3° Damn.

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Ieri mia madre mi aveva picchiata perchè aveva scoperto delle mie assenza
ingiustificate a scuola.
La verità è che...la scuola che frequento non mi piace per niente. Tutte perfettine del cazzo e ragazzi
altezzosi che si danno un sacco di arie.
Sono poche le persone con cui puoi conversare tranquillamente, ma a volte, sono anche io che non ho voglia di rivolgere la parola a
dei completi sconosciuti.
Quella sera, quando incontrai Brian per la prima volta...stavo fuggendo da dei ragazzi del mio stesso istituto scolastico
perchè volevano violentarmi.
Pezzi di merda.
Resto con tranquillità sul muretto rotto adiacente all'istituto,fumando la mia sigaretta mentre vedo avvicinarsi il solito gruppetto di ragazzi.
Sono calma dato che non potranno mai farmi del male...siamo vicini all'entrata scolastica e ci sono persone che camminano ovunque.
-Ciao Nymphetamine, piaciuta la corsetta dell'altra sera?- Mi domanda Ryan, quel solito biondo tinto dagli occhi scuri.
Aspiro del fumo dalla mia "Marlboro", non riuscendo a guardare negli occhi questo bastardo che aveva avuto il coraggio di sbottonarmi
la camicetta.
Cerco di sembrare il più tranquilla possibile dinanzi agli sguardi da pervertiti di questi ragazzi che non fanno altro che accanirsi su di me.
Perchè vogliono rovinarmi la vita? Non possono sbattersi qualche altra puttanella nei dintorni?
Ma questa volta, decido di non mostrare a nessuno la mia debolezza, accavallando le gambe e continuando a fumare con calma.
-Ciao testa di cazzo, finito di importunarmi?- Ribatto inarcando un sopracciglio e vedendo questi stupidi ragazzi cominciare a ridermi
in faccia.
-Oh, come mai così scontrosa stamani? Cosa c'è tesoro, ti senti sola?- Mi prende in giro Mark, il ragazzo più alto del gruppo e dagli
occhi grigi come un cielo in tempesta.
-A dir la verità, stavo meglio prima.-
-La solita scontrosa del cazzo. Allora Nym, che ne dici di procurarci un pò di roba?- Continua Ryan, mostrandomi un sorrisetto da stronzo.
-Non ce n'è bisogno. Prenditi le canne che ti spettano e và al diavolo.- Dico con acidità, prendendo un pacchetto di "Merit" dalla borsa
in cui ci sono nascoste delle canne.
-Bene...è sempre un piacere fare affari con te Nym...-
-Hey, guardate un pò chi c'è...la sfigata emarginata dell'intero istituto scolastico.- Ghigna poi Mark, facendo ridere i suoi scimpanzè.
Mi volto di scatto, osservando una ragazza dai capelli viola che sta per entrare nell'istituto tenendo dei libri stretti tra le sue braccia e spalmati
contro il suo stesso petto.
Aspiro dell'altro fumo, vedendo questi coglioni ridere come se avessero visto chissà cosa. E' solo una ragazza...e sembra esser anche molto tranquilla.
Solitamente, la vedo pranzare da sola in mensa mentre io preferisco di gran lunga chiudermi in bagno e mangiare lì...in solitudine. Odio la compagnia...
sono una ragazza solitaria e poco affidabile.
-Chissà se è ancora vergine...- Si morde le labbra Lucas, continuando a fissare la ragazza.
Nauseata dai comportamenti assurdi di questi stronzi, scendo dal muretto ma vengo ben presto fermata da Mark.
-Whooo, dove credi di andare?-
-Senti Mark, ti conviene lasciarmi andare.-
-Altrimenti cosa fai?-
-Ti dò un calcio nelle palle e te le faccio arrivare al cervello.-
-Amo le ragazze minacciose, lo sai vero?-
-Mark, smettila e lasciami in pace per una buona volta.- Spingo per un pò il petto del ragazzo, guardandomi intorno e ritrovandomi da sola. Dove sono finiti tutti gli studenti?
Dannazione, devono esser già iniziate le lezioni!
-Ora ti portiamo in un bel posticino, che ne dici?-
La voce di Lucas, riesce a farmi preoccupare. No, devo esser forte...posso farcela.
-Hey dolcezza, che aspetti ad entrare? La lezione è iniziata da un bel pò...- Borbotta la ragazza di prima, dai capelli color prugna, che si sta riferendo proprio
a me.
Cosa sta cercando di fare?
Tuttavia, provo a restare al gioco...forse, sta tentando di aiutarmi.
-Si, arrivo.- Ribatto con naturalezza, vedendo poi Mark lasciarmi andare.
Velocemente, mi avvicino alla ragazza, vedendola sorridermi.
-Resta in silenzio e non ti voltare...se ne andranno presto o almeno spero.- Mi sussurra dolcemente la sfigata mentre insieme, entriamo nell'istituto
scolastico.
Via libera.
-Bene, adesso dovresti esser al sicuro.- Mi sussurra ancora la ragazza, toccandomi una spalla.
-Perchè mi hai aiutata?- Le domando, con fare poco simpatico.
-Io...volevo solo...-
-Non dovevi.-
Detto questo, lascio la ragazza da sola, correndo verso l'aula di biologia...

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