e figlia e della vita di entrambe. Io non ho aperto bocca...se l'avessi fatto, avrei rischiato di farla morire in un carcere.-
-Sarebbe stato decisamente meglio.-
-Ma nonostante tutto...è pur sempre mia madre. Che marcisca in un manicomio...-
-Non riesci proprio ad esser più cattiva di così, vero?-
-E' impazzita. E te l'ho detto...rimane pur sempre la donna che mi ha messa al mondo. Anche se ingiustamente.-
-E tu invece...? Come stai?-
-Ti riferisci a qualcosa in particolare?-
-Diciamo che quando te ne sei andata...non stavi molto bene.-
-So a cosa ti riferisci...-
-Beh,ma suppongo che adesso tu stia meglio...ti sei fidanzata, quindi, sei riuscita a varcare quei muri che ti avevano costruito
quei figli di puttana,cinque anni fa.-
Ma non è così. Per quanto le terapie siano state efficaci, io continuo a sentirmi male. Non sono più riuscita ad avvicinarmi ad alcun uomo Jimmy...
-Già...adesso mi sento decisamente meglio e la mia psicologa tedesca è stata davvero in gamba.-
-Ne sono felice Nym...non ti meriti più di soffrire.-
-Che cosa mi sai dire invece di...Mark Lemon?-
-Perchè mi chiedi proprio di lui?-
-Ho visto il manifesto...-
-Ah...giusto. Beh, lui ed i soliti squinternati sono stati rinchiusi in un vero e proprio carcere dopo aver compiuto la loro maggiore età.
Sono rimasti lì a marcire ma non si conosce bene il motivo della morte di Mark. C'è chi dice per malattia e chi dice che si sia suicidato. Altri
invece...dicono che sia stata la droga.-
Provo a restare impassibile alle parole di Jimmy ma non ci riesco in alcun modo.
Respiro con profondità, tremando e sentendo lo stomaco ricominciare a farmi male.
Deglutisco, riuscendo a capire tante cose che fino a poco tempo fa...non mi erano abbastanza chiare.
-Nym...?-
-Mh, si?-
-No è che...sembravi amareggiata.-
-No, al contrario...- Si, certo. In realtà, mi sto sentendo di schifo.
-Meglio così.-
-E per quanto riguarda Julian invece? Perchè ha reagito in questo modo?-
-Io non credo che lui sia riuscito ad affrontare il fatto che tu te ne sia andata. Diciamo che è la stessa situazione di Brian...solo
che lui, ha ben trentacinque anni e non è un bambino.-
-Si ma...pensavo che...gli fosse passata.-
-Lo credevamo tutti. Ed invece, ci sbagliavamo. Brian non l'ha superato e molto probabilmente, neanche Julian...-
-Cos'ho fatto...-
-Non devi sentirti in colpa, Nym. Ammetto di essermi sentito spiazzato quando ho saputo dei sentimenti che provavate entrambi ma tu avevi
i tuoi sedici anni. Eri spaventata all'idea di esserti innamorata e per di più di un trentenne. Credi che non lo sappia?-
-Mi dispiace di non averti detto niente.-
-E' acqua passata ormai. Sono felice che tu sia tornata e vorrei che potessero esserlo anche Brian e Julian.-
-Si...lo vorrei tanto anch'io.-
-Beh, vedrai che passerà. E' solo un momento, fidati.-
-Se lo dici tu.-
-E poi...credo che Julian con il tempo riuscirà a perdonarti. Anche se...ha sofferto molto quando ha saputo fin troppo tardi della
tua partenza.-
-Solo ora mi sto pentendo di non averglielo detto...di non esser stata abbastanza coraggiosa...-
-E' inutile piangere sul latte versato Nym. Puoi solo evitare che possa rovesciarsi ancora.-
-Potrei riuscirci?-
-Conoscendoti...! Non sei quel tipo di ragazza che si arrende facilmente.-
-Il problema Jimmy è che neanche io so più chi sono.-
-Lascia allora che te lo ricordi.-
-E come?-
-Aspetta.-
Jimmy preme dei pulsanti sullo sterio dell'auto, mettendo poi un cd.
Premendo altri due pulsanti, Jimmy dà vita a l'anima ribelle che evidentemente...vive ancora in me.

NymphetamineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora